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di Paola Cecchini

Il grande progetto fotografico e antropologico ‘The Homo Sapiens- La geografia dell’emigrazione attraverso la moda’ di Arturo Delle Donne è ospitato dal 16 ottobre 2021 al 5 giugno 2022 al Museo d’Arte Cinese ed Etnografico di Parma.

Una quarantina di fotografie di grandi dimensioni sono esposte lungo tutto il Museo. E’ un lavoro che parte da lontano.

Più di un anno fa, in occasione della collaborazione per la mostra ‘Tribes – the last breath on earth’, Delle Donne ha iniziato a ritrarre all’interno del Museo cittadini delle più diverse provenienze geografiche, immortalandoli con i propri abiti tradizionali.

Il progetto “The Homo Sapiens” è stato ideato come un viaggio, di scoperta e di esplorazione. Nasce da un’idea di conoscenza di una diversità culturale che spesso viene dimenticata in nome dell’omologazione. Valorizzando il patrimonio culturale, la nostra civiltà, storica e monumentale, spesso dimentica il grande patrimonio intangibile dato dalla diversità culturale. Con il flusso migratorio in entrata, che dagli anni Settanta del secolo scorso ha superato quello in uscita, hanno iniziato a far parte del nostro sistema culturale nuove tradizioni, religioni, usi e costumi, lingue. Ma non solo: sono entrati nuovi beni etnici, come l’abbigliamento che è universalmente considerato come la prima forma di comunicazione di un popolo.

D’altronde lo sappiamo: il primo linguaggio messo in moto quando due persone si incontrano sono la fisiognomica e l’abbigliamento, inteso in senso visivamente ampio, quale vestiario, accessori, acconciatura, segni permanenti.

‘The Homo sapiens’ esplora e documenta le diversità culturali attraverso gli abiti tradizionali che sono sia simbolo di appartenenza e cultura, sia simbolo di legame con la terra natia. Un punto fermo, insomma, in un tourbillon di contrasti materiali e immateriali evidentemente riscontrabili in ogni perimetro urbano.

Sarà quindi una ricerca intorno a una “moda” che racconta storie, leggende, riti e culture tramandate. Il racconto è un’esplorazione di ricordi e legami che ognuno dei soggetti raccontati ha con sé nel proprio viaggio alla ricerca di un mondo nuovo.

In questo nuovo progetto l’identità culturale ed etnica si sposta sull’individuo che indossa l’abito della propria origine. Il vestito viene indossato come ricordo, come legame alla propria terra di origine. Il vestito diventa appartenenza, consapevolezza e orgoglio. Indossarlo rappresenta un atto evocativo dei legami e delle proprie radici. E’ un lungo racconto di persone, usi e costumi che si trovano in nuove terre. Costumi che si mescolano o si nascondono, ma che rimangono cari e preziosi per i propri possessori, nei ricordi o nei momenti intimi.

Chiara Allegri, vicedirettrice del Museo Cinese e curatrice della Mostra, mi spiega:
L’intero progetto ‘The homo sapiens’ è in continuo progresso. Per questo quella al Museo d’Arte Cinese ed Etnografico sarà una preview. ..L’intero progetto è pronto a essere ospitato in strutture che manifesteranno interesse e condivideranno con il Museo d’Arte Cinese ed Etnografico, produttore della mostra, i valori di rispetto e fratellanza tra i popoli”.

Aggiunge Arturo Delle Donne: ‘Il mio lavoro di fotografo prosegue. Sto continuando a realizzare ritratti per questo ambizioso progetto che potenzialmente non ha una fine. Il mio ruolo di fotografo è indissolubile dalla ricerca e sto continuando a cercare. Questo lavoro aspetta di essere condiviso con altre persone e ospitato in altri luoghi’. 

Esprime entusiasmo per questa collaborazione Padre Alfredo Turco, missionario saveriano e direttore del Museo: “La produzione di questo progetto rafforza il concetto di fratellanza e umanità che il nostro museo missionario porta avanti dal 1901”.

Numerose sono le associazioni internazionali coinvolte nel progetto, come il Centro Interculturale di Parma, Colori d’Africa APS, Vagamonde, Kwa Dunia, Rotary Club Parma Farnese, CSV Emilia, Scuola Russa Parus, Jeunes Patriotes pour la paix, Communauté de la diaspora ivoirienne de Parme et province, Scanderberg, Associazione Al-Amal, Association de femmes ivoiriennes dynamique de Parme et province e molte altre.

Gli orari di apertura del Museo d’Arte Cinese ed Etnografico:
da martedì a sabato: dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 19
domenica: dalle 11 alle 13 e dalle 15 alle 19
Ingresso: € 3 (standard), € 1,50 (under 18)
Per prenotazioni visite guidate: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

 

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Info Autore
PAOLA CECCHINI
Author: PAOLA CECCHINI
Biografia:
Laureata in giurisprudenza, giornalista professionista, sono nata e risiedo a Pesaro. Mi occupo prevalentemente di musica, arte e migrazioni. Collaboro con diversi giornali online e numerose testate italiane all’estero tra cui Il Messaggero-italo Peruviano, Punto di incontro (Messico), La Gazzetta Italo-Brasiliana, L’Eco Italiano (Argentina), il Corriere Canadese, La Voce di New York. Ho pubblicato un libro come traduttrice e sette come autrice, presentandoli nei più importanti Istituti Italiani di Cultura in Europa e Sud America. Tre di questi riguardano l’emigrazione italiana nel mondo: ‘Fumo nero’ (la vita degli italiani nelle miniere di carbone belghe), Terra promessa-il sogno argentino’ (la storia degli italiani e marchigiani nel Paese sudamericano), ‘All’ombra di un sogno’ (viaggio nell’emigrazione italiana in Brasile). Per quanto concerne l’emigrazione, ho ricevuto due premi letterari nazionali (2007 e 2013) ed uno giornalistico (Giuseppe ‘Bepi’ Franzon), indetto dalla FNSI del Veneto (2021).
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