di Nicoletta Toselli
Era il 12 aprile 1983 quando, innanzi al notaio Paolo Gullo di Spezzano della Sila, venne redatto l’atto costitutivo, con annesso statuto, dell’ICSAIC – Istituto Calabrese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea. Storici, accademici, studiosi della società contemporanea, diedero vita a questo Istituto che, nel corso di questi quasi quaranta anni, ha recitato e continua a recitare un ruolo di elevato livello culturale nella ricerca storica della regione e per la diffusione dei valori della libertà e della democrazia.
Alfonso Francesco Alimena, Alfredo Aloi, Ottavio Cavalcanti, Maria Gabriella Chiodo, Tobia Cornacchioli, Fausto Cozzetto, Mario De Bonis, Enrico Esposito, Maria Grasso, Maria Marcella Greco, Luigi Maria Lombardi Satriani, Giuseppe Masi, Fulvio Mazza, Amelia Paparazzo, Isolo Sangineto, Giovanni Sole, Maria Tolone, Francesco Volpe sono stati i soci fondatori. Alcuni sono scomparsi, anche prematuramente, come il prof. Cornacchioli, il prof. Cozzetto, il prof. Sangineto (che è stato anche Presidente), il prof. Volpe, ma a distanza di anni sono nel Direttivo il prof. Masi, presidente onorario, e il prof. Esposito, che ricopre la carica di Vice Presidente, e tra i soci il prof. Sole.
La “mission” dell’Istituto, come evidenziato nell’atto costitutivo, è quella di “assicurare la più completa documentazione del movimento antifascista dalle sue origini e di promuovere lo studio storico per la riflessione critica sul fascismo e sull’Italia contemporanea attraverso attività di carattere scientifico, divulgativo ed educativo”. Nel corso degli anni è sorta anche una sezione dedicata allo studio dei fenomeni migratori.
L’ICSAIC, che ha sede presso la Biblioteca Tarantelli dell’Università della Calabria, è un punto di riferimento inequivocabile per le scuole e le università, per le ricerche di studenti universitari, appassionati di storia ad ogni livello. Aderente, come le istituzioni omologhe, alla “Rete Parri” (Istituto Ferruccio Parri), l’ICSAIC è attualmente presieduto dal prof. Paolo Palma (nella foto), storico e giornalista, e diretto dal prof. Vittorio Cappelli e custodisce archivi storici importanti, tra i quali i Fondi ANPI, Malgeri, Scirchio, PCI Nicastro, pubblica le prestigiose riviste di “Storia Calabrese del ‘900” (direttore responsabile Enrico Esposito), nonché numerose monografie, promuove il “Giornale di Storia Contemporanea”, ha istituito una commissione per la didattica della storia, coordinata dal prof. Giuseppe Ferraro (a suo tempo creata dal prof. Cornacchioli), si avvale di soci corrispondenti da tutte e cinque le province calabresi, promuove eventi di risonanza nazionale (ultimi, i convegni sul Popolarismo nel Mezzogiorno e sul centenario della nascita del Partito Comunista) con successiva pubblicazione degli atti e assicura la presenza nelle manifestazioni ricorrenti, ove non direttamente organizzate (per la Giornata della Memoria, il XXV Aprile, ecc.). Dalla fine del 2019 sta portando avanti un importante progetto, quello del Dizionario Biografico della Calabria Contemporanea, il cui curatore è il prof. Pantaleone Sergi, accademico, storico, scrittore e giornalista, (già Presidente dell’Istituto), che conta al momento ben 730 voci, con il contributo di numerosi autori e con molte altre biografie in lavorazione, riferite a personaggi noti e meno noti vissuti nel periodo che hanno dato lustro alla Calabria.
Attraverso il sito (www.icsaicstoria.it), peraltro, sono consultabili numerosi libri, saggi, articoli e tesi di laurea riguardanti la storia della Calabria contemporanea e vengono poste all’attenzione del pubblico tutte le iniziative dell’Istituto.