di Michele Petullà
Il Mondo di oggi ha tanto bisogno di Poesia. Bisogna ritrovare la Poesia che è nel Mondo, per ridare speranza al Mondo.
“Sono nata il ventuno a primavera”: così scriveva in una bellissima poesia Alda Merini, la famosa poetessa dei Navigli, nata proprio il 21 marzo (1931). Parafrasando questo bel verso, possiamo dire che la Poesia abbia scelto di nascere proprio in questa data, il primo giorno di primavera. Non è un caso, infatti, che l’UNESCO, nel 1999, abbia deciso di istituire la Giornata Mondiale della Poesia, da celebrare ogni anno proprio il 21 marzo, con l’obiettivo di promuovere la lettura, la scrittura, la pubblicazione e l’insegnamento della Poesia in tutto il mondo.
La Giornata Mondiale della Poesia rappresenta il riconoscimento dell’espressione poetica come luogo privilegiato per la promozione del dialogo interculturale, della diversità linguistica, della comunicazione e della pace; luogo d’incontro tra le diverse forme di creatività artistica; possibile risposta alle sfide che la comunicazione e la cultura ci pongono davanti, soprattutto in questi tempi. “Tra le diverse forme espressive, infatti, ogni società umana guarda all’antichissimo statuto dell’arte poetica come ad un luogo fondante della memoria, base di tutte le altre forme della creatività letteraria ed artistica”: questo il pensiero di Giovanni Puglisi, Presidente emerito della Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO.
La Giornata Mondiale della Poesia costituisce un’esortazione, uno stimolo, a riflettere sul potere del linguaggio poetico e sul pieno sviluppo delle capacità creative di ogni persona: il riconoscimento della Poesia quale abilità principale e indispensabile per catturare lo spirito creativo della mente umana; del ruolo e dell’importanza della Poesia nello sviluppo e nell’illuminazione dell’umanità e del mondo. Una riflessione che, però, non deve limitarsi ad una giornata, ma deve accompagnare la nostra quotidianità, come tutte le celebrazioni importanti, specie se si richiamano a valori umani, civili, etici, sociali, culturali.
La Giornata Mondiale viene celebrata perché la Poesia è una delle forme di espressione più preziose che possiede l’uomo, è un linguaggio universale che va oltre la conoscenza della lingua del componimento e colpisce per il suo ritmo e la sua musicalità, oltre che per il suo linguaggio ed i suoi contenuti. La celebrazione di questa Giornata, inoltre, vuole (e deve) far riflettere sul ruolo prezioso della Poesia come strumento di comunicazione e promozione della bellezza, della verità e della sensibilità tra gli uomini, all’interno della grande famiglia umana.
La Poesia narra in versi la nostra anima; consente al nostro cuore di ormeggiare quando è stanco, o in solitudine, o quando una felicità (o anche una sofferenza) grande gli chiede di fermarsi per guardarla negli occhi. La Poesia parla degli uomini e sa parlare agli uomini. Anche per questo è diventata Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Poesia è la parola magica che risolve la situazione, la chiave che apre le porte chiuse; è la strada che permette di arrivare alle ragioni più autentiche che muovono le nostre scelte e la vita stessa. Il conforto della parola è oggi di fondamentale importanza, perché rappresenta il baluardo difensivo che ci può proteggere dallo sgretolamento di molti valori umani, civili e sociali, dalla superficialità dilagante e, soprattutto, dall’intolleranza e dall’odio che minaccia l’umanità. La Poesia può costituire quel collante comunicativo d’amore e di solidarietà che avvicina e costruisce ponti, capace di tessere – con poche parole portatrici di bellezza – relazioni umane autentiche e inclusive, improntate alla pace e portatrici di pace. In questo “tempo sospeso”, scandito fortemente dal ritmo frastornante della pandemia e da nuovi gelidi venti di guerra, l’inverno – anche dentro di noi – sembra non voler finire, ed ecco allora che la Giornata Mondiale della Poesia assume – in questo contesto – un importante e particolare valore simbolico, come riverbero di una nuova primavera: per tornare a respirare, a sognare, a sperare, a vivere.
Il 21 marzo, dunque, è il Giorno in cui dobbiamo trovare nei versi, nella Poesia, il coraggio che abbiamo smarrito, la forza per vincere la paura che ci attanaglia, la capacità di addomesticare il dolore, l’amore senza il quale la quotidianità si fa arida, il piacere delle relazioni, la voglia di comunicare, la gioia di vivere ed il senso vero della vita che scorre. Perché la Poesia è vita. È l’occasione giusta per riscoprire l’importanza della parola poetica come elemento fondamentale per umanizzare l’uomo; per sensibilizzare l’uomo verso valori quali la pace, la giustizia, l’uguaglianza, la solidarietà, la libertà: una forma d’arte sublime, che sa nutrire l’animo umano di bellezza, come, forse, nessun’altra riesce a fare.
C’è tanto bisogno di bellezza nel mondo, in questo nostro tempo, oggi più che mai, forse. C’è tanto bisogno di uno slancio spirituale ed etico che la Poesia, più di ogni altra forma di comunicazione letteraria ed artistica, ci può aiutare ad acquisire. La Poesia ci può aiutare a sublimare la realtà, a fare elevare lo spirito – l’anima – al disopra delle contingenze quotidiane. La Poesia può renderci migliori e può rendere migliore il mondo e l’umanità. Mai come adesso abbiamo bisogno di ricamare il nostro tempo, da veri artigiani della parola, per costruire memoria e lasciarla in eredità ai lettori futuri. La Poesia non solo può, ma deve rispondere ai bisogni dell’Uomo. La Poesia, col suo continuo e perpetuo lavorio di scavo interiore, forse è quello che più serve, oggi, per restare umani, per cantare il proprio tempo, per esserne testimoni e profeti, per lasciare un segno che rimanga parlando di noi, della nostra umanità.
La Poesia, dunque, deve insegnarci a guardare con occhi e con cuore nuovi il mondo, la realtà che ci circonda, le sue tante sfumature, noi stessi, la nostra dimensione interiore e spirituale, il nostro modo di stare e comunicare con noi stessi e con gli altri, compagni di viaggio nel cammino esaltante e meraviglioso della vita. Il mondo di oggi ha tanto bisogno di Poesia. E di bellezza. Questo il senso ultimo e vero della Giornata Mondiale della Poesia. Un mondo senza Poesia sarebbe un mondo triste, un mondo che sta morendo. Un mondo che ha perso la speranza. La poesia cammina con noi, accompagna la nostra quotidianità, è in noi e nel mondo. Bisogna solo lasciare la porta aperta, accorgersene e trovarla. Bisogna ritrovare la Poesia che è nel mondo, per ridare speranza al mondo. C’è un gran bisogno di Poesia, la necessità di ritrovare in essa la fiducia, di ascoltarla e viverla insieme, di darle nuovi riti per far camminare – tra la gente e per la gente, nel mondo e per il mondo – le parole. La bellezza. E la speranza!