Colors: Red Color

 

Grave incidente questa notte, a causa di una bravata: tre giovani ventenni si sono “divertiti” a rubare una grossa ruspa in una cava di porfido di Camparta – fra Trento e Albiano – per scorrazzare nel piazzale. Ma a causa dell’oscurità e forse per incapacità di manovra il pesante mezzo è caduto dal bordo del dirupo, rotolando per circa 200 metri e finendo per rimettersi su 4 ruote sulla riva dell'Avisio.

La macchina dei soccorsi si è messa in moto nella notte (l'allarme alla Centrale Unica 112 è arrivato alle 2,50) con ambulanze, Vigili del Fuoco di Meano, Giovo e Lavis, Nucleo Speleo Fluviale e forze dell’ordine e l’intervento in notturna dell’elicottero per uno dei tre ragazzi, che è in condizioni gravissime. Gli altri due sono riusciti a saltare giù dal mezzo, e sono rotolati nella scarpata sul porfido: uno è in gravi condizioni, l’altro non è in pericolo di vita.

Cosa rischiano questi ragazzi? Probabilmente un'accusa di tentato furto d'uso ed invasione di campo. Chi rischia di più è però il proprietario del mezzo che ha visto 200.000 € di apparecchiature distrutte e rese inutilizzabili dalla notte alla mattina. Spero per lui che sia assicurato o dovrà fare causa civile, sperando che i ragazzi abbiano di che rimborsare i danni arrecati.

AvvCataniaFrancesco

 

 

di Giuseppe Pizzuti

Ci siamo. Gli Europei di calcio, inizialmente previsti nel 2020 e poi posticipati al 2021 a causa della pandemia (formalmente la denominazione resta Euro 2020), inizieranno l'11 giugno allo Stadio Olimpico di Roma con la partita inaugurale tra Italia e Turchia. Dureranno un mese esatto, con ventuno giorni di partite. Saranno itineranti, cioè non si disputeranno in un unico Paese, per celebrare i sessant'anni della prima edizione del torneo (nel frattempo diventati sessantuno). Verranno ospitati da undici diverse città europee, da Roma a Londra, con quest'ultima che ospiterà a Wembley semifinali e finale (11 luglio). 

 

Sarà un Europeo a 24 squadre divise in 6 gironi, poi il tabellone a eliminazione diretta partirà dagli ottavi, a seguire quarti, semifinali e finale. La formula prevede il passaggio del turno da parte delle prime due squadre di ogni girone più le quattro migliori terze per comporre il quadro di sedici squadre, che giocheranno gli ottavi di finale.

L'Italia torna agli Europei dopo la mancata qualificazione al Mondiale 2018,con l'obiettivo di bissare la vittoria della competizione continentale dopo l'ultima (e unica) volta nel lontano 1968.

Gli azzurri di Roberto Mancini, inseriti nel Girone A, dopo la gara inaugurale, il 16 giugno sfideranno la Svizzera sempre all'Olimpico, sede anche dell'ultima gara del girone, quella contro il Galles del 20 giugno.

Ad Euro 2021 saranno presenti tutte le big del calcio continentale. Secondo i pronostici, Inghilterra e Francia sono le grandi favorite, a seguire Belgio, Spagna e Germania. L'Italia? Una delle prime outsider insieme al Portogallo e all'Olanda. In attesa, ovviamente, di avere la conferma o la smentita dal campo, che ha sempre e comunque l'ultima parola. 

 

 

di Rita Scelfo

Villafrati è un piccolo comune in provincia di Palermo che ha visto diminuire a poco a poco gli allievi di una sezione della Scuola dell’Infanzia. I genitori non riuscivano a spiegarsi i capricci dei loro bambini che non volevano andare più a scuola; si confrontavano e attribuivano tutto al periodo di immobilità forzata che si era vissuto finché una bimba di tre anni, giocando con la sua bambola, le diceva di non volere andare a scuola perché “La maestra è cattiva”. Un’altra bambina riferiva che la maestra gridava sempre, che la sculacciava ed era terrorizzata tanto da farsi la pipì addosso.

