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di Giovanni Macrì

È il 20 marzo e sono le 4:54:52 (come si evince dall'ora riportata da una telecamera di videosorveglianza che ha immortalato il momento della tragedia) del mattino di una domenica di festa a Strépy-Bracquegnies, villaggio La Louvière in Vallonia, in Belgio.
La Louvière, luogo di una tradizione secolare dove ogni anno si replica la festa di Carnevale per salutare l’inverno e dare il benvenuto alla primavera. È il popolare “Ramassage des Gilles”, la raccolta porta a porta delle tradizionali maschere. Sarebbe dovuto continuare fino al 23 marzo.

Grida di gioia , canti folkloristici, letizia dentro i cuori, musiche caratteristiche del luogo, sfilate di pupazzi giganti e maschere tradizionali.
Nessuno poteva immaginare che la sete di sangue era nascosta dietro l’angolo, e che la morte aleggiasse proprio su quel corteo festante. Nessuno poteva immaginare che la gioia sarebbe stata da lì a poco funestata da un tremendo incidente.

Dal nulla spunta lei, la morte!
Infida, malvagia, questa volta mascherata da automobile: una nera “Bmw serie 5”!
Sfreccia imperterrita, inesorabile sulla folla come fosse una palla da bowling lanciata alla massima velocità per abbattere i birilli. Solo che non erano birilli inanimati… erano le persone festanti per il carnevale.
Le grida di gioia diventano grida di dolore, di panico, di paura, di terrore puro.
Ne abbatte parecchi, infatti!  Fa strike… anzi doppio strike!
Un bilancio pesante sul piano umano. Al momento 6 morti e più di 30 i feriti, tra cui una decina gravi.
E tre dei morti sono proprio italiani: Michelina Imperiale, Mario Cascarano e Salvatore Imperiale, tutti e tre originari di Volturara Irpina (AV).

Immediati i soccorsi... la festa diventa da lì apoco un carosello di ambulanze, pompieri e auto della polizia belga.


Alla guida dell’auto assassina c’è il 32enne Paolo Falzone, amante delle corse spericolate, come dimostrano i vari video da lui postati su facebook. Accanto, il cugino 34enne, Nino Falzone.
Pare che avessero appena accompagnato a casa un’amica dopo essere stati in discoteca.
Entrambi sono nati in Belgio, ma nelle loro vene scorre sangue siciliano visto che i genitori sono originari di Aragona e Comitini nell’Agrigentino.

Ed entrambi sono stati naturalmente arrestati. Ora si attendono gli esiti degli esami tossicologici. Secondo alcuni quotidiani locali a uno dei due fermati era stata revocata la patente di guida nel 2017, per dei “precedenti alla guida”, riavuta dopo aver rifatto tutti gli esami per la stessa con pratica, teoria, e test medici e psicologici.

Jacques Gobert, sindaco della cittadina, ai microfoni ha spiegato: “Quest’auto si è lanciata in corsa nella folla che stava assistendo al “Ramassage des Gilles”. Quindi ha proseguito per la sua strada, ma siamo riusciti a intercettarla!”.

A dimostrare vicinanza alle famiglie delle vittime e alla comunità sconvolta dall’accaduto oltre il primo ministro belga, anche lo stesso re Philippe con la principessa Elisabeth.

Totò Parello, ex assessore di Aragona scrive sui social: “Inorridito e sgomento per quanto successo durante la celebrazione del Carnevale a La Louvière (Strépy-Bracquegnies). Il cordoglio alle famiglie dei coinvolti ed un caro pensiero affettuoso agli amici ed all’intera comunità di La Louviere”.

Il sostituto procuratore di Mons Damien Verheyen, ieri a La Louviere, ha ribadito che nessuno dei due cugini ha comunque precedenti penali.
È attesa per oggi l’udienza di convalida per i due Falzone in cui potrebbe venir formalizzata una accusa di omicidio colposo.
Bisognerà capire se questa gravissima tragedia è la risultante di un gesto dettato dalla follia umana, dalla spavalderia, da un guasto meccanico della macchina o da chissà cosa.
Fatto sta che una festa  si è trasformata in lutto!

Anche noi della Redazione ci stringiamo al dolore dei familiari e della popolazione di Volturara Irpina, e auguriamo ai feriti una prontissima e totale guarigione.

(foto web)

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Info Autore
Giovanni Macrì
Author: Giovanni Macrì
Biografia:
Medico chirurgo-odontoiatra in Barcellona Pozzo di Gotto (ME) dal 1982 dove vivo. Ho 65 anni e la passione per la scrittura è nata dal momento che ho voluto mettere nero su bianco parlando della “risurrezione” di mia figlia dall’incidente che l’ha resa paraplegica a soli 22 anni. Da quel primo mio sentito progetto ho continuato senza mai fermarmi trovando nello scrivere la mia “catarsi”. Affrontando temi sociali. Elaborando favole, romanzi horror, d’amore e polizieschi. Non disdegnando la poesia in lingua italiana e siciliana, e completando il tutto con l’hobby della fotografia. Al momento ho 12 pubblicazioni con varie case editrici.
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