La biografia
Nasce nel 1922 e muore nel 2020. IL padre è un ingegnere edile tedesco, Heinrich Gassman e la madre Luisa Ambon, toscana.
A Roma dove cresce, frequenta il Liceo "Tasso". Sportivo, è una promessa del Basket, tanto che arriva in serie A e in Nazionale ma la sua passione è da subito il teatro e si iscrive con due amici all’Accademia nazionale di Arte drammatica; prima di aver concluso gli studi, viene scritturato nella compagnia di Lidia Borrelli e debutta ne "La nemica" di Dario Niccodemi: la sua strepitosa carriera di attore ha inizio. Ha conosciuto a scuola Nora Ricci, figlia di una coppia di attori abbastanza famosi e da lei ha una figlia, Paola, che diventerà a sua volta attrice.
Nel biennio 1947-48, Gassman fonda con Evi Maltagliati una propria compagnia e, nel '49, recita accanto a Paolo Stoppa in quella diretta da Luchino Visconti nell' 'Oreste' di Alfieri e 'Troilo e Cressida' di Shakespeare e in "Amleto" diretto dall’amico Squarzina con il quale aveva iniziato l’Accademia.
Gassman si fa notare per la sua capacità di interpretazione di ruoli e di autori differenti in teatro, ma con il cinema è lo stesso. Quando debutta in "Preludio d’amore": La sua nuova moglie la conosce a Hollwood e proprio da lei, la famosa Shelley Winters ha la figlia Vittoria, anche se dopo poco il legame si rompe.
In Italia tra teatro e cinema Gassman dà il meglio si sé e interpreta personaggi di Dumas, di Sartre, di Shakespeare come Otello ma anche protagonisti di film che faranno storia, il cinico che si infiltra nel mondo delle mondine, nel “Riso Amaro” è il ladro balbuziente ne “I soliti ignoti” (1958) di Monicelli che gli affiderà l’anno dopo il ruolo comico ne “Peppe er pantera” dove dà un'ottima prova di saper essere un'attore a tutto tondo. Ma è con “La grande guerra”, film neo-realistico di Monicelli, insieme ad Alberto Sordi, che vincerà il leone d’oro.
Nel 1962 Gassman è, con Jean-Louis Trintignant, protagonista de 'Il sorpasso' di Dino Risi, in cui veste i panni di Bruno, un giovanotto spaccone e disinibito che trascina il timido Roberto (Trintignant) nelle sue scorribande automobilistiche. La collaborazione con Risi continua nel '63 con 'I mostri'. Ma forse il suo personaggio più popolare è il rocambolesco “Brancaleone“ con la sua armata e la lotta delle crociate. Ma anche con Ettore Scola gira film molto interessanti come “C’eravamo tanto amati” (1974) che traccia la storia di tre amici accomunati dalla lotta della resistenza ma divisi da scelte di vita antitetiche.
Nel 1996 alla Mostra Internazionale del Cinema di Venezia ottiene il Leone d'Oro alla Carriera. Per arrivare infine a 'La cena', un film del 1998 destinato, ora lo sappiamo, a restare uno degli ultimi di Vittorio Gassman. L'ultimo è però un altro: 'La bomba', un film diretto da Giulio Base in cui Gassman recita insieme al figlio Alessandro, avuto nel1965 da Jiuliette Maynel, anche se sposerà nel 1970 Diletta D'Andrea da cui avrà il quarto figlio, Jacopo e con cui resterà fino alla morte. Purtroppo negli ultimi anni soffre di depressione.
Alessandro sarà il prosecutore della carriera del padre e interpreterà come lui personaggi in teatro, nel cinema e nella tv.
Il genere più interpretato da Gassman è stato la commedia, seguito dal drammatico, comico, autobiografico.
Una carriera costellata di onori
Vari e prestigiosi i premi e le nomination ricevute nel tempo, a conferma della sua straordinaria capacità e versatilità. Ecco di seguito
Festival di Venezia 1966: Premio Leone d'oro alla carriera
Festival di Cannes1975 - Premio migliore attore in “profumo di donna “
David di Donatello
- 1996 - Premio David alla carriera
- 1991 - Premio David speciale
- 1987 - Premio migliore attore protagonista ne “La famiglia”
- 1984 - Premio Targa d'oro della giuria
- 1979 - Premio migliore attore protagonista ne “Caro papà”
- 1975 - Premio migliore attore protagonista ne “Profumo di donna “
- 1967 - Premio migliore attore protagonista ne “Il tigre”
- 1965 - Premio migliore attore protagonista ne “La congiuntura”
- 1963 - Premio migliore attore protagonista ne “Il sorpasso”
- 1960 - Premio migliore attore protagonista per “La grande guerra”
Per ringraziarlo di averci donato momenti di spensieratezza e riflessione, in film sempre attuali, il 9 aprile si è aperta all’Auditorium di Roma una grande mostra che durerà fino al 29 giugno per poi diventare itinerante, con i manifesti dei suoi film, foto, oggetti, abiti di scena e perfino l’auto de “Il sorpasso”.