di Ivana Orlando
Noi non siamo quelli che guardano e passano.
Queste sono le parole di Maria Adriana, la figlia di Maurizio Cerrato, ucciso, davanti ai suoi occhi, dopo una lite per un parcheggio.
“Non ti curar di lor, ma guarda e passa”
Forse dobbiamo soffermarci e non passare oltre?
Gli eroi di oggi sono le persone perbene, quelli che guardano e non passano.
Si soffermano nello sbaglio per aggiustare il tiro.
Nell’ingiustizia per proteggere il debole.
Nel dar voce e non zittire l’arroganza.
Sono eroi perché le loro azioni, volte a rispettare quelli che sono i principi sani, divengono morte.
Come Maurizio Cerrato, il custode del Parco archeologico di Pompei, morto per aver difeso sua figlia, Maria Adriana, per avere chiesto il motivo sulle ruote squarciate dell’auto della figlia.
Una sedia posizionata illegalmente su un posto auto come una targhetta indicante:
-Qui ci sono io!-
Una prepotenza che proviene dall’asservimento del silente sottostare.
La tracotanza individua chi ha difficoltà a reagire, ad opporsi.
Chi soggiace, s’incurva nella propria omertà, nella paura di esporsi, disarmata dal coraggio delle proprie idee da, per paradosso, far divenire “ improprio “chi tutela i suoi principi a discapito, come in questo triste epilogo, della propria vita.
Vi sono pochi esempi, pochi comportamenti educanti, per cui contrastare il guarda e passa.
Non diveniamo dei pesi morti. Sia d’esempio il coraggio di un padre e di un cittadino pregno di principi.
Difendiamoci da chi ostenta e adopera la prevaricazione come arma, la stessa arma che ha ucciso Maurizio Cerrato.
Chi si mette in prima linea è sempre un dipinto e mai una cornice.
Ivana Orlando