di Monica Vendrame
La vendetta è riuscita: la stella del tennis Jannik Sinner ha guidato la squadra italiana alla finale di Coppa Davis e ha inflitto due gravi sconfitte al suo rivale Novak Djokovic.
Sei giorni dopo la finale delle ATP Finals per i migliori giocatori del mondo, vinta dal tennista serbo, entrambe le stelle hanno offerto ancora una volta un tennis di alto livello.
Per questa memorabile impresa, dobbiamo ringraziare sia Jannik Sinner che Lorenzo Sonego. Come si ricorderà, quando gli azzurri giocarono la loro ultima finale di Davis, la settima, Sinner non era ancora nato, mentre Sonego aveva appena tre anni.
Jannik e Lorenzo, gli amici che si scoprono coppia di doppio, battono 6-3, 6-4 Novak Djokovic e Miomir Kecmanovic. Si completa così il giorno di gloria di Sinner, che ha sconfitto Nole in singolare. E' diventato così il primo italiano a battere per tre volte un numero 1 del mondo, e il primo in assoluto a piegare Djokovic dopo aver salvato tre match point di fila. Poi, è proprio il torinese, durante l'intervista a caldo in campo, a lanciare con il microfono i cori per Jannik. E Sinner fa lo stesso guidando gli "Olè, Olè, Olè, Olè! Sonny Sonny!".
Domenica, l'Italia ritrova l'Australia, seconda nazione più titolata nella storia della Coppa Davis.