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di Monica Vendrame


Il nuovo virus, già individuato per 16 volte sul territorio nazionale (quindi, ancora abbastanza raro), non aveva ancora fatto la sua comparsa in Liguria. Molto diffusa in sud Africa, questa nuova variante potrebbe essere la responsabile di un nuovo aumento dei casi in autunno. Il reparto di malattie infettive, dell’Ospedale San Martino del capoluogo ligure, l’ha osservata in un signore di 80 anni, tornato da una crociera con la moglie nel Mediterraneo (Portogallo e Spagna). L’anziano, ricoverato per qualche giorno per uno scompenso cardiaco, non ha avuto sintomi respiratori importanti. La consorte, vaccinata come il marito con tre dosi, ha sviluppato solo un leggero raffreddore, curato a casa. L’osservazione clinica ci permette, quindi, di affermare che siamo di fronte ad una nuova sottovariante di Omicron poco aggressiva e, soprattutto, che non sembra sfuggire alla protezione vaccinale per quanto riguarda le forme gravi. La direzione, quindi, è sempre quella della vaccinazione, in attesa che esca un vaccino, ancora più aggiornato su queste varianti, che funzioni ancora meglio rispetto ai vaccini utilizzati fino ad oggi, ma comunque molto efficaci.

Il primario di infettivologia Massimo Andreani ha spiegato: «Omicron è stata caratterizzata da numerose mutazioni e questo ci fa capire che avremo ulteriori subvarianti. Si è cercato di definire i sintomi di ognuna, ma non c’è unqa differenziazione così netta. Sicuramente ci sono stati sintomi più presenti e meno presenti. - Ed aggiunge: - All’inizio della pandemia prevaleva la perdita di gusto e olfatto, mentre Omicron interessa soprattutto le altissime vie respiratorie. Dunque, i sintomi più frequenti sono mal di gola e raffreddore, mal d'orecchio. C’è un minor interessamento delle basse vie respiratorie».

Secondo la ricercatrice Cristina Menna, che lavora al King's College di Londra, solo il 17% dei pazienti contagiati da questa variante ha dichiarato di aver perso gusto e olfatto, contro il 53% di quelli che hanno sperimentato le conseguenze della precedente Delta.

E d ha aggiunto: «Al contrario, il mal di gola è molto più frequente nei primi rispetto ai secondi. Un mal di gola particolarmente accentuato, addirittura alcuni hanno riferito di aver avuto difficoltà a deglutire o si sono spaventati a tal punto da pensare che la respirazione fosse compromessa».

 

 

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Monica Vendrame
Author: Monica Vendrame
Biografia:
Vivo a Pegli (Genova). Sono vicepresidente dell'Associazione culturale "Atlantide - Centro studi nazionale per le arti e la letteratura" e promuovo eventi culturali. Sono redattrice del quotidiano online "La voce agli italiani" e collaboro con il periodico "La voce del Savuto". Amo il teatro e la lettura.
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