Colors: Orange Color

 

SEZIONE “LINGUA ITALIANA”

 

Prima Classificata

STEFONI LORETTA “Nel cerchio del respiro” (... dopo quasi un secolo di vita)

 

Seconda Classificata ex aequo

CONTINO ALBA “Bambini col pieno di dolore”

VIGNOLA IRIS “In codest’angusta stanza”

 

Terza Classificata ex aequo

ERCOLE PAOLA “Sarà gioia”                                              

PASCUCCI NADIA “Le tue mani”  

 

Quarto Classificato

CECCHELE MAURIZIO “Nuovo Sole”

 

Quinta Classificata

 PALOMBI CLAUDIA “Antica sete”       

    

Premio Cultura 2024 

PONTECORVO IMMA “L’azzurro”

 

Premio della Critica

CONTE DOMENICO “Il muro”

MAIO MARIO “Ritorni ad Itaca”  

 

Premio Presidenza della Giuria

CECCHETTI MANUELA “Splende una luna strana”        

CENTI ADRIANA “Nuvola amica”  

SCELFO RITA “Elegia di un ricordo”

 

Premio Presidenza Atlantide

ÀMONO FRANCA “Il silenzio e la pace”

TERESI GIOVANNI “Fermo le parole”     

 

Premio Letterario Atlantide

CAMESASCA PATRIZIA “Una rosa”                                   

COZZANI GABRIELLA “Una luce diversa”   

GANCI GIUSEPPINA “Sottile malinconia”

GIURANNA CHIARA “Come battiti d’ali”                             

LA ROSA KETTY “L’aurora”  

LI CALZI FEDERICO “Finisce qui”     

RIGHI ELENA “Solitudine”

ROMITA VITO “A Sara”

ZAFFONI CRISTINA “Grazia divina”

                                                              

Premio Speciale

DIRENZO ALESSANDRO “Una vita” 

FIORE FRANCESCO “Paradiso ed inferno”

GALLO MARIA GABRIELLA “Armonia di amicizia”            

 

Premio Keramos

DODARO ELVIRA “Il bambino soldato”  

FERRI MARCO “Ho paura papà”         

MAMMONE SALVATORE “Arcobaleno di novembre piovoso a Contrada Pianette di Rose”                                                        

MASTROIANNI LAURA “Profumo di te”

MAZZOTTA ALESSANDRO “Una fiaba chiamata vita” (dedicata al mio caro nonno Sisto)

STAITA MERELINDA “Una vita perduta”

 

Encomio di merito

STEFONI LORETTA “La ruga del dolore”

 

Menzione di merito

CIVELLO PALMA “Follia”

CONTINO ALBA “Petali rossi dal cielo”

UGOLINI LORENZO “Voci amiche son mute”                    

 

Menzione

DI PIETRO UMBERTO “La luna”

LA ROCCA GIUSEPPE “Sogni andati a male”      

PACI GABRIELLA “Oggi mi è specchio questo silenzio”           

PASCUCCI NADIA “Sedie vuote”  

 

Premio Serigrafico

CONTI FRANCESCO “Il futuro che verrà”

                         

Diploma di merito

AMELIO BIAGIO “Il buio e le sue stelle”  

BALDINU STEFANO “Fra il grido e l’infinito” (a Victor Jara, cantautore e musicista cileno ucciso dalla dittatura di Augusto Pinochet il 16 settembre 1973  

BONFILIO MARGHERITA “Donna guerriera”                   

BONFILIO MARGHERITA “Essere”     

CAMPAGNA E. GRAZIELLA “Il profumo dell’anima”   

CANINO ANGELO “La giacca di mio padre”        

CECCHELE MAURIZIO “Les jeux sont faits” (Rien ne va plus)           

CENCI PATRIZIA “Sono soli”

CENTI ADRIANA “La danza della vita”                              

CODIGA OSVALDO MICHELE “La bandiera della pace” 

COLACRAI ROCCO “Elia della vendemmia – settembre 1984” (dedicata) 

COLONNELLI ROBERTO “Girotondo di una stella”         

DI LEGGE NATALINA “E poi ci sono i giorni”      

FESTI MORENA “Col respiro degli altri”                             

FICCO LAURA “Le viti dell’amore”        

FIORINO CARMELO “Lacrima di padre”          

GAZZARA SALVATORE “Albero antico”    

LO BONO ROSARIA “Sulle note di una musica antica”        

MACRÌ GIOVANNI “Nera Luce”    

MODICA GIUSEPPE “Tomorrow”  

PARADISO SANTINA “Amami”  

PERRONE CETTI “Il concerto della vita”            

PONTECORVO IMMA “Donna guerriera”

SIMBARI LUCA “La Dea Hera (Capo Colonna-Kroton)” 

