di Monica Vendrame
Mentre il Carnevale 2025 volge ormai al termine, con il Martedì Grasso che segna l’ultimo giorno di festa prima dell’inizio della Quaresima, è tempo di bilanci e ricordi per un evento che, come ogni anno, ha saputo regalare emozioni, colori e tradizioni. Quest’anno, il Carnevale ha confermato la sua capacità di unire passato e presente, folklore e modernità, in un mix di spettacolo e partecipazione popolare che non conosce confini.
Uno degli eventi più suggestivi di questa edizione è senza dubbio il “Carnevale Asburgico” di Madonna di Campiglio, in corso in questi giorni e che si concluderà il 7 marzo. Questo evento riporta in vita i fasti della Belle Époque, quando la principessa Sissi e l’imperatore Francesco Giuseppe erano ospiti fissi della località trentina. Il Carnevale Asburgico non è solo una rievocazione storica, ma un vero e proprio viaggio nel tempo, capace di trasportare i visitatori in un’epoca di eleganza e grandeur.
L’evento clou della manifestazione è stata la “Sciata Asburgica”, svoltasi oggi, lunedì 3 marzo. Protagonisti indiscussi sono stati i maestri di sci, che hanno accompagnato la coppia reale in una discesa spettacolare in costume d’epoca. Lei, Sissi, con la sua iconica gonnellona, e lui, Francesco Giuseppe, con l’uniforme da ufficiale ussaro, hanno sfilato sulle piste innevate, regalando un’immagine che sembrava uscita direttamente da un dipinto ottocentesco.
Mercoledì 5 marzo sarà il momento di “Un tè con Sissi”, un appuntamento esclusivo ospitato nel prestigioso Salone Hofer. Tra aneddoti, curiosità e immagini d’epoca, i partecipanti potranno immergersi nella vita della corte asburgica, scoprendo dettagli affascinanti sulla principessa più amata d’Europa. Lo stesso Salone Hofer ospiterà, il 7 marzo, il “Gran Ballo dell’Imperatore”, una serata di gala in cui i partecipanti, rigorosamente in abiti d’epoca, balleranno al ritmo di valzer e polke, riportando in vita l’atmosfera magica della Vienna imperiale.
Non mancherà, infine, il tradizionale appuntamento con Graumo, il rito del Martedì Grasso che anima la comunità locale. I giovani del paese daranno vita a un’antica cerimonia di propiziazione e fecondità, accendendo un grande albero di conifera. Questo rito, dalle radici precristiane, prevede un complesso cerimoniale: dal prelievo del pino dalla montagna soprastante, al suo trasporto in piazza, fino alla rappresentazione di una commedia popolare che precede l’accensione del fuoco. Un momento di grande suggestione, che unisce sacro e profano, storia e leggenda.
I carnevali storici d’Italia
Il Carnevale di Madonna di Campiglio è solo uno dei tanti eventi che rendono l’Italia un paese unico al mondo per ricchezza e varietà di tradizioni carnevalesche. Tra i più celebri spiccano:
-
Il Carnevale di Venezia, che va “in scena” da oltre 900 anni, con le sue maschere eleganti e i suoi balli sfarzosi, è un simbolo di mistero e fascino senza tempo.
-
Il Carnevale di Viareggio, famoso per i suoi carri allegorici giganteschi e satirici, è una festa che unisce arte e impegno sociale.
-
Il Carnevale di Ivrea, con la sua celebre Battaglia delle Arance, è un evento unico nel suo genere, che rievoca antiche ribellioni popolari.
-
Il Carnevale di Fano, uno dei più antichi d’Italia, è noto per i suoi carri allegorici, i getti di dolci e l’atmosfera gioiosa.
-
Il Carnevale di Putignano, il più lungo del mondo, combina tradizione e satira con una serie di eventi che durano settimane.
-
Il Carnevale di Ronciglione, con le sue sfilate equestri e le corse dei cavalli, è un omaggio alla tradizione rurale.
-
Il Carnevale di Mamoiada, in Sardegna, con i suoi Mamuthones e Issohadores, è una celebrazione ancestrale che affonda le radici nella notte dei tempi.
Il Carnevale 2025 si chiude con un bilancio più che positivo, confermandosi come una festa capace di unire tradizione e innovazione, storia e folklore. Quello di Madonna di Campiglio, in particolare, è un esempio di come la rievocazione storica possa trasformarsi in un’esperienza immersiva e coinvolgente, capace di affascinare non solo gli appassionati di storia, ma anche chi cerca emozioni autentiche e momenti di condivisione.
Il Carnevale, in fondo, è proprio questo: un’occasione per lasciarsi andare, per ridere, per ballare e per riscoprire le radici di una cultura che, nonostante il passare del tempo, continua a vivere e a emozionare. E mentre il fuoco di Graumo si spegne, portando con sé gli ultimi bagliori di questa edizione, non possiamo che guardare già al futuro, con la speranza che il Carnevale 2026 sappia regalarci altrettanta magia e meraviglia.