Colors: Orange Color

 

di Innocenza Giannuzzi*

Da un articolo uscito nelle ultime ore su "Il Fatto di Calabria" emerge un dato disarmante, una vera e propria beffa per la nostra terra e i nostri conterranei, che continuano a vivere di stenti e sacrifici, quando dall’altra parte c’è invece qualcuno che si prende gioco di noi.
«Taroccovid, il “tarocco di Calabria”: in arancione grazie alla “sparizione” di 620 casi positivi», questo il titolo del pezzo che sta creando grande scalpore. Ci siamo a lungo chiesti come fosse possibile il recente passaggio da zona rossa a zona arancione con i dati in continuo aumento. Ed ecco arrivare la risposta: mentre i vari ospedali della nostra regione sono letteralmente stremati e immagini allarmanti rimbalzano di continuo sul web, qualcuno ha pensato bene di non comunicare i dati reali dei soggetti affetti da Covid-19 nella nostra regione. Pura dimenticanza?
Ancora una volta ci troviamo dinanzi alla totale approssimazione: non si fa altro che parlare di “industria 4.0”, “digitalizzazione”… ma nella nostra regione tutto ciò è una chimera.
Questa “dimenticanza” (se proprio così vogliamo definirla), non giova certo alla tutela sanitaria della Calabria, né al sistema-impresa. Nel balletto dei numeri non ci si rende conto che si sta mettendo in ginocchio una regione che poteva ampiamente aspirare da tempo ad essere di colore giallo, vista la non alta concentrazione di popolazione e visti gli ampi spazi di cui essa è dotata.
Ma come sempre accade, il volere non coincide con i fatti.
Chiediamo che la Calabria non sia più commissariata! Riapriamo le danze augurandoci che al prossimo giro di boa la nostra regione sia più fortunata!
L’auspicio non è un nuovo commissario, ma l’azzeramento del debito sanitario, invocando l’Unità nazionale, e che il futuro della nostra regione sia migliore del nostro presente.
Stiamo chiedendo ai nostri sanitari di combattere una guerra senza strumenti e senza un reale piano d’azione, come si fa a operare così? L’Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, in cui dovrebbe essere garantito il diritto alla salute, ma i cardini della nostra Costituzione sembrano non valere in Calabria. 

*Vicepresidente Confartigianato Imprese Catanzaro 

 

 

di Massimiliano Oriolo

Grande interesse nella neuroscienza per le cellule stellate degli astrociti e per la loro importanza che rivestono nello sviluppo del cervello. Molto importante è per la ricerca la conoscenza della mutazione perinatale (periodo che va dalla 29 settimana di gestazione ai 28 giorni dopo la nascita) del cervello. 

In questa direzione si è mosso il lavoro di un gruppo di ricercatori della Sapienza di Roma e dell’Università di Losanna e Zurigo, guidato dalla prof.ssa Paola Bezzi, neurobiologa dell’Università elvetica di Losanna e dell’Università Sapienza di Roma.

Nel prestigioso gruppo di lavoro, figura anche il ricercatore calabrese Francesco Petrelli, nativo di Oriolo, comune dell’Alto Jonio cosentino, che dopo aver conseguito il dottorato in Farmacologia presso l’Università di Cosenza, ha continuato la sua attività presso le prestigiose Università di Losanna e Ginevra, come ricercatore associato. Il team di ricerca ha curato un importante studio apparso il 13 aprile 2021 sull’autorevole rivista scientifica “Cell Reports”, in cui si mette in luce l’importanza delle cellule stella (chiamate astrociti) nei processi di maturazione cerebrale perinatale. evidenziandone il ruolo cruciale della loro crescita e maturazione per la sopravvivenza dei neuroni e per la corretta formazione e funzione dei circuiti nervosi nel cervello adulto.

La domanda che si pongono gli addetti ai lavori e i tanti appassionati della materia scientifica in esame è quella di come possono gli astrociti regolare lo sviluppo perinatale dei neuroni? A questa domanda ha risposto il giovane dr. Petrelli che ha affermato quanto segue: “Abbiamo utilizzato delle complesse tecniche genetiche accoppiate ad avanzate metodologie di imaging che sfruttano delle molecole fluorescenti in grado di fornire una visione più dettagliata dell’organizzazione strutturale degli astrociti. Abbiamo così scoperto che lo sviluppo degli astrociti dipende da particolari organelli chiamati mitocondri, i quali forniscono l’energia necessaria a queste cellule durante lo sviluppo perinatale".

In un precedente articolo, uscito sulla prestigiosa rivista scientifica “Nature” il dottor Petrelli aveva sottolineato la rilevanza degli astrociti per il controllo e il mantenimento dei livelli di dopamina, una molecola anch’essa fondamentale nel mantenimento dell’equilibrio delle connessioni nervose durante lo sviluppo perinatale. Il ricercatore calabrese Petrelli ha delineato la via maestra da seguire nel prossimo futuro: Lo scopo ultimo ̶ secondo il dottor Petrelli ̶ è quello di poter modulare, tramite specifiche molecole oppure terapie geniche, i livelli energetici degli astrociti in modo da ripristinare i circuiti nervosi difettosi di soggetti affetti da patologie psichiatriche. 

 

 

di Massimiliano Oriolo

Al via la vaccinazione degli ultra settantenni, dopo la somministrazione della seconda dose di vaccino a favore degli ultra-ottantenni. Da lunedì 12 aprile, è operativo con possibile prenotazione sulla piattaforma online, il Centro Vaccinale di Oriolo, sito nella palestra comunale di via Aldo Moro nr. 1 e non, come scritto in piattaforma, dov’è menzionato un altro luogo.

 

di Franco Iacucci*

COSENZA - I dati relativi all’epidemia in provincia di Cosenza sono allarmanti. C’è grande preoccupazione e come sindaci abbiamo messo in atto tutte le misure necessarie per contenere e contrastare il diffondersi del virus ma da soli possiamo fare poco anche perché non abbiamo gli strumenti e il potere decisionale per intervenire. Dalla Regione e dall’Ufficio del commissario continuano ad arrivare notizie poco chiare e dall’Unità di crisi regionale, alla quale nessun rappresentante locale è stato invitato, alla fine poco è stato deciso. Infatti, il presidio ospedaliero di Rogliano per il nord della Calabria era già stato deciso a novembre del 2020 con un’ordinanza del presidente Spirlì. Ordinanza che, a quanto pare, è rimasta carta straccia. Tutto fermo anche per quanto riguarda le assunzioni e nel frattempo l’ospedale Annunziata di Cosenza è al collasso. 

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