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L'analisi della Banca d'Italia: la flessione ha interessato maggiormente i residenti in zone rosse o arancioni, la decisione è dipesa dalle minori disponibilità economiche e dalla paura del contagio

 

AGI - I comportamenti di consumo continuano a risentire fortemente dell’emergenza sanitaria. Il dato emerge dalla terza edizione dell'indagine straordinaria sulle famiglie italiane nel 2020 condotta dalla Banca d'Italia, secondo cui la spesa effettuata nel novembre scorso per abbigliamento, alberghi, bar e ristoranti è inferiore al periodo precedente la pandemia per circa l’80 per cento delle famiglie; quella in servizi di cura della persona per circa due terzi di esse. La flessione dell’insieme di queste voci di consumo ha interessato in misura maggiore le regioni che al momento della rilevazione erano in zona rossa e arancione. 

 

di Giuseppe Pizzuti

L'Italia parte bene nella corsa verso il Mondiale in Qatar nel 2022. Gli Azzurri battono l'Irlanda del Nord 2-0 nella prima sfida di qualificazione giocata a Parma e replicano il risultato con la Bulgaria (partita giocata a Sofia). Gli Azzurri spezzano anche il tabù Bulgaria (quattro pareggi e due sconfitte negli ultimi scontri diretti) e proseguono a punteggio pieno il proprio cammino nel girone di qualificazione mondiale. Per la Nazionale di Mancini sono 24 i risultati utili di fila. 

di Lucia De Cicco

Molti amministratori del Sud stanno prendendo coscienza di ciò che realmente spetta ai nostri territori e mai ottenuto in termini di Investimenti Pubblici, di LEP, di LEA e buon ultimo di Recovery Fund, soprattutto grazie all'impegno profuso da importanti personalità del meridionalismo. E ciò è sfociato in più azioni, su tutte quella messa in piedi da tanti sindaci del Sud, denominata "Recovery Sud", con l'obiettivo di far sentire la propria voce in merito al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e per pesare nella distribuzione dei fondi del Recovery Fund.

 

di Lucia Lo Bianco

Il periodo di emergenza sanitaria cronologicamente iniziato il 9 marzo del 2020 ha trasformato abitudini e stili di vita di tutti noi oltre a ricadere inevitabilmente sui ritmi e sulla salute del personale sanitario. Molte le categorie lavorative a respirare tali ripercussioni sulla propria pelle: costrette a chiusure forzate, molte attività hanno registrato pesanti perdite del proprio fatturato che gli interventi dello stato non sono riusciti a colmare. Alcuni settori, poi, sono stati colpiti più di altri. Basti pensare alla nostra punta di diamante, il turismo, che dovrà attendere ancora molti mesi prima di recuperare guadagni ormai perduti. Il mondo della scuola, infine, ha subito un totale stravolgimento. La scuola: questa sconosciuta.

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