Il presepe, per il popolo napoletano, non è solo un simbolo religioso, ma anche e soprattutto una tradizione che le famiglie perpetuano in occasione del Natale. A tal proposito, una delle vie più celebri di Napoli considerata patria dell’arte presepiale, è San Gregorio Armeno.
Si tratta di un’antica stradina romana, nota all’epoca perché ospitava il tempio romano consacrato alla dea Demetra (Cerere nella mitologia romana) divinità della fertilità e della terra, raffigurata spesso con una cesta sul capo e una fiaccola tra le mani; tracce dell’antica destinazione della via sono visibili ancora oggi, anche se in parte occultate: un bassorilievo della dea è infatti posizionato quasi al livello stradale, tra le bancarelle dei negozi. I cittadini Romani erano soliti portare statuette di terracotta al tempio e per questo motivo la via si riempì presto di botteghe di artigiani che confezionavano a mano queste piccole sculture votive. Intorno al Decimo secolo, poi, giunsero a Napoli un gruppo di suore dell’ordine di San Basilio scappate da Costantinopoli con le reliquie di San Gregorio, vescovo d’Armenia; decisero di edificare un monastero proprio sui resti dell’antico Tempio di Cerere e gettarono le basi di quella che è diventata l’attuale chiesa, che col tempo ha dato anche il nome alla via.
L’arte di confezionare “figurine” di terracotta, dunque, si è evoluta spostandosi da un piano profano a uno più sacro. Fu infatti intorno al Settecento che l’arte del presepe napoletano giunse al suo culmine, rendendo Via San Gregorio Armeno uno dei simboli della città. Situata nel cuore di Napoli, le sue botteghe possono essere visitate durante tutto l’anno, così il turista e il visitatore possono immergersi in ogni momento nella magica atmosfera natalizia, che gli artigiani creano esponendo e vendendo i molteplici personaggi della tradizione classica e non solo.
Caratteristica del presepe napoletano, infatti, è quella di essere un perfetto connubio tra il sacro e il profano, tra l’arte più classica e quella moderna, in quanto presenta non solo le statue della Sacra Famiglia, ma anche quelle di personaggi famosi sia del presente che del passato. Alcuni artigiani, infatti, si sono specializzati nella realizzazione di questi “pastori sui generis”, che ritraggono politici, sportivi, personaggi famosi e beniamini partenopei che intendono omaggiare, come Totò, Pino Daniele, Massimo Troisi, Maradona ed Eduardo De Filippo, solo per citarne alcuni.
Ma la modernità del presepe napoletano è visibile anche nell’utilizzo di piccole e ben dosate tecnologie, che permettono ai pastori di muoversi, alle cascate e ai fiumi di scorrere o alle pale dei mulini di ruotare; le casette di sughero, poi, sono ricostruite con un’accuratissima dovizia di particolari, tanto che dalle finestre semiaperte si possono intravedere gli arredi delle camere da letto o delle cucine.
Tra le varie “figurine” tra cui si può scegliere ci sono pastori venditori di frutta, di pesce, il macellaio e l’acquaiola, per finire al pizzaiolo “robotizzato” che inforna la pizza. Il tutto è creato magistralmente per riprodurre la vita quotidiana e rendere pertanto il presepe della propria casa una vera e propria ricostruzione fedele in ogni particolare.
È possibile acquistare, inoltre, anche le ambientazioni create in legno, cartapesta, sughero e i meravigliosi presepi nelle campane di vetro, che possono essere esposti in casa tutto l’anno.
Via San Gregorio Armeno, dunque, è una tappa obbligatoria per tutti gli amanti del presepe, un luogo magico che ha saputo superare indenne lo scorrere dei secoli e che oggi come allora affascina le migliaia di turisti e visitatori, grandi e piccini.
BASSORILIEVO DELLA DEA DEMETRA/ CERERE
MESTIERI DEL PRESEPE NAPOLETANO
STATUINE DEI PERSONAGGI FAMOSI
PRESEPI IN CAMPANE DI VETRO E AMBIENTAZIONI IN SUGHERO