di Michele Petullà
Il Coro Polifonico "Don Giosuè Macrì" di Tropea (VV) accende il Natale e illumina il Don Mottola Medical Center di Drapia, con note di gioia e speranza!
Nel cuore della provincia di Vibo Valentia, in un angolo di Calabria che custodisce tradizioni, fede e cultura, il Coro Polifonico "Don Giosuè Macrì" di Tropea ha dato il via al suo programma di concerti natalizi. Guidato e diretto con passione e rigore dal maestro Vincenzo Laganà e presieduto da Paolo Ceraso, il Coro rappresenta un punto di riferimento per la musica sacra e polifonica nel territorio. Quest’anno, il primo appuntamento della stagione natalizia ha assunto un significato ancora più profondo, unendo la magia della musica alla solidarietà: il concerto si è svolto il 15 dicembre presso il Don Mottola Medical Center, situato a Villa delle Rose di Drapia, una struttura sanitaria di riabilitazione che si trova, purtroppo, a rischio chiusura, stando alle recenti notizie.
Un luogo simbolo per un messaggio di speranza. La scelta del Don Mottola Medical Center come luogo inaugurale del programma natalizio non è stata casuale. Questa struttura, intitolata al Beato don Francesco Mottola, figura emblematica della carità e dell’assistenza ai più fragili, rappresenta una realtà di grande valore per la comunità. Situata nel piccolo comune di Drapia, il centro si dedica alla cura e alla riabilitazione di persone con disabilità, offrendo non solo assistenza medica ma anche un sostegno umano insostituibile. Tuttavia, negli ultimi tempi, il futuro del centro è divenuto incerto, suscitando preoccupazione tra gli operatori, i pazienti e le loro famiglie. Proprio in questo contesto, la musica del Coro Polifonico "Don Giosuè Macrì" è riuscita a portare un messaggio di speranza e resilienza, trasformando una serata ordinaria in un evento straordinario.
Un repertorio che emoziona. Il coro – aderente all’Associazione Chorus Inside Calabria, facente parte della Federazione Cori Italiani (Federcori) – composto da circa 40 elementi, si è presentato con un programma ricco e raffinato, che ha saputo coniugare la tradizione natalizia con brani della polifonia classica. Ad accompagnare le voci, un ensemble strumentale di grande talento, formato dai maestri Giuseppe Marcianò all’organo, Francesca Laganà al flauto e Fabio Angiò al clarinetto. La fusione di queste componenti ha dato vita a una performance intensa e vibrante, in grado di toccare corde profonde nell’animo degli ascoltatori.
Il concerto si è aperto con il Cantate Domino di Valentino Miserachs, tratto dal salmo 96, che ha subito avvolto la sala in un’atmosfera solenne e gioiosa. A seguire, composizioni natalizie classiche, come In Notte placida, Adeste Fideles e Astro del Ciel, e poi Ninna Nanna a Gesù Bambino, Tre canti popolari natalizi (Bambino divino, Il primo Natale e Oggi a Betlemme), Tu scendi dalle stelle – il classico dei classici –, Magnificat anima Mea, Jubilate Deo, Minuit Chrétiens, e i canti della tradizione calabrese, come Allestimundi, Ch’è duci ‘stu figghju, Nesciu u Bambineu, per concludere con un’ altra versione dello Jubilate Deo. Un repertorio di canti ricco e vario, dunque, che ha messo in luce l’abilità tecnica e la sensibilità interpretativa del coro.
Ma il momento più emozionante della serata è stato quando gli ospiti del Centro, accompagnati dagli operatori sanitari, hanno intonato insieme al Coro il celebre canto natalizio Tu scendi dalle stelle. Un attimo di pura commozione, in cui le barriere tra pubblico e artisti si sono dissolte, lasciando spazio a una comunione di voci e sentimenti.
Un impegno che va oltre la musica. Il Coro Polifonico "Don Giosuè Macrì" non si limita a essere un’espressione artistica di alto livello: la sua attività è profondamente intrecciata con il territorio e la comunità. Da anni, il Coro si fa promotore di iniziative culturali e sociali, portando la bellezza della musica in luoghi spesso dimenticati o marginalizzati.
