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La cerimonia della XXXI edizione del premio Pandosia ha avuto luogo il 5 gennaio 2022 presso la Pinacoteca “Cesare Baccelli” di Marano Principato (Cs). Dodici gli artisti in gara scelti dalla commissione sotto la direzione artistica di Vittorio Sgarbi che, nella serata dell’evento, ha scelto a sorpresa non solo un vincitore, come prestabilito, bensì tre. Il primo posto è stato assegnato al milanese Sebastiano Navarra, il secondo e terzo posto rispettivamente ai due artisti calabresi Roberto Mendicino e Alba Nudo.

 

di Paolo Russo

a Radiogamma5, storica radio padovana all'interno della trasmissione I Fiumi di Jane in diretta ogni due giovedi dalle 18 alle 20 si parlerà di miti e società.

Nella rubrica si è già parlato del mito di Narciso approfondendo il senso di smarrimento dell'epoca contemporanea favorito anche dalle nuove piazze virtuali che esaltano il culto di sè e sviliscono l'importanza della relazione reale fatta non solo  di contatto fisico ma anche di ricchezza di sensazioni: della presenza fisica dell'altro in carne e ossa!

Eco innamorata di Narciso  ripete fino allo sfinimento le ultime parole dell'amato e Narciso che ha amore solo per sè non può che ignorarla e allontanarla per inseguire un illusione che lo porterà fino al deperimento.

Facebook, instagram ed altre piattaforme virtuali sono la nostra contemporaneità  che se non ci vede consapevoli rischia di farci identificare troppo con l'immagine che vogliamo dare di noi, restituendoci un senso di vuoto e di inadeguatezza.

Prometeo e il fuoco è un mito straordinario che ci insegna a pensare al futuro, mettendo in contrapposizione la figura di due fratelli Prometeo ed Epimeteo.

A Prometeo, colui che riflette prima,  si deve l'esistenza degli esseri umani di cui lui si è preso sempre cura fino a sfidare Zeus per loro e ad Epimeteo la sventura per le creature di Prometeo dettata  dal suo pensarci dopo, restando su un piano superficiale. Un capolavoro da cui ha attinto anche la psicoanalisi per spiegare fantasie inconsce nei processi mentali.

Nella prossima trasmissione trasmessa anche in streaming giovedi  13 gennaio alle 18 si parlerà del mito di Pandora, la giovane donna creata da Zeus, data in sposa ad Epimeteo, per vendicarsi del torto subito da Prometeo.

 

COSENZA - Il cosentino Roberto Mendicino è tra i dodici artisti selezionati della XXXI edizione del premio Pandosia, organizzato dal Comune di Marano Principato – Assessorato alla Cultura e ideato da Pietro Tenuta e dal Maestro Cesare Baccelli.

Il Comune ha incaricato l’Accademia San Martino per l’organizzazione tecnica del premio, a Vittorio Sgarbi è stata affidata la direzione artistica, a Stefania Bosco e Sauro Moretti il coordinamento scientifico.

La cerimonia, fortemente voluta del nuovo sindaco Pino Salerno e dall’assessore alla Cultura Amalia Gilda Molinaro, avrà luogo il 5 gennaio 2022 a Marano Principato (Cs), nella Pinacoteca “Cesare Baccelli”.

Unitamente al premio, verrà data visibilità alle opere di Cesare Baccelli e a tutte le altre opere di proprietà del Comune relative alle passate edizioni del Premio. Inoltre, un’opera del vincitore entrerà a far parte del patrimonio artistico all’interno del Museo di ArteModerna “Cesare Baccelli” del Comune.

Per questa selezione il maestro Mendicino ha scelto una delle opere a cui è particolarmente legato ovvero “Vergine Sposa col Bambino” (nella foto) la cui iconografia risulta finora inesistente in tutto il mondo, già premiata nel 2016 al Borgia Film Festival (1° posto per la sezione pittura) e nel 2018 vincitrice di Festival Art Spoleto.

Molti i critici nonché teologi hanno recensito l’opera:
"Raffigurando la maternità della Madre di Gesù, il dipinto mette in rilievo la sponsalità divina di Maria: Maria è vergine-madre-sposa, in lei l’arcaico desiderio dell’incontro dell’umano con il divino diviene realtà laddove l’umanità incontra intimamente la divinità; la Vergine Maria è Madre di Dio e nel contempo è “sponsa Dei”, sposa di Dio: non sposa del Padre o del Verbo o dello Spirito Santo: essa è sposa di Dio, perché è Dio Padre e Figlio e Spirito Santo che viene in lei, nella sua vita di donna capace di maternità. Dando alla Vergine il volto della propria madre terrena, che non c'è più, il pittore cerca di riscattare la precaria umanità servendosi di Colei che della Vita è divenuta eternamente madre". (Rolando Mendicino, teologo) 

 La locandina del Premio Pandosia