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«Condividiamo la posizione di Fratoianni sulla cessione dell'aeroporto di Cagliari-Elmas. Ribadiamo la nostra contrarietà verso questa scelta frettolosa e unilaterale».

Lo affermano Alberto Bertolotti, presidente di Confcommercio Sud Sardegna, e Fausto Mura, presidente di Federalberghi Sud Sardegna, in commento alle parole di Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana, intervistato stamattina da Luca Telese ai microfoni di Giornale Radio.

Sul caso che riguarda la vendita dello scalo cagliaritano, nelle scorse settimane lo stesso Fratoianni ha presentato un'interrogazione al Governo.

«In Sardegna due aeroporti su tre sono privati, Alghero e Olbia, e ora anche il terzo, quello di Cagliari-Elmas, rischia di essere privatizzato e consegnato allo stesso proprietario degli altri due scali isolani, come abbiamo già denunciato più volte. A nostro avviso - proseguono Bertolotti e Mura - quando si parla di interessi strategici, è importante che ci sia sempre un interesse pubblico in grado di orientare le scelte verso il bene collettivo. In una vicenda come questa che mette in discussione i diritti di tutti i cittadini sardi, è doveroso che il mercato e i privati facciano un passo indietro. Questa non è la posizione di qualche estremista anti-mercatista, ma è una posizione di buonsenso. Ecco perché - concludono - continueremo ad opporci fermamente alla dannosa iniziativa della Camera di Commercio di Cagliari-Oristano».
 

 

di Paolo Russo

Il British medical Journal, considerato come una delle quattro riviste mediche generaliste più autorevoli, insieme a New England Journal of Medicine, The Lancet e Journal of the American Medical Association, ha pubblicato un articolo che sconfessa completamente le politiche adottate dal governo Draghi in merito alla gestione della Pandemia.

 

di Monica Vendrame


Il nuovo virus, già individuato per 16 volte sul territorio nazionale (quindi, ancora abbastanza raro), non aveva ancora fatto la sua comparsa in Liguria. Molto diffusa in sud Africa, questa nuova variante potrebbe essere la responsabile di un nuovo aumento dei casi in autunno. Il reparto di malattie infettive, dell’Ospedale San Martino del capoluogo ligure, l’ha osservata in un signore di 80 anni, tornato da una crociera con la moglie nel Mediterraneo (Portogallo e Spagna). L’anziano, ricoverato per qualche giorno per uno scompenso cardiaco, non ha avuto sintomi respiratori importanti. La consorte, vaccinata come il marito con tre dosi, ha sviluppato solo un leggero raffreddore, curato a casa. L’osservazione clinica ci permette, quindi, di affermare che siamo di fronte ad una nuova sottovariante di Omicron poco aggressiva e, soprattutto, che non sembra sfuggire alla protezione vaccinale per quanto riguarda le forme gravi. La direzione, quindi, è sempre quella della vaccinazione, in attesa che esca un vaccino, ancora più aggiornato su queste varianti, che funzioni ancora meglio rispetto ai vaccini utilizzati fino ad oggi, ma comunque molto efficaci.

Il primario di infettivologia Massimo Andreani ha spiegato: «Omicron è stata caratterizzata da numerose mutazioni e questo ci fa capire che avremo ulteriori subvarianti. Si è cercato di definire i sintomi di ognuna, ma non c’è unqa differenziazione così netta. Sicuramente ci sono stati sintomi più presenti e meno presenti. - Ed aggiunge: - All’inizio della pandemia prevaleva la perdita di gusto e olfatto, mentre Omicron interessa soprattutto le altissime vie respiratorie. Dunque, i sintomi più frequenti sono mal di gola e raffreddore, mal d'orecchio. C’è un minor interessamento delle basse vie respiratorie».

Secondo la ricercatrice Cristina Menna, che lavora al King's College di Londra, solo il 17% dei pazienti contagiati da questa variante ha dichiarato di aver perso gusto e olfatto, contro il 53% di quelli che hanno sperimentato le conseguenze della precedente Delta.

E d ha aggiunto: «Al contrario, il mal di gola è molto più frequente nei primi rispetto ai secondi. Un mal di gola particolarmente accentuato, addirittura alcuni hanno riferito di aver avuto difficoltà a deglutire o si sono spaventati a tal punto da pensare che la respirazione fosse compromessa».

 

 

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