di Romualdo Guida
L'ultima domenica di maggio si rinnova il tradizionale pellegrinaggio al “Monte” per la riapertura ai fedeli del Santuario dedicato alla Madonna di Novi Velia.
Situato sulla cima del Monte Gelbison in provincia di Salerno a 1710 m s.l.m. , seconda montagna della Campania per altezza dopo il Monte Cervati.
Un santuario che richiama fedeli, oltre che dalla Campania, anche dalla vicina Basilicata e dalla Calabria settentrionale.
Suggestivi sono i boschi di faggi e rivoli d’acqua lungo il percorso per giungere alla vetta.
Una cerimonia religiosa che rimodula il vivere della quotidianità con la spiritualità del luogo.
Lunghe fila di persone raggiungono il “Monte” cantando lodi alla Mamma Celeste e tante portano sul capo le tradizionali “Cente” votive per grazie ricevute. Suoni di organetti e zampogne si confondono con il canto degli uccelli e regalano ai pellegrini effetti sonori di altri tempi.
La spiritualità, l’uomo da sempre cerca e continua ad inseguirla, soprattutto, in luoghi come questo, dove il soprannaturale si fonde con la realtà cruda dei nostri giorni e infonde pace e serenità negli animi turbolenti.
Tante sono le storie che racchiude questa montagna dedicata a Maria, Nostra Madre. Vi è, lungo il percorso un terreno conformato solo di terra rossa, ove si racconta che alcuni ladri si fossero fermati per dividersi il manto della Madonna e un fulmine bruciò tutto rendendo quello spazio senza più in filo d’erba.
Si ritiene che il santuario sia stato edificato da monaci basiliani intorno al X - XI secolo su delle rovine di un tempio costruito dagli Enotri. Dalla sua vetta si gode di un panorama invidiabile. Resta aperto da fine maggio sino alla seconda domenica di ottobre.