di Anna Maria Vallario
Sono tante le persone che optano per una vacanza immersi nel verde della natura, e Laviano in provincia di Salerno, di origine sabina, offre una bella veduta sull’Appennino Meridionale e della valle del Sele.
In tranquillità e sicurezza, è possibile seguire itinerari naturalistici e culturali. Il Castello di Laviano risale al periodo Normanno, inserito in un sistema di fortificazioni normanne e sveve realizzate dal X secolo situato in una posizione strategica a picco sul profondo vallone che separa il paese dalla montagna.
Dall’epoca longobarda Laviano è appartenuto al Gastaldato di Conza ed è rientrato nel Principato Citra sino ai decreti Napoleonici del XIX sec.. Dopo i conti Normanni che hanno posseduto questo territorio, si ricordano i D’Alemagna, i Carafa-Guzman de Marra (principi di Stigliano), la Regia Corte spagnola e i D’Anna, dal 1697 al 1865. Dopo essere diventata di proprietà privata per un lungo periodo è dell’Amministrazione Comunale dal 1950/1951.
È stato distrutto dal terremoto del 1980 e poi ricostruito grazie ad un finanziamento europeo assegnato dalla Regione Campania (Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio), rendendo visibile l’impianto generale e recuperando i locali al piano inferiore di Nord-Est e la corte interna. Resta ancora molto da reintegrare per far riscoprire questo monumento di alto interesse artistico-architettonico, e di inestimabile valore storico e culturale.
La montagna ricca di boschi del gruppo montuoso Marzano-Eremita, con quote medie elevate a circa 1400 mt sul livello del mare, è un sito di interesse Comunitario e la presenza della Riserva Naturale ricca di alberi secolari ed è un corridoio naturalistico tra i monti Picentini e la Basilicata. La partenza-arrivo o solamente il passaggio per i percorsi naturalistici avviene dal Ponte Tibetano di recente costruzione e notevolmente attrattivo per i turisti.
L’Amministrazione Comunale di Laviano ha affidato alla Onlus Italia Nostra Sez. di Salerno la gestione di questi beni, per favorire la riappropriazione della memoria storica del paese e la valorizzazione delle risorse culturali e paesaggistiche del territorio, attuando la formazione dei giovani per uno sviluppo sostenibile.
A tale proposito abbiamo chiesto informazioni a Jessica Molinaro, dell’Associazione Italia Nostra per Laviano che ci ha detto: “Il ponte Tibetano è stato costruito, come un’attrattiva, il 2014 ed aperto al pubblico nel 2015, prima era comunale poi è stato dato in gestione all’Associazione, sarà aperto il sabato e la domenica e nei giorni festivi, dalle 10,00 alle 13,00 e dalle 15,30 alle 19,00 e in agosto tutti i giorni”. “Il ponte si trova ad 80 mt di altezza ed ha una luce di 90 mt, si possono effettuare delle escursioni su percorsi da trekking montano per salire sul Monte Eremita-Pennone che prevede una durata di quattro ore per salire e altrettante per scendere con la presenza di una guida esperta”.
Ci sono assidui frequentatori del sito che ritornano ogni volta per ammirare il panorama dal ponte, ma anche la valle nella sua folta vegetazione offre dei punti di attrazione, con i suoi percorsi naturalistici che conducono verso il Monte Pennone, M. Eremita e/o M.Astora.