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di Gabriella Paci

Era il 6 febbraio 1952 quando la ventiseienne Elisabetta diventò regina per la prematura morte del padre, re Giorgio VI. Superata la grande regina Vittoria, che regnò per oltre sessanta anni, è lei ad essere la regina del più longevo regno della Gran Bretagna ed uno dei più lunghi di tutti i tempi. Settantanni di regno, scanditi dal suo imminente 96esimo compleanno il 21 aprile p.v. da celebrare con il cosiddetto "Giubileo di platino". Sarà questo un giubileo che la regina festeggerà senza l’amato consorte  Filippo, scomparso proprio ad Aprile di un anno fa.

Ci saranno per l'occasione grandi festeggiamenti, giorni di riposo extra per i sudditi e un concorso pubblico per realizzare un pudding in onore dell’evento con una giuria che conta anche il capo chef di Buckingam  palace e la pasticcera televisiva May Berry.

Elisabetta ha già esordito a Natale dicendo che vorrebbe che il Giubileo fosse occasione per tutti di godere del senso di solidarietà .

Nel messaggio pubblico in occasione dell’evento, la regina ha ringraziato i sudditi e la sua famiglia, annunciando che alla sua morte il trono andrà al figlio Carlo e che sua moglie, Camilla Parker Bowles, riceverà il titolo di “regina consorte” anziché quello previsto prima di “principessa consorte”. Si pone così fine al capitolo del contrastato matrimonio di Carlo, che aveva una relazione con Camilla anche quando era sposato con la principessa Diana, morta in un incidente stradale nel 1997.

L’apice dei festeggiamenti sarà tuttavia nel week end dal 2  al 5 giugno: il 2 giugno è infatti prevista una parata di oltre mille cavalli, soldati e musicisti che si esibirà nella cerimonia Trooping of the Colur nel cuore di Londra e, come prevede una  tradizione pluricentenaria, si accenderanno luci in oltre 1.500 centri del Regno.

Il 3 giugno la regina si recherà nella cattedrale  di Saint Paul a Londra per il ringraziamento; sabato 4 giugno ci sarà il "Platinum at the Palace" “ ovvero un concerto, trasmesso dalla BBC, con star di fama mondiale. Il 5 giugno, infine, la popolazione potrà organizzare feste locali come parte del grande pranzo giubilare.

A Londra si realizzerà anche un festival della creatività con artisti provenienti da vari paesi, mentre l’abito della regina sarà in mostra l Castello di Windsor.

 

ELISABETTA: CHI È DAVVERO

Elisabetta II è una donna forte e sportiva: ama andare a cavallo e guida ancora la sua auto personalmente. Spiritosa, si diverte a  fare le imitazioni dei dialetti locali; è colta ma non in modo esagerato. Ha un grande self-control e una grande carica di vitalità.

Il suo pranzo è minimale: ama l’agnello, il salmone, la sogliola ma non il caviale, tanto amato invece da Filippo. Le piace brindare con champagne e bollicine inglesi.

Il tè del pomeriggio è un rito e ama consumarlo accompagnato da sandwich, uova e crescione o  cetriolo o anche con  una fetta di torta o uno scone, o ancora un biscotto con marmellata .

 Indossa abiti disegnati dalla sua stilista, Angela Kelly e ama i colori pastello, il bianco e il blu. Il fatto che si vesta con colori sgargianti è dovuto a motivi di sicurezza per essere individuabile ed essere monitorata dalle guardie di sicurezza.

 

 

Dare un segnale immediato e forte contro la violenza e avviare un’azione unitaria culturale e di prevenzione che coinvolga soprattutto i giovani, è questo il dato chiaro che è emerso dall’incontro convocato dal Sindaco, il Sen. Ernesto Magorno, all’indomani del grave fatto di cronaca verificatosi ieri sera, e che si è tenuto nel Palazzo di Città alla presenza rappresentanti delle Forze dell’Ordine, i componenti della Giunta, i capigruppo consiliari e i consiglieri comunali, i sacerdoti, i rappresentanti dell’Istituto Comprensivo e dell’IISS.

 

di Giovanni Macrì

Grida di disperazione, di dolore… di speranza.
Scene, immagini che inevitabilmente ci riportano al 10 giugno 1981, quando il piccolo Alfredo Rampi di 6 anni, per tutti Alfredino, cadeva in un pozzo artesiano in via Sant’Ireneo, in una frazione di Frascati (Roma), situata lungo la via di Vermicino, che collega la Casilina alla Tuscolana. Dopo quasi tre giorni di estenuanti, ma purtroppo inutili tentativi di salvataggio da parte di innumerevoli volontari, specialisti e speleologi, moriva dentro quel maledetto pertugio a una profondità di circa 60 metri.

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