SPECCHIO LUIGI “Gocce di infinito”

 

Diploma di finalista

AMONO FRANCA “Amore senza fine”        

CAMPAGNA E. GRAZIELLA  “Io donna”                           

CAMPAGNA MARIA GIUSEPPINA “Melodia”  

CENCI PATRIZIA “A voi che siete la mia vita” (Dedicato a tutte le mie tre gioie - Figlie: Elena, Giulia e Anna)    

CONTI FRANCESCO “Strada facendo”   

COZZANI GABRIELLA “Vortice di luce”  

DI LEGGE NATALINA “Lo scrigno della vita”                     

DI PAOLO ANTONIETTA “Voglio”     

DIRENZO ALESSANDRO “Cade una lacrima”

DODARO ELVIRA  “Il messaggio d’amor paterno”      

DONNICI GIAMPIERO “Mi abbandono”         

GALIFI ALDA “A ritroso nel tempo”    

GANCI GIUSEPPINA “Lieve”          

GAZZARA SALVATORE “Figli di questa trinacria”      

IACINO SERAFINA “E vanno…” (effetto guerra)                  

ISSORF IGOR “Marguerite”                                                     

LA FAUCI SARA “Ricordi nostalgici”                                       

LA FAUCI SARA “La luce che cercavi”                                    

LA MOGLIE SALVATORE “Un giorno tutto lasceremo” 

LA ROSA KETTY “Fata Morgana”                                            

LI CALZI FEDERICO “Una notte mi sono svegliato che pioveva”

MAMMONE SALVATORE “Il mio ritorno ad Itaca”

MARASCO MIRKO “Luce nell’Ombra: un inno alla Giustizia e alla Fratellanza”  

NOTTI MAURIZIO “Una lacrima”  

OLIVO LUISA “Ricomincio da te”  

ORLANDO FILOMENA “Esilio”       

POCHIERO MICHELE “Roba vecchia”

RIGHI ELENA “Lacrime di malinconia”

ROMITA VITO “(A)Social”

RUSSO ROSE “Dipingerò” 

SICILIANI FRANCESCO “Il tuo sacrificio…oggi…!”

SPECCHIO LUIGI  “A piedi nudi sul cuore”

SPITALERI GIOVANNA “Dolce Sarina” 

STAITA MERELINDA “I ricordi” (testo dedicato a mio padre)

ZAFFONI CRISTINA “Rosaspina

 

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SEZIONE A TEMA: “LA PRIMAVERA”

 

Prima Classificata ex aequo

CIVELLO PALMA “Ha in sé la primavera”   

COLONNELLI ROBERTO “Versi di luce”      

 

Secondo Classificato

MODICA GIUSEPPE “Sera d’aprile”    

 

Terzo Classificato ex aequo

FIORE FRANCESCO “Manifesta gloria di Dio”  

LA ROCCA GIUSEPPE “La notte dell’equinozio”    

 

Quarto Classificato ex aequo

UGOLINI LORENZO “D’incanto il risveglio”

UNIDA MARIA LUIGIA “Aprile nel cuore e nell’anima” 

 

Quinto Classificato

DI PIETRO UMBERTO “Incipiente primavera” 

 

Premio della Critica

DI LEGGE NATALINA “Inno alla primavera”    

SOZIO ANTONELLA “Viburno”  

 

Premio Presidenza della Giuria

PACI GABRIELLA “Cenni di primavera”   

 

Premio Presidenza Atlantide

FESTI MORENA “Tre viole”    

FIORINO CARMELO “Primavera in Aspromonte” 

MARASCO MIRKO “Risveglio primaverile”    

MELCARNE IMMA “Nostalgici ricordi”   

ORLANDO FILOMENA “Primavera di fiori di poesia”

PATITUCCI FRANCESCA “Ebbrezza di primavera”                      

 

Premio della Giuria

 AMELIO BIAGIO “La palma d’oro”   

 PARADISO SANTINA “Il mio paese profuma di viole” 

 

Premio Letterario Atlantide

DI PAOLO ANTONIETTA “Il nuovo risveglio”

DONNICI GIAMPIERO “Canto di primavera”

IACINO SERAFINA “Arriva marzo!”

