di Monica Vendrame
Assolto "perchè il fatto non sussiste". Il verdetto è arrivato ieri, poco prima delle 20: il tribunale di Palermo ha assolto il leader della Lega Matteo Salvini dalle accuse di sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio al processo per la vicenda della nave della ONG spagnola Open Arms. Secondo l'accusa, il vicepremier e ministro dei Trasporti, nell'agosto 2019 - all'epoca dei fatti ricopriva l'incarico di ministro dell'Interno - avrebbe impedito illegittimamente all'equipaggio della nave catalana di sbarcare a Lampedusa 147 migranti soccorsi in mare. Alla pronuncia della sentenza sono scoppiati gli applausi.
"Sono assolutamente orgoglioso di quello che ho fatto. Orgoglioso di aver difeso il mio Paese, lo rifarei", ha detto questa mattina Salvini prima di entrare nell'aula bunker del carcere Pagliarelli dove si è svolta l'udienza del processo: un'aula bunker decisamente gremita di pubblico e giornalisti.
(Ph Ansa)
"Salvini assolto nel processo Open Arms. Salvini è quello che è, però l'accusa di sequestro di persona era demenziale: lo dissi allora e lo ripeto adesso. L'unico sequestro fu quello attuato dalla Ong che rifiutò i porti spagnoli, rifiutò di trasbordare i migranti su una nave militare spagnola che li avrebbe portati in Spagna, e si accanì per giorni - tenendo appunto i passeggeri sotto sequestro - a chiedere lo sbarco in Italia e solo in Italia".
Paolo di Mizio