di Monica Vendrame
Tragedia a Melito, alle porte di Napoli, dove il corpo di un insegnante è stato trovato dalle Forze dell’Ordine, dentro un’aiuola, all’interno dell’Istituto Marina Guarano dove la vittima insegnava.
Si tratta di Marcello Toscano, un insegnante di sostegno di 64 anni, ucciso a coltellate. L’allarme per la sua scomparsa era scattato nel pomeriggio di ieri, martedì 27 settembre, quando i famigliari non lo hanno visto ritornare dal lavoro. I militari sperano di risolvere il giallo anche grazie alle visioni delle immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza della scuola, riproduzioni che sono già state acquisite. Ed è fresca la notizia secondo cui gli inquirenti, dopo aver controllato ovunque all’interno della scuola, sono usciti e andati via con una busta. Al suo interno potrebbe esserci l’arma con la quale Marcello sarebbe stato colpito a morte 5/6 volte. Alcuni fiori, accompagnati da un biglietto, sono stati deposti all’esterno dell’edificio: “Solo dolore. Senza parole per la tua perdita. I tuoi colleghi”. Da quanto ricostruito, la vittima era una persona molto amata da tutti, studenti e professori, e non c’erano ombre apparentemente nella sua vita. Il cugino ha dichiarato: “Era un uomo di 64 anni che aveva ancora tanta voglia di vivere. Faceva il docente, quindi insegnava, e morire in una scuola, oggi, è un qualcosa di assurdo. Lo hanno ammazzato come un cane e senza un perché.”.
Il 64enne lascia la moglie Rosangela, anch’essa insegnante, e i due figli, Ciro ed Ezia. In passato Toscano era stato consigliere comunale di Melito, ed era ormai ad un passo dalla pensione. Una volta smesso di lavorare avrebbe voluto trasferirsi nel Cilento, tanto che nelle scorse settimane vi si era recato per visionare alcuni casolari.
Ultima ora:
Fermato un collaboratore scolastico: sui suoi vestiti tracce di sangue. Si indaga su un motivo economico.