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di Francesca Piovesan

Di stanze e strali è l’esordio poetico di Paola Marchesan, poetessa veneta, le cui origini caorlesi emergono di frequente fra i suoi versi che spesso e volentieri evocano il mare. Il libro nasce in modo estemporaneo, seppure dopo la partecipazione a un corso di lettura e scrittura poetica organizzato da Samuele Editore. Evidentemente Alessandro Canzian, titolare della casa editrice, ha subito colto le potenzialità della scrittrice se ha poi deciso di pubblicarla nella collana Callisto curata da Elisabetta Zambon, che è anche la prefattrice di questa raccolta. In effetti, sin da una prima lettura, questi versi si impongono per una personale efficacia e limpidezza delle immagini, nonché per un linguaggio denso e nitido. Il tema di fondo, che pervade l’intera raccolta, è quello dell’attesa, che pare segnare per l’autrice ogni attimo della vita in bilico tra sospensione e promessa futura, carica di un’inesauribile energia vitale: “Un ciliegio che attende un chissà di fiorire”

 

Sarà inaugurata giovedì 9 settembre alle ore 18.00 la mostra del Maestro Cesare Berlingeri organizzata dalla Ellebi Galleria d’Arte in collaborazione con la Fondazione Attilio e Elena Giuliani. Berlingeri, artista calabrese tra i più attivi ed importanti in campo nazionale ed internazionale, ha preso parte negli ultimi anni ad importanti eventi pubblici, tra cui la personale tenutasi negli autorevoli spazi della Galleria Italia presso il Consolato italiano di Miami nel 2016, e “Forme nel tempo” realizzata due anni fa al Museo MARCA di Catanzaro.

 

Lo scrittore Domenico Bianco, pinerolese d’adozione, ma d’origini abruzzesi, appassionato di medicina naturale, d’iridologia, di riflessologia, di poesia, radioamatore e fondatore del «Premio Pablo Neruda» e del «Premio Letterario Città di Pinerolo», arrivato alla 32ª edizione, ha pubblicato «Minùc», Edizione Librintasca (Vernole), un libro straordinariamente coinvolgente, dove tratta, in maniera realistica ed appassionata, le vicende personali dello zio Carmine Bianco, chiamato «Minùc» con la passione e la determinazione che caratterizzano da sempre gli abruzzesi.