LO BONO ROSARIA “Attendo la primavera”

 

Premio Speciale

CAMPAGNA E. GRAZIELLA “Crepuscolo primaverile” 

GIUBILEI VINCENZA “Adagio”

 

Premio Keramos

ÀMONO FRANCA “Primavera in fiore”                              

ANGORI DOMENICO “Pioggia d’aprile”                    

 

Premio Serigrafico

CENCI PATRIZIA “Benvenuta primavera”                            

DI LEGGE NATALINA “Respiri di primavera”

 

Menzione di merito

GALANTE GIANFRANCO “Rinnovo d’amore”      

ROMANIELLO GIANNI “Primavera in fulgore”  

VIGNOLA IRIS “Sembiante primavera” (Da un dipinto di Franca Galleni) 

 

Diploma di merito

CAMPAGNA E. GRAZIELLA “Vento di primavera”           

CONTE DOMENICO “Prima luce”     

GALANTE GIANFRANCO “Il canto di marzo” 

LA FAUCI ROSARIA “Dolce primavera”

ORLANDO FILOMENA “Confusione di primavera”

PASCUCCI NADIA “Arriverà”    

POCHIERO MICHELE “Opera mia”

RUSSO LAURA “Al fluttuar dissolvo”    

                                                  

Diploma di finalista  

AMONO FRANCA “La mamma è il fiore più bello”          

ANGORI DOMENICO “Primo giorno di primavera”         

CAMESASCA PATRIZIA “Rinascita”

CAMPAGNA MARIA GIUSEPPINA “Risveglio di primavera” 

CODIGA OSVALDO MICHELE “E’ arrivata la primavera”

CONTI FRANCESCO “E’ primavera e parlo di te”

GIURANNA CHIARA “Emozione senza nome” 

ISSOR IGOR “Primavera”

MAGNONE FIORE “Acquerelli in primavera” 

NOTTI MAURIZIO “Ogni primavera” 

PASCUCCI NADIA “Con me il ricordo”     

SCELFO RITA “Il mio nuovo dì”        

SCOTTI ALFREDO “La primavera”   

 

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SEZIONE “POESIA RELIGIOSA”

 

Primo Classificato

TAVERNITI ANTONINO “Ti ho cercato”                                        

 

Seconda Classificata

PACI GABRIELLA “Sento il bisogno di Te, o Dio”                  

 

Terza Classificata ex aequo

FICCO LAURA “Maria Addolorata”     

UGOLINI LORENZO “Come granello di sabbia”                                                                    

 

Quarta Classificata

PERRONE CETTI “Preghiera alla Vergine Maria”

 

Quinta Classificata ex aequo

BONFILIO MARGHERITA “Poesia”     

SPITALERI GIOVANNA “Nel silente animo prego”         

 

Premio Letterario Atlantide

MACRÌ GIOVANNI “Il sacrificio” 

GAZZARA SALVATORE “Girovago nel mondo”                    

RUOCCO LUCIA “L’angelo con la spada”                             

 

Premio Keramos    

GALIFI ALDA “Venerdì Santo”            

 

Menzione di merito

CONTINO ALBA “Preghiere sulla terra”            

PARADISO SANTINA “Sia fatta la Tua volontà”  

VIGNOLA IRIS “Nel sussulto del tempo, resuscita ognora”               

 

Diploma di merito

BALDINU STEFANO “In tutte le gradazioni dei miei peccati”      

CAMPAGNA E. GRAZIELLA “Pasqua di Resurrezione”                 

CAMPAGNA MARIA GIUSEPPINA “Anima sospesa”    

DI PIETRO UMBERTO “Oh, mio Signore!”   

FIORE FRANCESCO “Destati cuor mio”          

MODICA GIUSEPPE “Scrivo la bellezza” 

NOTTI MAURIZIO “L’ultima delusione”

PATITUCCI FRANCESCA “Crocifisso per noi”         

ROMANIELLO GIANNI “Gesù Cristo”                                                                                                        

SCELFO RITA “Madonnina nostra”                                       

SOZIO ANTONELLA “Madre”     

 

Diploma di finalista

CAMPAGNA E. GRAZIELLA “Madonna addolorata”          

CENCI PATRIZIA “Laudato sii mio Signore”                                     

CODIGA OSVALDO MICHELE “A San Padre Pio”       

FINDIKU KLAUDIO “A Madre Teresa”                                             

FINDIKU KLAUDIO “Sorella maggiore        

FIORITTI ELISABETTA “A colloquio con Dio”           

GALLO MARIA GABRIELLA “Sintonia di bellezza”    

IACINO SERAFINA “La Madre”                                                          

LA MOGLIE SALVATORE “Scendi, Dio, dal Regno dei Cieli”        

RUOCCO LUCIA “2 luglio, Madonna delle Grazie”   

SPECCHIO LUIGI “Padre Pio”

UNIDA MARIA LUIGIA “Un messaggio”

 

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SEZIONE “VERNACOLO”

 

Primo classificato

BALDINU STEFANO “S’accabadora”

 

Secondo classificato

MODICA GIUSEPPE “ ‘A vicciània”

 

Terzo classificato

CANINO ANGELO “U sinèadu”

 

