Colors: Red Color

 

di Paolo Russo

Chissà cosa deve aver pensato lo spettatore a cui è squillato il telefonino, al teatro La Scala di Milano durante il momento di maggiore enfasi dell'esecuzione di Patria Oppressa, dal Macbeth,  quando ha realizzato che l'intero teatro era piombato in un silenzio tombale d'improvviso.

Ha sperato forse che fosse solo una coincidenza o che magari spenta la suoneria tutto si sarebbe risolto  in un lampo ma invece così non è stato!

«Risponda pure, noi riprendiamo dopo»: così  il maestro Riccardo Chailly ha redarguito lo spettatore continuando: «vedete, amici, siamo in molti in questo grande viaggio verdiano con l’orchestra e il coro della Scala, ma  non siamo soli, perché stiamo realizzando un’incisione per la Decca di Londra per cui saremo ancora molti di più. È una cosa importante. Patria oppressa con l’ostinato del telefonino non è possibile».

L'intervento del direttore principale della Filarmonica della Scala deve aver imbarazzato non poco il povero spettatore e colpito moltissimo l'intero pubblico della Scala che si è abbandonato a un applauso spontaneo liberatorio.

Il concerto è continuato  mentre tutto il pubblico a ricontrollato i telefonini per evitare di interrompere un concerto straordinario ma soprattutto di fare arrabbiare di nuovo il maestro!

 

L’Ape sociale è il trattamento erogato dall’Inps a chi ha l’opportunità di mettersi a riposo anticipatamente in attesa di avere il requisito di età per la pensione di vecchiaia (67 anni) si legge su laleggepertutti.it. L’importo del sussidio mensile raggiunge al massimo i 1.500 euro. Occorre averne, però, almeno 63 ed essere in possesso di alcuni requisiti. Quali? Chi ha diritto all’Ape sociale?

di Paolo Russo

"Cefalea, stordimento, vertigini, tremore alle mani,  paralisi, morte". E' parso un bollettino di guerra la testimonianza di Roberto Baima, membro del direttivo del Comitato Ascoltami, che ha raccontato le storie di tantissime persone vittime di danno da vaccino.

Sono più di duemila, le persone iscritte al Comitato Ascoltami nato per difendere le istanze di chi ha subito danni da vaccino e che non hanno ricevuto dallo Stato nessuna solidarietà.

Lo stesso Roberto Baima con una diagnosi di pericardite da vaccino, racconta di come la sua vita sia cambiata drasticamente dopo la somministrazione della prima dose di Pfizer: "Ero un ragazzo sanissimo", dice Baima a Radiogamma5, "sono un operatore sanitario, ho fatto il vaccino per lavorare e adesso vivo come un disabile. Non esco più di casa se non per fare la spesa".

"Ci sono purtroppo troppe storie di persone che hanno subito danni da vaccino, una mamma sta cercando di capire cosa sia successo a suo figlio che dopo la seconda dose di Pfizer è arrivato a casa e si è accasciato a terra ed è morto! Persone che hanno avuto paralisi, pericarditi, e problemi vari".

Una situazione struggente che ha trovato profonda solidarietà da parte dei radioascoltatori che hanno voluto condividere in diretta il loro disappunto per le misure sanitarie adottate dal governo.

Noi della voce agli italiani siamo orgogliosi  di dare notizia di un Comitato che rappresenta una speranza per moltissime persone che, nella maggior parte dei casi , si sono vaccinate vivendo l'inoculazione come una vera e propria estorsione. Invitiamo tutti quelli che ne hanno necessità a rivolgersi al Comitato attraverso l'email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. . Il Comitato offre inoltre un supporto anche grazie al volontariato di tanti professionisti che si sono messi a disposizione di chi sta vivendo drammaticamente il silenzio delle istituzioni.

A seguire uno stralcio della trasmissione radiofonica I Fiumi di Jane con l'intervista a Roberto Baima

 

 

 

 

«La ricchezza e la profondità del dibattito pubblico che si è imposto dopo la dura presa di posizione di Confcommercio, impone tempi adeguati perché la politica, la classe dirigente, l'opinione pubblica e gli stakeholders abbiano coscienza di quanto sta succedendo attorno alla vicenda dell'aeroporto di Cagliari». Così Alberto Bertolotti, presidente di Confcommercio Sud Sardegna, intervenuto con un comunicato in merito al caso che riguarda la vendita a investitori privati dello scalo cagliaritano.

«Nella seduta congiunta delle commissioni Trasporti ed Attività produttive del Consiglio regionale sardo di domani - prosegue Bertolotti - chiederemo formalmente che qualsiasi decisione sia assunta con scienza e coscienza. Abbiamo fondati motivi per ritenere che questa operazione non si possa fare. Come rappresentante dei commercianti della Città metropolitana di Cagliari ho il dovere di difendere il tessuto economico e produttivo del mio territorio e non potrò assentire a speculazioni attorno all'aeroporto».
Conclude Alberto Bertolotti. «Esiste un grande problema, questioni complesse che non si possono affrontare con disinvoltura e superficialità. Niente blitz, ma ragionamenti, analisi economiche, approfondimenti giuridici».

 

Notizie