di Adelaide Baldi
Anche quest’anno sarà possibile pernottare San Mauro La Bruca, in provincia di Salerno, per soli due euro al giorno.
Il Comune del piccolo borgo cilentano dopo il successo dello scorso anno, con 1500 richieste pervenute, rilancia l’iniziativa per salvare il turismo.
«Contiamo di fare il pieno anche quest’anno, - dice il sindaco Scarabino - il nostro unico desiderio è che il paese sopravviva allo spopolamento. Impresa difficile, ma non intendiamo arrenderci»
Da oggi è possibile prenotare direttamente sul sito del Comune (www.comune.sanmaurolabruca.
San Mauro La Bruca è un paesino, con poco più di 500 abitanti, dove arte, storia, cultura ed enogastronomia si fondono. A soli pochi km è possibile raggiungere le spiagge più belle di questo angolo di mondo, nel cuore del Parco Nazionale del Cilento-Vallo di Diano e Alburni, come: Pisciotta, Palinuro e Camerota. E non solo. È possibile immergersi nella natura della macchia Mediterranea e nella storia bizantina percorrendo il sentiero di San Nilo e/o il sentiero dei Cavalieri di Malta.
Ed è in questo paese, precisamente nella Chiesa denominata Santuario Eucaristico, che il Beato Carlo Acutis si faceva accompagnare dai genitori quando veniva in vacanza nella vicina Centola, paese dei nonni materni. Proprio il giovane Carlo ha ridato importanza, a livello mondiale, al miracolo Eucaristico che avvenne a San Mauro La Bruca, promuovendolo su internet nella sua “Mostra dei Miracoli Eucaristici”
Nella notte del 25 luglio del 1969 alcuni ladri entrarono in Chiesa, aprirono il Tabernacolo e rubarono la pisside che custodiva le ostie consacrate. Si trattava di una pisside di valore, quindi quello era l’obbiettivo del furto. Durante la fuga gettarono le particole lungo la via che conduce alla Chiesa. Furono ritrovate intatte (ancora oggi si conservano così) da una ragazzina, la mattina seguente, che le raccolse e le portò al parroco don Pasquale Allegri. Il sacerdote rimise le ostie consacrate nel Tabernacolo e avvisò dell'accaduto il vescovo di Vallo, che allora era il compianto Mons. Biagio D’Agostino. Il vescovo donò alla chiesa un Ostensorio dove furono messe le ostie con un sigillo, per una perpetua adorazione. Da allora la Chiesa fu elevata alla dignità di Santuario e fu istituita per ogni 25 luglio una solenne giornata Eucaristica di Riparazione.