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di Sergio Melchiorre

Loredana Vigani è una poetessa ed una pittrice di talento.

L’anno scorso ha pubblicato il suo libro di poesie “Distese di Luce” che ha ottenuto un notevole successo di pubblico.
Il volume, edito dalla Casa Editrice Librintasca di Vernole (Lecce) è un libro che arricchisce l’intelletto e l’anima di nuovi orizzonti e aspirazioni e stimola il lettore a osservare e interpretare la realtà che lo circonda come se fosse sotto una lente d’ingrandimento, con la passione, la spontaneità e l’ardore giovanile, senza farsi distrarre dalle storture della materialità contemporanea.
Un libro da leggere ad alta voce nel silenzio del proprio intimo, per poter continuare a credere in un futuro migliore.
La poetessa lombarda ha appena vinto il “Primo Premio Speciale del Pubblico” al V Premio Internazionale di Poesia “Memorial Salvatore Bonatesta”, con la lirica “La grande onda”.
A proposito della poesia, grazie alla quale si è aggiudicata il prestigioso riconoscimento internazionale, Loredana Vigani afferma che «il tempo trascorre incidendo solchi nella nostra vita. Fatti avvenuti esaltano la sensibilità che possediamo. Dai giorni di solitudine scaturiscono riflessioni che si trasformano in parole, le parole in versi e da questi l’emozione.


Forse solo i bambini, i poeti, ed i folli possiedono verità iridescenti alle quali fare riferimento in caso di naufragio leopardiano.
I versi de: “La grande onda” sono emersi dalle profondità spirituali, come ponte tra la vita che scorre come un fiume in piena e le risacche d’acqua decorate da profumatissime ed immacolate ninfee. Nell’opera di Hokusai è presente la sintesi della poesia stessa. Un’onda oceanica, affascinante quanto la vita, ma che inesorabilmente travolge. Dalle schiume dobbiamo essere pronti al decollo, trovare l’attimo giusto per spiccare il volo…
Così dipinta l’esistenza è fuggevole, essa narra di colori, di profondità, riassunti in ricordi che la memoria conduce nei porti sicuri del vissuto».
Dopo aver conseguito il diploma presso la Scuola Statale d’Arte, Loredana Vigani è entrata, per ottimi meriti scolastici, al “Centro Design” sotto la guida di Antonia Campi, scultrice, progettista, ceramista di fama internazionale.
A Como, è stata unica responsabile artistica, nello studio dello stilista Ervè Jacques, conosciuto non solo in territorio nazionale, ma anche a Parigi, Monaco, Tokio, New York.


È stata anche Direttrice artistica del “The American Southwest Museum” di Cavona, a Cuveglio, e promotrice e curatrice di eventi culturali.
Ha partecipato a svariate Esposizioni personali e mostre di pittura, dove ha conseguito numerose segnalazioni, premi e diplomi.
Infine, è stata insegnante di “Arte ed immagine” in moltissime scuole della provincia di Varese.
Il verde ed il “bleu”, i colori dominanti delle opere più significative della pittrice impressionista, sono densi di significati: sembrano petali di fiori acquatici schiacciati sui sassi, tanto è forte l’impatto visivo ed emotivo che suscita nello spettatore.
La brezza che sfiora il canneto, ritratto abilmente nel quadro “Improvvisazione-Il lago d’oro”, che illustra mirabilmente il frontespizio del suo libro “Distese di Luce”, sembra vibrare, sotto i magistrali colpi di spatola dell’artista, come le corde di un violino che diffonde la sua musica nell’aria e sfiora l’acqua increspata del lago.


Loredana Vigani dà molta importanza alla ricerca estetica e alle diverse tonalità che costellano ed impreziosiscono ogni singolo quadro.
Nel cielo, straordinariamente azzurro e privo di nuvole, troneggia un sole “opaco” che sembra voler rammentare allo spettatore i limiti entro i quali soltanto “il poeta che si ricorda del futuro” (Jean Cocteau) è in grado d’elevare la sua mente ed il suo spirito all’altezza della sua arte.
Il pittore, “trait-d’union” tra la luce e la sua ombra, è, forse, l’unico artista che riesce a dipingere i colori dell’arcobaleno, laddove l’orizzonte pare toccare il cielo, senza fare ricorso a virtuosi artifizi…
L’artista cavonese è riuscita a catturare, dopo un’accurata analisi introspettiva e meditativa, il “raggio verde” che profila ed illumina la “linea d’ombra” che separa il cielo dall’acqua, nell’attimo che precede il crepuscolo, perché, scrive Krishnamurti, “la bellezza di un tramonto, se lo osservi con sensibilità, è condivisa da tutti gli esseri umani…”
La malinconia, inafferrabile come una stella cadente o l’acqua sorgiva, traspare dai colori, sapientemente distribuiti sulla tela, ed è un inno alla bellezza lacustre.


Il silenzio, inoltre, che circonda l’acqua cristallina del Lago d’Oro, con i suoi giunchi, le sue canne tremolanti alla brezza del nord, le sue alghe, è più eloquente di una dichiarazione d’amore: parlano le parole non dette, pensate, sussurrate al vento…
La sua voglia di vivere, che le permette di vedere il mondo, che circonda la sua attività artistica, a “colori”, ha spesso il sapore della scoperta.
“Se dovessi scegliere tra la lotta armata ed i piedi della croce, puntualizza l’artista, opterei per la non-violenza gandhiana”.

Nel cuore di Loredana Vigani scorre il sangue rivoluzionario dell’artista anticonformista e ribelle, proprio come quello dei nativi americani che adora più di sé stessa.

 

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Info Autore
Sergio Melchiorre
Author: Sergio Melchiorre
Biografia:
Sergio Melchiorre (poeta, sceneggiatore cinematografico, scrittore di racconti brevi e paroliere), ha scritto cinque sceneggiature cinematografiche. Ha pubblicato tre raccolte di poesie e «Uno di noi», «Rosso purpureo» e «Occhi autunnali». 2015, «Il cacciatore di mosche» vince il 1° posto al Premio Internazionale di Letteratura «Per troppa vita che ho nel sangue – Antonia pozzi», Arese, 2017. 15 ottobre 2017, la lirica «Non cercarmi» ottiene il 1° posto al XXVIII Premio Nazionale «Città di Pinerolo 2017». Il 18 luglio 2019, gli viene conferito dal Comune di Vernole il Premio alla Carriera. Il 06 ottobre 2019, il suo libro «Occhi autunnali» ottiene il 1° posto al Premio Letterario «Città di Pinerolo».
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