Quarto classificato ex aequo

CRISEO ROCCO “E temp’i votazioni”

FLORIO GIOACCHINO “Campusantu senza cruci”

 

Quinto classificato

SICILIANI FRANCESCO “ ‘A beddrizza ‘nd’a fimmina”

 

Premio della Critica

MACRÌ GIOVANNI “ ‘A straggi dû pani”

 

Premio Presidenza Atlantide

MARINO ANTONIO “Fantasia e pinsiari”

NOTTI MAURIZIO “Certi mumenti”

PARADISO SANTINA “Ti scigliu ogni jumu”

POCHIERO MICHELE “Amùri amùri”

RIZZO BARBARA “L’inchiostru du cori”

SCOTTI ALFREDO “Accussì parlaje Pulecenella”

 

Premio Letterario Atlantide

CASCONE ROSARIO “ ‘E vicule e’ Napule’ ”

CONTI FRANCESCO “Fimmina siciliana”

GAZZARA SALVATORE “Lu piscispata dumannau dû ponti”

SCELFO RITA “Raggiu di suli”

 

Menzione di merito

CRISEO ROCCO “O focu undi ncappammu”

MAIO MARIO “I jurni de ‘na vota”

PALOMBI CLAUDIA “Onne e penzieri”

PERRONE CETTI “U vestitu biancu”

POCHIERO MICHELE “L’antichi reggiuni semp’avènu”

RIZZO BARBARA “Ciuri di spiranza”

 

Premio Serigrafico

CODIGA OSVALDO MICHELE “La tò cròos da mia bütàa”

ISSORF IGOR “L’amore”

LA FAUCI ROSARIA “Matri e figliu”

SPECCHIO LUIGI “ ‘A felicità”

 

Diploma di merito

CONTI FRANCESCO “A nostra amica luna”

 

Diploma di finalista

DI PIETRO UMBERTO “Sbarazzina”

FLORIO GIOACCHINO “Chiangiu e r’ridu”

GAZZARA SALVATORE “Sintirsi ‘ccussì”

LO BONO ROSARIA “Stiddi ‘nfunnu a lu mari”

MARINO ANTONIO  “A cursa d’a vita”

PALOMBI CLAUDIA “Spirito romanesco”

 

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SEZIONE “VIDEOPOESIA”

 

Primo Classificato ex aequo

COLACRAI ROCCO “Canto dei miei sette anni”              

TONZIELLO DOMENICO “Madre mia”                              

 

Seconda Classificata ex aequo

RUSSO LAURA “Niqab”                                                       

VIGNOLA IRIS “Mi voltai…e vidi quel fiore…”                 

 

Terza Classificata ex aequo

ARENA GRAZIA “Vita che strugge e distrugge”   

CAMPAGNA E. GRAZIELLA “In croce per me”

 

Quarta Classificata

PAPASERIO SANDRA “Sia luce”                                         

 

Quinto Classificato ex aequo

SIMIELE ORLANDO “Permane il mio amare”                   

SPECCHIO LUIGI “Nuvole di fumo”

 

Premio Presidenza Atlantide

RINFORZI LOLITA “Il sole tramonta”                                

ZANARELLA MICHELA “Possiamo dire che fu l’estate” 

 

Premio Letterario Atlantide

CAMPAGNA E. GRAZIELLA “Ali spezzate”            

CAMPAGNA MARIA GIUSEPPINA “Lontani abbracci”    

 

Premio Speciale

CENCI PATRIZIA “Se potessi”  

 

Menzione di merito                                                

PACI GABRIELLA “Eppure…”                                               

SIMBARI LUCA “A Venezia”       

 

Menzione

MACRÌ GIOVANNI “Dignità”

TAVERNITI ANTONINO “Padre insegnaci”      

                                                                          

Premio Serigrafico

LA MOGLIE SALVATORE “Il treno fischia”                        

 

Diploma di merito

CAMPAGNA MARIA GIUSEPPINA “Lontano tempo”       

CANINO ANGELO “Tiampi juti e ttiampi e mo' ”     

FIORE FRANCESCO “Ha imparato”    

SIMIELE ORLANDO “Nella speranza della danza del tuo sorriso”     

TONZIELLO DOMENICO “Le porte della sera”    

 

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SEZIONE “LIBRO DI POESIA”

 

Prima Classificata

CONTINO ALBA “Nella rugiada di vita – La luce dell’alba”

 

Seconda Classificata ex aequo

FIORITTI ELISABETTA “Il vento tra le foglie”   

LO BONO ROSARIA “Un mosaico di vita”

 

Terzo Classificato ex aequo

GALANTE GIANFRANCO “Stati d’animo” (e complici emozioni) 

SIMBARI LUCA VINCENZO “Il sole in una mano”

 

