di Giuseppe Caruso
Erano piccole le case di una volta. Ne ho viste tante. I colori erano forti. Il verde, il rosa, l'arancione, l'azzurro. Colori pastello. Pochi mobili dentro. Non appena attraversavi la porta c'era il tavolo al centro della stanza, un camino, un piccolo balcone.
Un grande lavandino bianco. Scavate nelle grosse mura a pietra c'erano tante piccole nicchie. Un grande letto al lato con i piedi che non dovevano mai puntare alla porta. Quello significava altro. Il bagno invece era fuori. Gli infissi erano di legno di castagno. In genere si pitturavano di verde. Erano allegre le case di una volta. Una credenza piena di tazze e bicchieri. Le pentole invece si appendevano al muro. Erano tutte nere dal fuoco. Erano calde le case di una volta. Avevano le mura spesse più di 1 metro. In alto si metteva il pane. Sul comò c'era qualche santo. In alcune, ricordo casa di mia nonna, c'era un lumino sempre accesso sulla foto dei suoi genitori. Quello da piccolo mi faceva paura.
In questa casa che ho di fronte c'è anche un piccolo soppalco. Il camino ha una forma strana. Ha il balcone rotto e un buco sul tetto che ho cercato di tamponare. Non c'è luce elettrica. Non c'è più niente in questa casa, solo delle vecchie sedie e un tavolo. Ma è bella. Semplice, umile, bella. Come forse in fondo dovremmo esserlo un pò anche noi nella vita. Ma questa è un'altra storia.
Le case di una volta.
Info Autore
Author: GIUSEPPE CARUSO
Biografia:
Giuseppe Caruso è un artista italiano noto soprattutto per i suoi vivaci murales che hanno
trasformato il volto del suo paese d'origine, Petilia Policastro, in Calabria. Dopo aver vissuto e
lavorato in diverse città europee, ha deciso di tornare nella sua terra natale per dare un contributo
alla sua comunità. Nato a Catanzaro nel 1977 si diploma al Liceo Scientifico “Raffele Lombardi
Satriani" e nel 1996 e si iscrive al corso di Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Catanzaro. Due
anni dopo si trasferisce a Firenze concludendo il suo percorso di studi a Berlino presso la
Fachhochschule di Potsdam. Per due anni consecutivi, il 2009 e il 2010, è stato inserito nell’elenco
redatto da Web Index Design tra i 1000 webdesigner più interessanti del mondo. Nel 2013 è stato
nominato Direttore Area Web dell’Arcidiocesi di Crotone – Santa Severina . Fu l’ideatore
dell’associazione Alto Marchesato. Nel 2017 disegna la copertina del singolo di Francesco Tricarico
dal titolo "Brillerà”. Nel 2018 per due anni guida la Compagnia delle Opere della Calabria. Negli anni
del Covid, nel 2020, realizza il suo primo murales, una grande bambina che annaffia una pianta. Da
lì non si è più fermato ridando vita, insieme alla moglie Manuela, ad un vicoletto oramai
abbandonato, definito uno dei vicoli più belli della Calabria dalla rivista Calabria Straordinaria e dove
ora ha sede Libri Liberi, una libreria libera ideata da Manuela dove ognuno può prendere o portare
un libro. I Lavori di Caruso hanno attirato le attenzioni di vari media nazionali e regionali. Di recente
una rivista americana STREET ART UTOPIA ha selezionato un suo lavoro dal titolo “Hӓnsel” insieme
ad altri 5, inserendolo tra i 6 murales più Vibrant (=Emozionali) al mondo. E’ stato selezionato come
Personaggio Social 2023 dalla rivista CrotoneOk, ha ricevuto insieme a sua moglie il premio “Che Bel
Fior!” istituito da Arci Il Barrio. Le opere di Caruso sono spesso caratterizzate da colori vivaci e da un
forte impatto visivo. L'artista non si limita a creare opere d'arte, ma si impegna attivamente nella
riqualificazione del suo paese. Ha promosso progetti di arte pubblica, ha organizzato eventi culturali
e ha contribuito a creare una comunità più viva e dinamica. La scelta di tornare in Calabria dopo anni
passati all'estero rappresenta un esempio di come l'arte possa essere uno strumento per
riconnettersi con le proprie radici e per dare un contributo positivo al proprio territorio. La maggior
parte dei murales di Giuseppe Caruso si trova a Petilia Policastro. Passeggiando per le strade del
paese, puoi ammirare le sue creazioni e immergerti in un'atmosfera unica e colorata. La storia di
Giuseppe Caruso è un esempio di come l'arte possa essere uno strumento potente per trasformare
le comunità e per creare un mondo più bello e colorato. Le sue opere ci invitano a riflettere sul nostro
rapporto con il territorio, con le nostre origini e con la creatività. Nel vicoletto sono arrivati i primi
turisti, poi tanti libri e tanti bambini. Ora dal piccolo e anonimo vicoletto ha la possibilità di dialogare
e far conoscere il suo paese e le sue semplici storie a tutto il mondo. E in molti, seguendo il loro
esempio, stanno continuando a riempire la Calabria di colore, di libri e di cultura.
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