Governo Draghi: cambio di passo o quarta ondata?
di Luisa Di Francesco
Vorrei dare una lettura diversa rispetto al Mainstream corrente, forse mi sbaglio? Vediamo…
Da tutti osannato come “il salvatore della Patria”, è arrivato Mario Draghi. Economista eccellente, dal curriculum invidiabile, è ora a capo di un Governo di salvezza nazionale: ma quale salvezza? E quale Governo?
Nato non si sa come, per la sopraggiunta esigenza (stabilita da chi?) di un cambio di passo, rispetto alle strategie di Conte, ritenuto dai più incapace di gestire la pandemia e la crisi economica. (Viaggiavamo, all’epoca, su circa 20.000 contagi e 500 morti al giorno!)
Poi, inaspettatamente, è sopraggiunta la crisi, voluta proprio dalla stessa persona che aveva contribuito in maniera determinante alla nascita del secondo governo Conte. Misteri della fede…
Ebbene sì, l’Italia è da sempre il Paese dei misteri irrisolti: dal “caso Mattei” in poi, passando per le stragi di Piazza Fontana, di Brescia, dell’Italicus, il rapimento di Aldo Moro, Ustica (con la sua lunga teoria di testimoni eccellenti scomparsi per “cause naturali” e, non ultima, la tragica appendice della strage di Ramstein del 1988, dove perirono due piloti delle Frecce Tricolori che avrebbero dovuto testimoniare davanti ai Magistrati su Ustica, esattamente due giorni dopo); la Stazione di Bologna (qualcuno ha avanzato l’ipotesi che la strage sia stata organizzata per distogliere l’attenzione dei Mass Media e dell’opinione pubblica da Ustica- mah i soliti complottisti-); le stragi mafiose degli anni ’90 e la cosiddetta “Trattativa”. Quindi, ovviamente, anche la nascita del Governo Draghi è avvolta nel mistero.
No, che dico! C’era da fare un cambio di passo! Col Governo Conte erano troppi i contagi e troppi i morti, oltre alle aziende in crisi e ai pochi vaccini.
Quindi adesso è tutto cambiato?
E sì, c’è Draghi! Ma dove?
Siamo a 16000 contagi al giorno, i morti sono scesi, è vero a 400 al giorno! Alla faccia del cambio di passo!
Ma non è finita, adesso ci saranno le riaperture (e d’altra parte con Salvini al Governo c’era da aspettarselo, lui voleva riaprire tutto già a marzo dell’anno scorso); ci sarà anche il Recovery Fund, 204 miliardi di Euro in arrivo che sicuramente uno sprovveduto come Conte non sarebbe stato capace di gestire.
Ma ne siamo proprio convinti? Oppure qualche “amico” rischiava di rimanere a secco?
Chissà se abbiamo chiarito almeno un mistero…