Quarto Classificato ex aequo

CASATI ROBERTO “Come armonie disattese” (poesie 2020-2023) 

DI PIETRO UMBERTO “Quando il cuore parla”

 

Quinta Classificata

AIELLO MARIA ROSARIA “Le parole non dette”  

 

Premio Cultura 2024

ROMANIELLO GIANNI “Transumanze fra chiaroscuro”

 

Premio Presidenza Atlantide

CENCI PATRIZIA “Compagni di viaggio” 

 

Premio Letterario Atlantide

BALDINU STEFANO “Apophoreta”

CANINO ANGELO “Pàrrani i muri”       

ISSORF IGOR “Sogni e intermezzi d’amore a Napoli”

OLIVO LUISA “I colori dell’anima”

POCHIERO MICHELE “Io non scrivo poesie, racconto parole”

 

Premio Speciale

CODIGA OSVALDO MICHELE “Parole…una dietro all’altra…”

ERCOLE PAOLA – FRANCOLINI MARIANNA “Contatti” 

KALLCO ARJAN “Note di primavera”

FINDIKU KLAUDIO “Amata terra mia”      

LA FAUCI SARA “Note d’amore”

LA MOGLIE SALVATORE “I poeti non scrivono sulla sabbia” 

 

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SEZIONE “PITTURA”

 

Primo Classificato

FINDIKU KLAUDIO “Venezia a colori”

 

Seconda Classificata

CAMPAGNA MARIA GIUSEPPINA “Donna a colori”

 

Terzo Classificato ex aequo

MAGNONE FIORENTINO “Alice in Belmonte delle meraviglie”

MONTEROSSO ENZO “Mondi sommersi”

 

Quarta Classificata ex aequo

ALIA AMALIA “Sinfonia di colori”

LA FAUCI ROSARIA “Casa diroccata”  

 

Premio Artistico Atlantide 2024

FAZZARI IRENE “Ranuncoli: risvegli di primavera”

FINDIKU KLAUDIO “Madre Teresa, la piccola matita nelle mani di Dio”

IACINO SERAFINA “Amore ritorna”

IMPERIO DONATA “Scorcio di Matera ( 2019- Capitale europea della cultura)”

ORRÙ PATRIZIO “Spiaggia Sa Colonia - Chia - Domus de Maria (SU)” 

 

Premio Speciale

RUSSO ROSE “La maison rose” 

 

Encomio di merito

MAGNONE FIORENTINO “Scorcio di Belmonte Calabro”

MONTEROSSO ENZO “Paradise”

 

Premio Serigrafico

ALIA AMALIA “Orizzonti di luce”

LA ROSA KETTY “Alba”   

ORRÙ PATRIZIO “Duomo di Monterotondo Città metropolitana di Roma”

 

Diploma di merito

ALIA AMALIA “Orizzonti di luce”

LO BONO “Padre mio perdonaci”

TERESI GIOVANNI “Tenero abbraccio”

 

Diploma di finalista

CECCHETTI MANUELA “Labirinto”  

FAZZARI IRENE “Luce di primavera”

GIUBILEI VINCENZA “Gatti”  

LA ROSA KETTY “Elios”  

UGOLINI LORENZO “Metamorfosi”

 

 

 

'Urbani Tartufi' l'Eccellenza che non finisce mai di migliorarsi

 

di  Ilaria Solazzo

È sempre un piacere dare il giusto risalto a quelle che sono le Eccellenze Italiane, d'altronde è risaputo che il 'Made in Italy' è il terzo marchio per riconoscibilità al mondo, metterle in risalto permette una maggiore conoscenza da parte del pubblico internazionale e nazionale; se il 'Made in Italy' e quindi le Eccellenze Italiane godono di una riconoscibilità importante è anche per capacità di innovazione e cambiamento, sia pur mantenendo quelle che sono le solide e indelebili tradizioni, da parte delle aziende produttrici.

 

di  Gabriella Paci

Sempre più frequentemente ci giungono notizie di occupazioni abusive di appartamenti lasciati temporaneamente dai legittimi proprietari, o assegnatari, per vari motivi: cure mediche, vacanze, visite a parenti residenti in altra città. E’ del mese di maggio una notizia che riguarda una famiglia di Monterusciello (Na) che, lasciata per un periodo la propria casa perché un familiare doveva sottoporsi a cure mediche a Milano, ha trovato al suo rientro la serratura cambiata e la casa occupata da due donne e un minore, per cui è stata costretta a restare in strada.

Il fatto è stato denunciato dal deputato avv. Francesco Emilio Borrelli che, recatosi sul posto, ha tentato di mediare con le abusive prima di partire con la procedura di sgombero coatto. Borrelli ha dichiarato "Queste sono case popolari, legittimamente assegnate. Se hai diritto ad avere una casa popolare, paghi regolarmente i bollettini, e ti allontani per qualche ragione, non puoi vivere col terrore che qualcuno te la porti via”.

