La richiesta di attenzione al ruolo fondamentale delle società sportive dilettantistiche, per la formazione dei ragazzi, nelle periferie difficili
di Ornella Gatti
La Mundial Football Club SS, società sportiva dilettantistica specializzata nella formazione dei giovani calciatori dalla scuola calcio alle categorie agonistiche giovanili, che opera tra la periferia sud-ovest di Roma e il litorale romano, il 4 aprile, giorno di Pasqua, alle 21,30, sul Canale Sky 814, ha trasmesso la prima assoluta del docufilm, “Secondo Tempo - La Rivincita”, con la regia di Michelangelo Gratton.
Il lockdown nazionale è stato un duro colpo per lo sport, che ha colpito maggiormente le società sportive dilettantistiche. Nella stragrande maggioranza dei casi, i campi sportivi, sono l’unico punto di unione per i giovani. Fondamentali nelle periferie cittadine, dove mancano servizi a favore dello sviluppo dei ragazzi.
La Mundial, nata di recente in un ambiente difficile, diventa il centro di condivisione e di attenzione proprio verso i giovani. Attraverso questa realtà, il ragazzo ha la possibilità di coltivare un sogno, di socializzare, di condividere e formarsi, dietro l’occhio attento d’istruttori che insegnano regole tecniche, ma anche etica e disciplina. La pandemia ha sospeso l’attività, con il rischio di aggravare il disagio e mortificare l’impegno. Proprio per questo motivo, la Mundial ha voluto, con questo video documento, riportare l’attenzione sulle dinamiche giovanili.
Il ragazzo è il centro di un universo che non può essere dimenticato. La società sportiva, di qualsiasi tipo, è il luogo di formazione. Gli istruttori, i dirigenti, sono coloro che hanno il gravoso compito di motivarli e di incoraggiarli in un momento tanto difficile. La perdita della libertà, già insostenibile per un adulto, nei giovani rischia di essere devastante. Sogni infranti e futuro incerto, sono la loro visione in prospettiva. Come afferma il direttore tecnico della Mundial, Paolo Corazzi: «Nel calcio non bisogna mai essere autoritari, ma autorevoli; al tempo stesso, bisogna dare delle regole ben definite ai ragazzi, ma anche certezze e dolcezze. Devono sapere di poter contare su una persona affezionata a loro».
L’esempio Mundial e il suo impegno devono essere imitati, in ogni contesto di aggregazione sociale giovanile. Un docufilm necessario a richiamare l’attenzione del Governo, in un ambito formativo e sociale di enorme importanza, per evitare il rischio di accrescere, angoscia e solitudine. Un’ora di emozioni travolgenti, dove i protagonisti non sono attori, ma le persone che realmente vivono queste realtà. Sul loro volto traspare evidente, l’immensa solitudine dell’iniziale incertezza, nel silenzio irreale del deserto che li circonda, accompagnato da effetti sonori che ne demarcano la desolazione. Ed è proprio dal buio più profondo, che si accresce la speranza. Si riaccende un barlume di luce in quegli sguardi preoccupati. La forza, l’impegno, la costanza degli istruttori che si dedicano costantemente ed intensamente ai ragazzi, diventano punti di riferimento insostituibili e loro, i giovani, motivati e stimolati, alla fine si uniscono in un sorriso carico di vitalità e di aspettative. Nella Rivincita, nulla viene gridato, ma nemmeno sussurrato, è un appello forte, assorto e potente che qualsiasi orecchio può udire, che qualsiasi mente può comprendere. È così che le mille incertezze, i perduranti e affioranti dubbi, scivolano lontano riaccendendo la speranza e sogni dei nostri ragazzi.
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