Colors: Red Color

La riforma sulla prescrizione voluta dalla Ministra della Giustizia Marta Cartabia e sponsorizzata con forza dal Governo e dalle forze politiche che lo sostengono rischia di divenire un fantastico regalo per la più forte organizzazione criminale ed imprenditoriale che opera in Italia e nel mondo, la 'ndrangheta, oramai una potentissima holding internazionale che continua ad essere sottovalutata.

 

di Giuseppe Pizzuti

La storia del calcio italiano inizia nel 1898 con il primo scudetto vinto dal Genoa. Devono però passare ben 12 anni prima che inizi l'avventura della Nazionale italiana. Così il debutto avviene nel 1910, esattamente il 15 maggio all'Arena di Milano. È l'inizio del mito, ma nessuno ancora lo sa. L'avversaria è la Francia. Sugli spalti seimila persone, un successo di folla. Finisce 6-2 per l'Italia. Il primo cannoniere è Pietro Lana, che segna ben tre gol. Non fu tuttavia una vittoria... azzurra in quanto le magliette dei nostri giocatori erano bianche: questo il colore delle camicie, colletto e polsini inamidati, indossate dai giocatori, portiere compreso. L'azzurro arriverà solo alla terza partita, il 6 gennaio 1911, in casa contro l'Ungheria. È il colore che rappresenta Casa Savoia e dunque l'intera Nazione. Pur sconfitti 1-0, usciamo dal campo con onore. Tempi eroici, questi!

 

di Lucia Lo Bianco

È ormai trascorsa una settimana dalla finale di Wembley che ha consegnato il titolo di campioni d’Europa alla squadra italiana, ma ancora non si arresta uno scontro con il popolo inglese che non ha precedenti storici e che sembra più il riflesso di un conflitto nei confronti di una identità europea che i britannici hanno deciso di scrollarsi di dosso. L’Italia, caricata della grossa responsabilità di rappresentare l’Europa durante la partita ha visto i propri giocatori protagonisti di una battaglia non solo su un campo calcistico, ma anche e soprattutto sul ring dell’incontro Comunità sì o Comunità no.

 

di Giovanni Macrì

Zafferia piccola frazione di Messina, situata 8 km a sud dal centro città, celebra da ben cinque secoli l’Anno Santo. Ebbene sì… l’Anno Santo, evento straordinario poiché si ripete solo tre volte ogni cento anni. Si ripete, infatti, solamente quando il sabato di Pasqua coincide con la festività del 25 marzo. L’Annunciazione della Santissima Vergine Maria è una delle maggiori solennità dell’anno liturgico bizantino. Per antica tradizione tale solennità non viene mai differita anche se coincide con il venerdì o il sabato Santo o con la stessa Pasqua. Quando domenica di Pasqua cade il 25 marzo, il giorno dell’Annunciazione, la festività è chiamata “Kiriopàsca”, ovvero la “Grande Pasqua”.

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