Eppure, questo è solo uno dei tanti casi in cui si verificano non solo occupazioni illecite, ma veri e propri atti di vandalismo per cui, una volta che i proprietari riescono a riappropriarsi della loro abitazione, la trovano praticamente semi-distrutta con piastrelle divelte, infissi danneggiati, sanitari rotti e anche sottrazione di parte dell’arredamento originale.

Chi occupa?

Dietro le occupazioni abusive ci sono famiglie, ma anche rom, gli homeless e i migranti senza regolare permesso. Spesso è la criminalità locale a gestire la cosa per il controllo del territorio. Si stima che siano oltre 50.000 gli alloggi occupati da abusivi in Italia nel 2023, e a farne le spese sono soprattutto chi vive in grandi città come Roma, Catania, Genova, Palermo, Torino e Venezia (che presentano numeri dai maggiori ai minori, anche se non mancano casi di paesi o città più piccole).

Esistono strategie preventive?

Ovviamente, per fuorviare gli abusivi sarebbe opportuno fingere che la casa sia abitata, lasciare le serrande semi aperte, le luci accese, avere un segnale d’allarme collegato con la polizia e telecamere, e allertare i vicini che tengano sott’occhio l’abitazione, oltre che conservare copia dell'atto di proprietà (o di godimento o di assegnazione) dell'immobile fuori casa.

La legge come tutela?

Davanti a un caso di occupazione abusiva occorre recarsi presso un Commissariato di Polizia (o stazione dei Carabinieri) per sporgere una formale denuncia-querela, chiedendo l’avvio di un procedimento penale nei confronti degli occupanti abusivi.  Purtroppo, questo non significherà però consentire alle forze dell’ordine di entrare nella casa e farla liberare.

Prenderà avvio il procedimento penale che prevede anche un eventuale risarcimento danni, ma richiede tempo, per cui conviene rivolgersi ad un Giudice Civile, avviando tramite il tribunale la cosiddetta “Azione di spoglio". Tale azione prevede la durata di un anno dal momento dell’occupazione, o da quello della presa di conoscenza. L’avvocato provvederà a redigere uno specifico ricorso attraverso il quale adirà il Tribunale chiedendo la reintegra nel possesso della vostra abitazione, con condanna degli occupanti all’immediato rilascio.

Se ricorrono i presupposti, il giudice emetterà un’ordinanza di reintegrazione.

Dunque il giudice farà attuare i provvedimenti necessari, compreso l’intervento delle forze dell’ordine per il rilascio dell’abitazione, volontario o coatto.

 

 

di Lucia Zappalà

È una sfida grande quella di Alessandra Gallina che non deve conoscere né barriere né confini.

E “Spes non confundit”, “la speranza non delude”.

L’altruismo non si basa sull’insegnamento di un concetto teorico, ha piuttosto il proprio fondamento in un atteggiamento pratico, reale e tangibile, in un’arte di vivere, in uno specifico stile di vita che occupa l’intera esistenza.

Alessandra ha lavorato per 15 anni al Ministero della Difesa come capo tecnico, con incarico di revisore contabile per i lavori del Genio Militare di Padova. Era il 1988, e a quei tempi era difficile essere una donna geometra, a parità di formazione, abilità, competenze e nonostante l’assunzione tramite concorso nazionale. Ha vissuto quasi “in prima linea” il periodo di Tangentopoli, e forse segnata da quel susseguirsi di suicidi, uno dopo l’altro come in un domino, ha deciso di cambiare attività e settore, diventando una libera professionista. Ha sposato nel 2013 Marco Laurito.Ilmarito è affetto da sordità grave-profonda sin dalla tenera età. È anch'egli un libero professionista, laureato in fisica ed esperto di informatica. La caratteristica che li contraddistingue e li accomuna è la generosità. Insieme sono stati autori di diverse donazioni che si sono concretizzate anche nella realizzazione di un pozzo in Kenya. Il 6 marzo del 2019 hanno fondato l’Associazione Alto Volume APS (di cui Marco Laurito è il Presidente) che ha la sede legale ad Istrana. Alto Volume ha lo scopo di aiutare i bambini gravemente audiolesi che vivono in condizioni di povertà, donando loro le protesi acustiche adeguate.