Da qui il confronto tra le mamme che raccontarono dei comportamenti strani osservati nei loro figli; una bambina disegnava colorando tutto di nero e piangeva, così la mamma per un periodo decise di tenerla a casa per coccolarla un po' nell’attesa che superasse quel periodo. Un‘altra bimba riuscì, tra i singhiozzi, a dire che la maestra l’aveva picchiata. Il 16 aprile scorso, una mamma denuncia tutto e viene messo a verbale quanto segue: "Mia figlia frequenta la scuola dell'infanzia e da settembre e fino a marzo non avevo notato nulla, poi è subentrata una nuova insegnante che si chiama Maria Pia Traina e in seguito a questo cambiamento ho riscontrato degli atteggiamenti che mostravano disagi da parte di mia figlia. Forse per qualcosa che viveva durante l'orario scolastico. Questi atteggiamenti possono sintetizzarsi in disegni con colore nero, nervosismo, il giocare con bambole e far dire a loro di non dover andare a scuola perché la maestra era cattiva e gridava sempre". 

Scatta, così, dopo varie intercettazioni, la denuncia per l’insegnante che naturalmente nega tutto accusando le bambine di essere bugiarde e di avere una grande fantasia. Dopo la denuncia, i carabinieri hanno deciso di sentire anche un'altra mamma, la quale avrebbe confermato i sospetti sull'insegnante: "Mia figlia - ha dichiarato la donna agli investigatori - è cambiata da marzo, da quando è arrivata la maestra Maria Pia. La bimba è più nervosa e più irrequieta, alza le mani , cosa che non aveva fatto prima. A lei piaceva andare a scuola, ma improvvisamente dagli ultimi quindici giorni di scuola non vuole più andarci".

La mamma della piccola ha raccontato anche che un giorno si accorse che sua figlia aveva una guancia rossa e la bambina rispose che era stata la maestra; la signora non aveva dato peso a ciò che la piccola riferiva. Erano, intanto, partite le intercettazioni nella classe e, come ha messo in evidenza il gip Angela Lo Piparo, che ha disposto i domiciliari per l'indagata, sarebbe emersa "una violenza con un'incredibile frequenza quotidiana" nei confronti dei bambini. Il giudice non ha esitato ad affermare che Traina nei video "appare come un soggetto fuori controllo"; ll gip scrive: "…Si colgono gli effetti della violenza negli sguardi impauriti dei bimbi (...) si tratta di condotte gravissime suscettive di incidere pesantemente sulla sana crescita dei minori vittime degli episodi. E’ uno stile educativo vessatorio e violento, costellato da punizioni umilianti e privazioni (come non potere andare in bagno)" riferendosi ai metodi che sarebbero stati usati dalla maestra. I bambini non ricevevano mai una carezza o una parola dolce dalla loro “insegnante” ma grida e rimproveri. “L’insegnante” è agli arresti domiciliari, ritenuta responsabile del reato di maltrattamento. 

 

 

di Virginia Murru

Dopo un anno di incontri, dibattiti e intese, è arrivato il momento dell’azione, Bruxelles è pronta per l’emissione a giugno 2021 delle prime ‘euro obbligazioni’. Si tratta di 80 mld di euro in termini di valore, i bond immessi sui mercati sono diretti al finanziamento dei fabbisogni iniziali di sovvenzioni e prestiti.

Con questo Piano di interventi l’Unione europea lancia la ripartenza, dopo il dissesto causato dal Covid-19.

Le obbligazioni a lungo termine saranno poi integrate da diverse decine di miliardi di bond a breve termine, al fine di coprire il restante fabbisogno.
Questo piano si basa su una prima stima delle sovvenzioni e prestiti chiesti tramite i Piani presentati dagli Stati Ue, seguirà un aggiornamento a settembre prossimo, allorché la visione sarà più chiara circa le esigenze degli ultimi mesi dell’anno.

Dietro questo risultato c’è oltre un anno di fermento, incontri tra leader e normativa ad hoc che gli Stati membri hanno recepito per dare il via alle prime applicazioni del Next Generation Eu, un Piano di sostegni finanziari volti a superare la crisi scatenata dal Covid-19 e le relative misure di contenimento messe a punto dagli esecutivi.

Il primo giugno è stata quasi completata la ratifica del Recovery Fund da parte dei 27 (ne mancano pochissimi ormai), pronti dunque al piano di emissioni di bond che andranno a finanziare il Next Generation EU. Si procederà in ogni caso appena la ratifica da parte di tutti gli Stati sarà completa.

Intanto entro il primo di giugno, i 27 hanno presentato notifica al Consiglio circa la ratifica della cosiddetta ‘decisione sulle risorse proprie’ del bilancio comunitario.

