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Adagiata sulle verdi colline che sovrastano Amalfi, troneggia come sole nell’immensità dell’azzurro cielo, la cittadina di Ravello, avvolta da musica e poesia.

La cittadina domina da un’altezza di trecentocinquanta metri la strada costiera che da Maiori conduce sino ad Amalfi e nel corso del tempo ha saputo affascinare letterati ed artisti di ogni epoca; uno dei più celebri è senza dubbio Giovanni Boccaccio, che ha celebrato la bellezza della costiera nientemeno che in una novella del suo più grande lavoro, il Decameron.
Sulla piazza principale di Ravello, nel grazioso centro storico preceduto da una breve scalinata, svetta il Duomo edificato nel 1806 in stile gotico e dedicato a San Pantaleone, patrono della città. Si tratta di un edificio di grandissimo pregio, un vero e proprio “museo” ricco di tesori, caratteristico per il suo portale in bronzo realizzato a Costantinopoli nel 1170; un luogo suggestivo e maestoso, all’interno del quale si staglia un magnifico pulpito assolutamente da vedere.
Tra le principali attrazioni di Ravello sono poi da ammirare i meravigliosi giardini di Villa Cimbrone e Villa Rufolo, una giostra di colori e profumi che incantano lo sguardo.
Lì dove l’azzurro del cielo si incontra con quello del mare, dando vita a un panorama sorprendente, troviamo Villa Cimbrone. Sorge su un promontorio roccioso che accoglieva le rovine di una villa romana, sulle quali venne poi successivamente costruita una residenza nobiliare. Nel tempo l’intera proprietà venne lasciata cadere in rovina e solo dopo fu acquistata da un ricco banchiere britannico che iniziò significativi lavori di restauro. Oggi Villa Cimbrone appare completamente trasformata: ospita un hotel a cinque stelle che occupa la quasi totalità dell’edificio. Il sentiero principale viene chiamato Viale dell’Immenso e conduce a un meraviglioso parco dove è possibile ammirare templi, statue cesellate, fontane e una pergola decorata con decine di glicini. Immersa nel verde dei giardini, risaltano la Statua di Ceres e quella del David, una copia della celebre scultura di Michelangelo. Al termine del viale, troviamo il belvedere, che culmina nella Terrazza Verso l’Infinito, da dove si può ammirare una vista spettacolare, considerata una delle più suggestive al mondo.
Villa Rufolo, invece, fu edificata in Piazza Duomo nel Tredicesimo secolo dalla famiglia Rufolo, la più importante e potente famiglia di Ravello. Nel corso degli anni ha subito diversi passaggi di proprietà, fino a essere acquistata dall’Ente Turismo di Salerno nel 1975. Nella villa, nel corso dei secoli, hanno soggiornato personaggi celebri fra cui il compositore Richard Wagner che, ispirandosi agli splendidi giardini, ha composto il Parsifal.
Alla villa si accede attraverso un’apertura nella Torre d’Ingresso, sormontata da una cupola a ombrello fregiata d’archi intrecciati e sostenuti da colonne in terracotta. Ai quattro angoli vi sono delle statue rappresentanti le quattro stagioni, mentre attraversando il viale che si apre oltre il portale, attorniato da cipressi e tigli, si arriva al Chiostro che conduce alla Torre Maggiore, che a sua volta fronteggia il campanile del Duomo di Ravello, dominando i terrazzamenti della Costiera Amalfitana.
La cultura ha sempre svolto un ruolo fondamentale nella storia di questo piccolo comune, famoso anche come “Città della Musica”, proprio per i numerosi eventi musicali come il "Ravello Festival" che si svolge all’interno della Villa Rufolo e vede ogni anno arrivare in Costiera Amalfitana artisti di calibro mondiale.

 

 

VILLA CIMBRONE, STATUA DI CERERE

 

 

TERRAZZA DELL'INFINITO, VILLA CIMBRONE

 

 

 

GIARDINI DI VILLA RUFOLO

 

 

TORRE MAGGIORE, VILLA RUFOLO

 

RAVELLO FESTIVAL, BELVEDERE  DI  VILLA RUFOLO

 

 

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Info Autore
Imma Pontecorvo
Author: Imma Pontecorvo
Biografia:
Imma Pontecorvo nasce a Vico Equense e vive a Piano di Sorrento, sulla Costiera Sorrentina. Consegue il diploma magistrale, seguito da quello tecnico commerciale, quindi la Laurea in Scienze dell’Educazione, indirizzo Educatore Professionale, presso l’Università Suor Orsola Benincasa, di Napoli. Accanto alla sua professione come docente non ha mai smesso di coltivare quella che è la sua più grande passione: la scrittura. Ama scrivere fin dai tempi dell’adolescenza e partecipando a concorsi letterari, sia a livello nazionale che internazionale, si è aggiudicata diversi premi e riconoscimenti. Vincitrice -nella sezione favola- al 4° Concorso Artistico Letterario Nazionale "Perdersi nell'amore" " promosso dall'Associazione "Atlantide" - Centro studi per le arti e la letteratura - Cosenza/Genova, 2020 con l'opera “Nico e il fantastico mondo del mare “, ha al suo attivo varie pubblicazioni che abbracciano diversi generi, dalle sillogi di poesie, ai romanzi rosa fino ai racconti di formazione per ragazzi. @immalibri
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