Alessandra ha stilato il progetto denominato "Stellina alla conquista del suono". Consiste in un lavoro di ricerca destinato alla realizzazione di una comunicazione esperienziale multisensoriale. Il progetto è stato portato all'attenzione del presidente della Regione del Veneto Luca Zaia e, a fronte di un incontro con Manuela Lanzarin, Assessore alla Sanità e ai Servizi Sociali, è diventato un Progetto Pilota per la Città di Treviso. È un’iniziativa di natura sperimentale il cui esito è stato valutato positivamente ed è stata poi avanzata una proposta per una sua estensione a livello territoriale.

I criteri di selezione dei bambini destinatari degli apparecchi acustici sono definiti da un protocollo d’intesa redatto dall’Associazione Alto Volume, in accordo con i donatori (l’Associazione ANAP della Confartigianato di Treviso e l’Associazione “Per mio figlio” ONLUS di Treviso) e con la supervisione del dott. Francesco Benazzi, direttore generale dell’ULSS 2 di Treviso.

- Come sei entrata in questo mondo di solidarietà, di empatia, di buone aspettative da offrire ai bambini in difficoltà?

«Io non sono entrata in questo mondo di solidarietà, ci sono sempre stata, ci sono cresciuta. Già da piccola stavo con gli anziani, con le persone disabili. Giocavo con loro. Mi piaceva di più aiutare le persone che erano in difficoltà che giocare con gli altri bambini. Mi annoiavo a stare davanti altelevisore. Non ho mai avuto bambole. Aiutavo mia nonna a tirare via le erbacce dall'orto.
L'affetto dei miei genitori, che mi è mancato, l’ho trovato in queste persone anziane che vivevano nel mio condominio. Ho creato con loro relazioni di amicizia, mi divertivo, cantavo con loro. Ed è quello che faccio ancora oggi in casa di riposo, collaborando nell’organizzazione di momenti ludico-ricreativi».

Ascoltando Alessandra si percepisce la ricerca di una profonda e concreta ragione del proprio essere al mondo che ha il suo punto di partenza nell’infanzia. Alessandra si è servita della propria infanzia nel modo giusto e le ha dato le ali. L’ha usata come un trampolino e da lassù, si sa, il salto è più lungo. Quando la vita sembrava fermarsi, a causa di un brutto incidente stradale, lei l’ha fatta diventare vita che procede attraverso l’attenzione ai bisogni altrui. Ne consegue che un dettaglio della natura come una disabilità venga affrontata con un occhio più attento e commosso.

-  Tu rappresenti la testimonianza di come l’impegno costante, la pazienza e la sensibilità possano migliorare una comunità. Quando hai sentito il bisogno di donare ai bambini sordi un apparecchio acustico?

«Era il mio destino sicuramente. Ho lavorato al Ministero della Difesa a stretto contatto con sordomuti che leggevano solo il labiale e comunicavano con la LIS, la Lingua Italiana dei Segni. Avevo una collega segretaria sordomuta che batteva a macchina i miei elaborati e quindi ho fatto una "bella gavetta" con loro. Certamente è cosa diversa un sordo muto dal sordo con la protesi acustica.

E poi successivamente sempre il destino ha portato Marco nella mia vita. Era venuto nel mio studio dopo averlo contattato per l’implementazione di un sito. Ho conosciuto l’altra realtà della sordità e vivendo a stretto contatto con la problematica di mio marito, mi è stato più facile affrontare la situazione dei bambini, più facile scegliere il comportamento adatto».

Riferendomi al breve accenno che fa Alessandra sulla differenza fra sordomuto e sordo, è opportuno sottolineare che la sordità non necessariamente viene accompagnata dal mutismo. Un sordo può parlare perché il suo apparato fonatorio funziona correttamente. La sua difficoltà nel modulare il tono della voce deriva dal fatto che un sordo grave-profondo non è in grado di valutare correttamente il volume della propria voce. Per tale motivo di solito si intraprende un percorso logopedico allo scopo di migliorare l’uso della voce e la pronuncia delle parole.

- La disabilità uditiva e il mutismo molto spesso comportano problematiche emotive e per assicurare una stabilità psicofisica è fondamentale la reazione di chi sta intorno. Che relazione avevi con loro durante la tua esperienza lavorativa al Ministero della Difesa?

«Non voglio vantarmi di niente però ero l’unica che riusciva a comunicare con loro. Non era facile sopportare i loro sbalzi d’umore e li supportavo con piccoli gesti d’affetto, come per esempio un cioccolatino, un sorriso ma soprattutto con il rispetto della loro difficile condizione, sono riuscita ad avere sempre un buon rapporto con loro, al punto da essere il tramite tra loro e gli altri colleghi.»

- Qual’ è l'obiettivo del progetto “Stellina alla conquista del suono”?