Il presidente di turno del Consiglio Ue, Antonio Costa, esprime tutta la sua soddisfazione per l’imminente entrata in vigore del Next Generation EU. Dichiara al riguardo:

“Tutti i 27 Stati hanno dimostrato un forte senso di responsabilità e solidarietà, non possiamo permetterci di sprecare tempo in dibattiti inutili. E’ necessario garantire la celere approvazione dei primi atti del programma di ripresa e resilienza entro la fine di giugno. “

La decisione, ratificata da tutti di aumentare le risorse proprie, autorizza la Commissione a prendere in prestito per conto dell’Unione oltre 800 mld di euro. Tale decisione si basa su un aumento massimo che l’Unione può chiedere ai 27 per coprire gli obblighi finanziari relativi al bilancio comunitario. Dunque, il margine tra la spesa effettiva e il massimale delle risorse proprie, costituirà una garanzia per l’emissione del debito diretto a finanziare il Next Generation EU.

Si tratta di un aumento di risorse temporaneo, che ha il fine di supportare la ripresa, dopo l’impatto durissimo delle ricadute economiche seguite alla pandemia. Intanto si parla già negli ambienti Ue di riproporre anche in seguito questo processo di aiuti, che potrebbe diventare strutturale nel bilancio comunitario, con l’obiettivo di sostenere i fabbisogni delle economie nazionali, e favorire l’allineamento ai parametri comuni.

Ogni Stato membro ha presentato a Bruxelles il proprio PNRR, ora il Consiglio Ue ha un mese per approvarli, affinché l’esborso del prefinanziamento del 13% abbia inizio, per i Governi che li hanno già presentati entro la fine di luglio.

I piani della Commissione prevedono di prendere a prestito nei mercati dei capitali 150 mld circa di euro all’anno, fino al 2026, sempre al fine di finanziare il NGE, i prestiti saranno rimborsati entro il 2058. Per il reperimento degli 807 miliardi di euro – che sono poi 750 mld a prezzi del 2018 – l’organo esecutivo Ue farà ricorso a strategie di finanziamento diverse.

Ogni anno saranno decisi i volumi dei prestiti, e a distanza di 6 mesi saranno comunicati i parametri del piano di finanziamento. Tutto ciò al fine di garantire la trasparenza e prevedibilità agli investitori, e ai portatori di interessi.

La Commissione ha previsto anche l’emissione di titoli a scadenza piuttosto prossima, inferiore ad un anno, si tratta degli Eu-Bills, o ‘buoni dell’Ue’.

Si cerca di accelerare ogni processo, si fa appello all’urgenza di questa delicata congiuntura economica, per dare corso al programma di sostegno agli Stati membri. ‘Non c’è tempo da perdere’ – ogni tanto ripetono i leader. C’è tanta attesa e speranza da parte di tutti, l’Europa è stata messa a ferro e a fuoco dall’emergenza sanitaria, c’è bisogno di ripartire. 

 

 


Avvocato Francesco Catania

Ci sono tre brutte notizie sul caso di Saman Abbas:
1) I Carabinieri analizzando i cellulari dello zio, hanno trovato una chat in cui il medesimo si vanta di "avere compiuto un lavoro fatto bene" con la nipote scomparsa; riferendosi al fatto che non verrà mai trovata;
2) Saman Abbas, prima di essere eliminata, è riuscita a spedire un messaggio vocale al fidanzato riferendo che sua madre stava facendo pressioni su suo padre perché venisse eliminata fisicamente, per poter salvare l'onore della famiglia;
3) Il fidanzato di Saman Abbas, pachistano a sua volta, avrebbe gravemente sottovalutato il pericolo; pur sentendo il messaggio, non ha pensato di allertare i carabinieri o le forze dell'ordine.
Ora, la questione, sotto il profilo giuridico è semplicissima: la madre dovrebbe essere indagata per concorso materiale e morale nell'eliminazione della figlia. Il messaggio di Saman conferma che è stata lei a convincere il marito o comunque a supportarlo. In secondo luogo si sarebbe prestata a rassicurare la figlia ed a scortarla verso lo zio, novello "Mr. Wolf" pachistano, uno che certi lavori, li fa bene. Nessuna responsabilità giuridica per il fidanzato, il quale resterà con il rimorso che forse qualcosa avrebbe pure potuto farla.
Sarebbe interessante affrontare l'aspetto sociale e politico della questione. Il primo caso di questo tipo risale almeno al 2006 ed il legislatore, neppure quello che viaggia in Bielorussia per difendere i diritti delle donne, si è mai preoccupato del problema.
Eppure la soluzione sarebbe semplicissima: far frequentare educazione civica alle famiglie ed imporre un minimo di vita sociale a mogli e figlie.

 

Notizie