di Michele Petullà
“Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro. #tuttoèconnesso”. La Settimana Sociale è anche social.
A Taranto è tutto pronto per la 49ª Settimana Sociale dei cattolici italiani, che prende il via domani, giovedì 21 ottobre, nel pomeriggio, per concludersi domenica 24 con la celebrazione della Messa nella Concattedrale.
Nella città dei due mari si ritroveranno oltre 80 Vescovi, 670 delegate e delegati – tra cui numerosi giovani – provenienti da 208 Diocesi, in rappresentanza delle comunità ecclesiali che nei mesi scorsi hanno riflettuto a livello locale, a partire da un Documento comune. Significativa la presenza femminile: un terzo dei partecipanti, infatti, è costituito da donne, la cui fascia di età più rappresentata è quella fino ai 35 anni.
Sei saranno le sessioni tematiche: “In ascolto della realtà” (giovedì 21); “Il pianeta che speriamo. Visioni di futuro” e “L’approfondimento e l’incontro” (venerdì 22); “Le conversioni e l’alleanza” e “Le proposte e il confronto istituzionale” (sabato 23); “La missione. Prospettive, responsabilità, impegni” (domenica 24).
Sei saranno anche le “buone pratiche”, diffuse sul territorio regionale, che i partecipanti alla Settimana Sociale visiteranno nel pomeriggio di venerdì: Ecomuseo del Mar Piccolo (Taranto), Masseria Frutti Rossi/Lome (Massafra); Quartiere Montetullio/Masseria Mangiato (Martina Franca); Centro Educazione Ambientale/Progeva (Laterza); In Masseria (Grottaglie); Torre Guaceto (Brindisi).
Cinquanta saranno i platani che verranno piantumati nel rione Salinella e in zona Lama-Tramontone, quale espressione concreta dell’attenzione della Chiesa per le persone e per il Creato, all’insegna di una sostenibilità che deve essere sia ambientale sia sociale. La seconda opera-segno sarà l’avvio del progetto “Prendi il largo” per la trasformazione degli scarti dell’allevamento di molluschi in materiali per la bioedilizia.
“La Settimana Sociale vuole condividere i problemi della gente e, al contempo, portare avanti un’interlocuzione con la società e con il Parlamento italiano, partendo dall’ascolto della realtà e dalle buone pratiche sul territorio e coinvolgendo i giovani sul tema della sostenibilità ambientale”, ha sottolineato Mons. Filippo Santoro, Arcivescovo di Taranto e Presidente del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane Sociali.
La 49ª Settimana Sociale dei cattolici italiani è anche social. Tutte le sessioni dell’evento “Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro. #tuttoèconnesso”, infatti, potranno essere seguite in streaming sul sito www.settimanesociali.it e sui canali YouTube e Facebook della Conferenza Episcopale Italiana: www.facebook.com/conferenzaepiscopaleitaliana/; www.youtube.com/ChiesaCattolicaItaliana.
La pagina Facebook delle Settimane Sociali (www.facebook.com/Settimanesociali/), inoltre, offrirà aggiornamenti, interviste, brevi video. Gli hashtag ufficiali per animare il dibattito e lo scambio di pensieri, idee e progetti dell’appuntamento sono tre: #ilpianetachesperiamo; #tuttoèconnesso; #settimanesociali.
“La cura per il creato passa anche dall’impegno per una comunicazione integrale e dalla capacità di farsi prossimi negli ambienti digitali. Per questo, la nostra narrazione deve saper coniugare le diverse possibilità offerte dalle nuove tecnologie. La partecipazione e la condivisione ne riceveranno sicuramente un impulso in più. Verranno allargati i confini per mettere in circolo idee, progetti, riflessioni perché in gioco c’è il futuro di tutti. D’altronde #tuttoèconnesso”, ha affermato nel suo pensiero settimanale Vincenzo Corrado, direttore dell’Ufficio Nazionale per le Comunicazioni Sociali della CEI. Questa edizione delle Settimane Sociali dei cattolici italiani, pertanto, vivrà questo allargamento di confini, da Taranto (città che ospita l’evento) alle frontiere dei nuovi media.