di Monica Vendrame
Immaginate di tornare dalle vacanze, aprire la porta di casa e trovarla devastata, completamente sottosopra.
Ma non è bastata la visita dei ladri a lasciare sgomenti i proprietari della villetta ubicata a Bologna, al danno subito si è aggiunta anche la beffa. I coniugi hanno avuto l’amara sorpresa di trovare nel proprio letto un signore, assolutamente reticente a lasciare l’abitazione. A quel punto inizia una discussione, c’è una colluttazione, la signora finisce in ospedale perché riporta ematomi al braccio, con una prognosi di 7 giorni. Il ladro, un ragazzo di 26 anni, viene finalmente arrestato con l’accusa di violazione di domicilio, ma l’abitazione è totalmente a soqquadro e inabitabile.
La vicenda è accaduta sabato 3 settembre, intorno a mezzanotte, quando la famiglia fa rientro nella propria casa bolognese, una villetta degli anni 20 che, si suppone, sia stata abitata e vissuta dai ladri per circa due settimane. Ma l’elemento più inquietante è il saccheggio: i delinquenti hanno portato via gli oggetti più cari della coppia. Nella camera da letto gli armadi sono stati aperti e tutti i vestiti, la roba, che si trovano all’interno sono stati buttati fuori. Ci sono delle cicche di sigarette sparse ovunque, sul materasso ci sono un cucchiaio ed altri oggetti che hanno a che fare con il consumo di eroina. Sul terrazzo ci sono le siringhe utilizzate e buttate a terra. Ogni vano è stato rovistato e messo all’aria.
“C’è stata l’aggressione a mia moglie e una devastazione, direi barbarica, di una casa che è qualcosa che va oltre il furto in sé” – queste sono le parole affrante del proprietario.
Questi episodi ci indignano, suscitano rabbia e tirano fuori i sentimenti peggiori che noi abbiamo perché non si può tornare a casa, dopo due settimane di vacanza legittime, e trovare la propria casa, il proprio luogo più sicuro dove abbiamo i nostri effetti più cari, in questa situazione incredibile. Le vittime non vogliono mostrarsi perché hanno ancora paura, temono che le persone che hanno bivaccato in casa loro, prive di un briciolo di umanità, possano farsi avanti. C’è in corso un’indagine della polizia per cercare di ricostruire l’identità non solo della persona fermata per violazione di domicilio, ma anche di eventuali complici. La coppia, ovviamente, si chiede quanti giorni si siano fermati. Ma c’è un dato certo: da questa casa mancano tantissimi oggetti di valore legati alla storia, alla vita di queste persone ed è il loro dolore più grande, perché sono oggetti che non recupereranno mai più, probabilmente venduti dai balordi.
Ci auguriamo che tutti i responsabili, uno è già in carcere, vengano assicurati al più presto alla giustizia.