di Rita Scelfo
Il 22 Aprile si è inaugurata, a Palermo, "La via dei Librai", la festa del libro che è durata fino al 25 aprile. Questa è la settima edizione e si svolge, come ogni anno, nel mese di aprile e nel cuore del centro storico, sul Corso Vittorio Emanuele, snodandosi con i vari temi. È proprio in questa strada che in passato c’erano le più importanti librerie della città e l’avervi realizzato "La via dei Librai" ha riportato il profumo del passato. Sono state realizzate tre isole: isola Sciacca, isola Consolo, isola Pasolini, presso le quali si sono svolti vari incontri e letture; nascono, così, gruppi di lettura che leggono ad alta voce libri e testi (Booklovers).
Il Sindaco Leoluca Orlando ha inaugurato questo importante evento dedicando la prima giornata alle scuole con la presenza degli studenti nelle varie isole. "La Via dei Librai" - dice Orlando - è un momento di cambiamento e di crescita culturale ed economica della città. Questa manifestazione con i suoi vari incontri, dibattiti, presentazioni di libri, infatti, favorisce e promuove l’attività economica della città e attrae i turisti. Nel passato sono stati affrontati vari temi: La città che legge, la città del sapere, la città internazionale, la città comunità; Il tema della settima edizione della festa del libro è “Interconnessioni e snodi” delle varie relazioni” tra le persone e tra i sistemi organizzati”. Proprio grazie alla lettura, scopriamo fatti, comportamenti, ricordi persone, luoghi che intercorrono per poi snodarsi con la vita di ognuno di noi. La via dei Librai è la festa del libro e della lettura e unisce il libro ed il lettore “abitante della città” e questo è, infatti, il fine che vuole raggiungere la città di Palermo. Sono stati organizzati diverse visite come “La strada marmorea; Passeggiata al Cassaro “; una passeggiata alla scoperta della Palermo punica, romana, medievale e barocca; un’altra visita guidata è quella al rifugio antiaereo. La novità di quest’anno è il FEM (Food Experience Museum), un progetto finanziato dall’Associazione "Cultura e sviluppo" che propone la cucina palermitana come chiave di lettura della storia della città ed è aperto al pubblico ed offerto gratuitamente.
Ma perché proprio il libro? Perché tra le pagine del libro ci sono tanti valori di tante generazioni: i valori dell’intera Umanità. Bisogna saper leggere ogni libro per “imparare dal passato e preparare il futuro tenendo conto delle relazioni personali e sociali che sono le basi della Convivenza umana” (Giuseppe Scuderi).
Il libraio Giuseppe Carotenuto, intervistato, ha detto che essere un libraio significa “trasmettere la propria passione per le storie ad altre persone, significa aiutare altre persone a scoprire e vivere questa magia, significa avere empatia e capire da poche parole quale libro dare a chi sta per acquistare un testo, significa avere un occhio in più aperto sul mondo e filtrare la realtà senza pregiudizi o preconcetti”.
“Torna con tutta la sua forza questa manifestazione - conclude il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando - perché il libro mette insieme una comunità, che non è fatta soltanto dai librai, non è fatta soltanto dai lettori e dagli scrittori. Il libro è una sorta di monumento vivente. Questo fa sì che Palermo possa essere definita non una città con libri ma, grazie a iniziative come questa, una città del libro”.
La Via dei Libri