«Il nostro è un progetto di inclusione sociale che si basa su un obiettivo fondamentale: la donazione di apparecchi acustici. Quando un bambino sordo vive in una famiglia con difficoltà economiche non può comprare gli apparecchi "super tecnologici"; li chiamo proprio così coi bambini. I genitori sono costretti a scegliere apparecchi sottodimensionati rispetto a quelli che sono necessari. Il nostro intervento consiste nel “donare la differenza”, ovvero apparecchi d’alta gamma che fanno la differenza, dando ai bambini la possibilità di cominciare a sentire nel migliore dei modi. E questo deve avvenire in quella fase di crescita che va da 0 a 12 anni, in cui si sviluppa la parte emozionale, affinché possano vivere le emozioni, sentirle, percepirle, per non rinchiudersi in una camera, depressi e senza fiducia nel prossimo e nella loro vita».

- Quali sono state le tue paure, i tuoi dubbi, le tue perplessità.

«Paura di fallire nessuna, dubbi e perplessità nemmeno. Ho sempre creduto nel mio progetto. Stavo per fare qualcosa che mi stava a cuore, qualcosa di nuovo, diverso e sfidante. Sapevo che avrei potuto commettere errori perché l’errore fa parte di qualsiasi percorso. Ma questa consapevolezza non mi ha fermata. Forse l’aver passato gli anni su regole e leggi mi ha resa più sicura nel muovermi a livello professionale su questo progetto».  

- La consapevolezza del non poter beneficiare della comunicazione verbale allo stesso modo degli altri bambini può causare nel sordo un’impressione di esclusione. Potrebbe anche generare la sensazione del proprio corpo come anomalo, difettoso e di conseguenza determinare delle difficoltà nell’affrontare le limitazioni alla partecipazione sociale. Come gestite questa difficoltà nelle relazioni con i coetanei?

«Lo scopo è sempre quello di migliorare la qualità di vita del bambino sordo. Il nostro lavoro di ricerca implica l’applicazione di nuove forme di comunicazione come lo storytelling, il cui obiettivo fondamentale è quello di contribuire alla sensibilizzazione dei bambini della scuola primaria verso una conoscenza più approfondita dei disagi, che i bambini sordi devono affrontare in ogni momento della loro giornata. Adesso siamo partiti, finalmente, dopo il blocco della pandemia, con la stampa di 400 libri, per tutte le scuole di Istrana, grazie al contributo straordinario del Comune di Istrana. Devo dire che, a livello istituzionale, il Sindaco Maria Grazia Gasparini ha partecipato attivamente a questo progetto, con i suoi consigli e i suoi suggerimenti. Il 26 marzo 2024 è partito il progetto Pilota “Sentire è vivere” nella scuola di Pezzan. È stata organizzata una didattica inclusiva con la vicepreside Casellato Sabrina, dietro alla lettura animata in classe del nostro libro illustrato “Il Cerchietto Magico”. Inoltre, i volontari di Alto Volume ritengono importante la presenza di Marco Laurito nelle scuole perché la comunicazione diretta con una persona sorda crea sintonia ed agevola l’obiettivo dell’inclusione. Marco nei dialoghi coi bambini, parla anche senza protesi acustiche per far conoscere da vicino i disagi della sordità. Risponde a tutte le loro domande, a tutte le loro curiosità e li fa entrare in questo “mondo invisibile” dei sordi, che metaforicamente possiamo immaginare come “racchiusi in una bolla”».

- L’attenzione verso l’anziano ha contraddistinto la tua infanzia, l’attenzione verso i bambini sordi gli ultimi anni della tua vita. Adesso hai deciso di creare un legame fra i “due mondi”. Tante cose sono belle a vedersi, diceva Schopenhauer, ma essere una di loro è tutt’altra cosa. E io penso che tu sia proprio una di loro

 «Di recente, siamo operativi nella Casa di Riposo di Istrana con la quale abbiamo sottoscritto una convenzione portando avanti il mio ultimo progetto: quello di mettere insieme la sordità dell’anziano con quella del bambino. Durante le attività di laboratorio, per la creazione di fiori in carta velina, ho parlato della sordità e questo ha suscitato interesse negli anziani. Qualcuno di loro mi ha chiesto come poter avere gli apparecchi acustici.

Il mio auspicio è che anche un novantenne possa vivere meglio la sordità».

Naturalmente i progetti di Alessandra non finiscono qua. C’è sempre qualcosa di straordinario che bolle in pentola. Ciò che ha fatto la differenza nella vita di Alessandra è senza dubbio la sua attenzione sempre rivolta agli altri, a chi ha bisogno, a chi è in difficoltà. Ma a questo elemento cruciale, atto a garantire la solidarietà, va aggiunto un altro fattore non meno importante: la sua inarrestabile voglia di fare. È come una fabbrica di idee sempre in funzione e molto operativa. E, concludendo, ti voglio già dire grazie per tutto quello che verrà.

 

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