Il concerto al Don Mottola Medical Center è un esempio perfetto di questa missione. In un momento storico in cui le strutture sanitarie sono messe a dura prova, il Coro ha voluto esprimere solidarietà e vicinanza a chi lavora e vive in contesti di sofferenza. “La musica è una forma di cura”, ha dichiarato il maestro Vincenzo Laganà al termine della serata. “In un luogo come questo, dove ogni giorno si lotta per la dignità della persona, il nostro contributo vuole essere un messaggio di incoraggiamento e di amore”.
Il programma natalizio: musica in movimento. Il concerto di Drapia è solo la prima tappa di un calendario intenso, che vedrà il Coro Polifonico "Don Giosuè Macrì" esibirsi in diverse località della provincia di Vibo Valentia. Tra chiese, piazze e luoghi simbolo, il Coro porterà il suo messaggio di pace e armonia, invitando le comunità a riscoprire il valore del Natale come momento di condivisione e riflessione.
Dopo Drapia, infatti, il Coro Don Giosuè Macrì” eseguirà il suo prossimo concerto natalizio a Vibo Valentia, città capoluogo della provincia, il prossimo 19 dicembre, nella chiesa di Santa Maria La Nova, in collaborazione con il Comune; a seguire, poi, il concerto a Tropea, il 20 dicembre, nella chiesa di San Michele, e a Zambrone, il 21 dicembre, presso il Centro di Aggregazione Sociale, in collaborazione con il Comune.
Ogni esibizione sarà arricchita da un repertorio studiato per valorizzare il patrimonio musicale natalizio, spaziando dai canti natalizi classici, ai brani contemporanei e a quelli in lingua dialettale della tradizione calabrese. Una proposta artistica che mira a coinvolgere pubblici diversi, con una particolare attenzione anche per i giovani, a cui il Coro vuole indirizzare la propria attività di sensibilizzazione musicale.
Il futuro del Don Mottola Medical Center. Se la musica può accendere i cuori, resta il nodo irrisolto della sopravvivenza del Don Mottola Medical Center. La struttura rappresenta un presidio indispensabile per molte famiglie del territorio, ma le difficoltà rischiano di comprometterne l’attività. Durante la serata, il presidente Paolo Ceraso ha voluto sottolineare l’importanza sociale di istituzioni come questa, esprimendo anche l’augurio del Coro intero affinché questa “meravigliosa realtà” possa continuare a dare “assistenza e sollievo ai tanti ospiti e alle loro famiglie”. Sentimenti e speranze che non si possono che condividere, perché questo territorio non può permettersi il lusso che un luogo così prezioso per tutta la comunità venga abbandonato. È dovere di tutti, dunque, sensibilizzare le istituzioni e mobilitare le energie migliori per garantire un futuro a chi qui trova cure e conforto. Come nella capanna di Betlemme, infatti, viene amorevolmente accudito un essere umano, un bambino appena nato e bisognoso di cure e aiuto, così è in questa struttura, dove gli operatori tutti, con dedizione e amore, rispetto e senso di solidarietà, accudiscono quanti si rivolgono a loro per avere aiuto e cura. Simbolicamente, dunque, e umanamente, per il Coro “Don Giosuè Macrì” aver cantato al Don Mottola Medical Center è come aver cantato davanti alla capanna di Betlemme.
Un Natale diverso. Mentre le ultime note chiudevano il concerto, l’emozione era palpabile. Non si trattava solo di musica, ma di un’esperienza condivisa che ha saputo unire artisti, pazienti, operatori sanitari e spettatori in un unico abbraccio. Un Natale diverso, fatto di solidarietà e bellezza, capace di ricordare che la vera forza di una comunità sta nella sua capacità di prendersi cura dei più fragili.
Il Coro Polifonico "Don Giosuè Macrì" continuerà il suo viaggio musicale, portando ovunque l’incanto delle melodie natalizie. E con ogni nota, riaffermerà il valore della cultura come strumento di rinascita e di speranza.