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di  Monica Isabella Bonaventura *

Venezia magia pura, città incantevole di fascino e mistero, una città dove si viene rapiti dalla sua straordinaria bellezza e magnificenza; Venezia è un insieme di culture, arti, filosofie, di mercanti e di antiquari, di letterati e di poeti, viandanti e pellegrini, scrittori e seduttori, conosciuta per la sua architettura unica, formata da 118 isole unite e da oltre 400 ponti, separata dai canali che fungono da strade, famosa anche come città dell’amore e per il suo maestoso Carnevale.

Le origini  del Carnevale di Venezia sono molto antiche,  le prime testimonianze risalgono nel 1094, conserva ancora oggi le sue vecchie tradizioni e memorie, rispettando una storia secolare, e come succedeva durante la Serenissima, questa attrazione sa trasformare i palazzi privati in luoghi di festa per balli e trasgressioni ed è nelle top-ten dei richiami più affascinanti di tutte le guide del mondo. Il Carnevale di Venezia è uno dei più famosi e più ammirati è una tradizione molto antica che elogia la grande arte e la cultura dei veneziani, molto atteso e desiderato anche dai turisti, nonostante siano trascorse molte epoche da quando ebbe inizio.

Il carnevale di Venezia è molto famoso soprattutto per le maschere colorate, straordinariamente artistiche, fatte di materiali molto pregiati e ricamati meticolosamente, per creare delle ottime opere d’arte, che si possono indossare.

Per un periodo Venezia si trasforma in un ballo mascherato dando sfoggio di abiti suntuosi con merli e pizzi, drappi e tessuti damascati, cappelli e parrucche di ogni stile e di pura immaginazione, guanti, ombrelli, maschere ricamate, ornate e colorate, scarpe lussuose o originali.

Le Calli e i Campi della città si trasformano in un grande teatro in cui tutto diventa possibile garantendo l’anonimato, si viene avvolti dal mistero e dal fascino dell’ambiguità, d’altronde il travestimento e il camuffamento sono l’essenza stessa della festa, dove maschere e costumi diventano strumenti indispensabili per realizzare il clima di questo periodo dell’anno, dedicato alla trasgressione, alla spensieratezza, alla leggerezza ed al divertimento.

A Venezia è una festa pubblica che risale al 1296, in cui il Senato della Serenissima emanò un’ordinanza che concedette alla popolazione, in particolare ai ceti più umili, un periodo in cui avrebbero potuto divertirsi a beffeggiare in pubblico le autorità e la nobiltà, quindi con le maschere e i costumi garantivano l’impersonalità, creando una sorta di parificazione sociale.

Ma è nel settecento che il Carnevale di Venezia raggiunge il suo massimo splendore, acquisisce notorietà internazionale in tutta Europa.

Tra le maschere più conosciute sicuramente c’è la Bauta, indossata sia da uomini che da donne, un travestimento in uso esclusivamente a Venezia, una maschera che copre completamente il viso, ma permette a chi la indossa di poter bere e mangiare tranquillamente, senza doversela togliere.

La Bauta veniva e viene molto utilizzata nelle feste e nei balli, è composta da un mantello nero o tabarro che va messo sopra agli abiti, un tricorno nero (cappello) su un volto bianco.

Una maschera invece utilizzata molto dalle donne, era quella chiamata Moretta che non permetteva di parlare a chi la indossa, per questo era anche chiamata la maschera muta; mentre per gli uomini che si volevano vestire da donne, utilizzavano la Gnaga, solitamente a raffigurare una donna gatto.

La grande popolarità del Carnevale di Venezia è dovuta quasi sicuramente dalla ricchezza di abiti bellissimi, affascinanti e meravigliosi, dai colori più incantevoli da rimanere senza fiato, con maschere ricamate dalle mille forme, uniche, originali, incomparabili, indossate specialmente nel famoso martedì grasso a chiusura di questa festa.

Con la stessa festa del Carnevale veniva poi celebrata, tramite spettacoli meravigliosi, la fantastica commedia dell’arte, una vera e propria lunga tradizione del Veneto, che aiutò a ricordare la sua grande storia e la sua grande arte.

L’arte quindi a Venezia non è mai mancata in nessun modo e in nessuna epoca, sia per i suoi monumenti, per le sue case, per le sue Calli, i suoi Campi, i suoi Rii, i Ponti, le sue tradizioni per terra e per mare ed anche per i suoi personaggi.

Per secoli il carnevale di Venezia è un evento straordinario che affascina tutto il mondo, rappresenta il momento di festa, allegria e si celebra prima del digiuno e delle limitazioni che caratterizzano i 40 giorni di Quaresima che anticipano la Pasqua.

*Maestra d’Arte

 

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Info Autore
MONICA ISABELLA BONAVENTURA
Author: MONICA ISABELLA BONAVENTURA
Biografia:
Monica Isabella Bonaventura, nata in prov. di Venezia, Maestra d'Arte in Architettura e Arredamento, artista, interior design, insegnante d'arte, creatrice, critico d'arte, redattore di quotidiani d'arte, poetessa, scrittrice, giudice nazionale per l'arte e per la poesia e letteratura, curatrice e organizzatrice di mostre internazionali d'arte ed eventi, collaboratrice del critico d'arte Giorgio Gregorio Grasso, direttrice della Venice Art Gallery. Rappresenta l'Italia in varie mostre d'arte all'estero come unica artista conferendogli il titolo di Ambasciatrice d'arte nel mondo, fa parte di un gruppo internazionale come unica pittrice italiana e fa parte dell'Istituto per la Cultura in Romania. Ha esposto in vari Paesi del mondo e in Italia, vincendo molti premi per la cultura e per l'Arte. Ha esposto anche in varie Biennali importanti come la Biennale di Venezia, Ville Venete, Birmania e Grecia. Le sue opere diventano copertina di una nota rivista d'Arte e le sue poesie inserite nelle prime pagine della stessa rivista in Romania. Lavora alla Regione Veneto come tecnica per la consultazione delle foto aeree e cartografia del territorio. È stata Madrina al Primo Festival della Canzone Italiana in Polonia e ha rappresentato l'Italia come unica artista per l'arte contemporanea e ha esposto le sue opere. Fonda un gruppo libero Artistico - Letterario a Mestre: Futuristi Contemporanei.
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