Il Green Pass permette di accedere a eventi, strutture e altri luoghi pubblici in Italia e facilita gli spostamenti in Europa
di Ornella Gatti
Ma che cos’è il Green Pass? È una Certificazione in formato digitale e stampabile, emessa dal Ministero della Salute, che contiene un QR Code per verificarne autenticità e validità. La certificazione è rilasciata alla persona che è stata vaccinata contro il COVID-19 (vale nove mesi) o ha ottenuto un risultato negativo al test molecolare/antigenico (vale due giorni) o è guarita da COVID-19 (vale sei mesi). Il Green Pass non è richiesto ai bambini esclusi per età dalla campagna vaccinale (sotto i 12 anni) e ai soggetti esenti in conformità a idonea certificazione medica. La Certificazione verde COVID-19 è già richiesta in Italia, per partecipare alle feste per cerimonie civili e religiose, accedere a residenze sanitarie assistenziali o altre strutture, spostarsi in entrata e in uscita da territori classificati in "zona rossa" o "zona arancione". Dal 6 agosto servirà, inoltre, per accedere ai seguenti servizi e attività:
1.rstoranti e bar al chiuso, non necessario all’aperto o consumo al banco;
2.spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportivi;
3.musei, altri istituti e luoghi della cultura e mostre;
4.piscine, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso;
5.sagre e fiere, convegni e congressi;
6.centri termali, parchi tematici e di divertimento;
7.centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, compresi i centri estivi, e le relative attività di ristorazione;
8.attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò;
9.concorsi pubblici.
La certificazione verde viene rilasciata con identità digitale , SPID o CIE, tramite il sito https://www.dgc.gov.it/web/ottenere.html; oppure accedendo al proprio Fascicolo Sanitario Elettronico, con le modalità previste nella propria Regione di assistenza; tramite l’App IMMUNI o l’App IO, seguendo le indicazioni; ed infine, con l’aiuto del medico di base o di un farmacista, che recupereranno il certificato con il tuo codice fiscale e i dati della Tessera Sanitaria che dovrai mostrare loro.
A oggi, nel nostro paese, quasi trenta milioni di persone, ossia il 50% della popolazione è stato vaccinato, completamente; si aggiungerà un 14 %, che attende la seconda dose. Una cifra che si stava stabilizzando, con prenotazioni in calo, fino alle dichiarazioni del Presidente del Consiglio Mario Draghi che ha annunciato l’obbligatorietà del Green Pass. Di conseguenza, è partita la corsa al vaccino: i centri vaccinali stanno registrando un boom di richieste di prenotazioni che in alcune zone è raddoppiato rispetto alle settimane precedenti. Un salto di richieste dal 15 al 200%.
L’effetto contrario, ha generato molteplici manifestazioni organizzate contro il green pass, in diverse città italiane. Il popolo dei NO VAX contesta le misure adottate dal governo e scende in piazza.
Una scelta bisognava farla! Vista la tendenza in aumento dei casi di covid 19, dovuti alla variante Delta in Europa. Francia e Gran Bretagna in testa con una spaventosa impennata, esponenziale, rispetto alla settimana precedente, del 150%, e il conseguente aumento di ricoveri e decessi. In Italia i dati di ieri riportano un 78 % in più di positivi al covid, su base settimanale. Noi, paghiamo a distanza di poco tempo, anche gli sfrenati festeggiamenti per la vittoria degli Europei di calcio, un momento di gioia esaltante, dove abbiamo trascurato le misure di distanza, in diverse situazioni. E i nostri dati confermano l’andamento europeo.
La scelta bisognava compierla… il Governo l’ha fatta, adottando le opportune misure.
In un momento di ripresa e ripartenza, un’economia che nonostante tutto, riesce a sostenersi anche meglio delle previsioni, l’alternativa al green pass obbligatorio, sarebbe stata una nuova “ chiusura”, per evitare i danni della prevedibile quarta ondata. Metà degli italiani ha completato il ciclo vaccinale, l’altra meta decida cosa fare. Nessuna regola impositiva è piacevole. Ma è una regola e come tale deve essere rispettata. Anche perché nel momento che si è delegato alla nostra personale responsabilità, il rispetto di una condotta consona nei confronti della pandemia, abbiamo dimostrato, più volte di ovviarla, con assembramenti e il disconoscimento di ogni minima regola di comportamento. Proteggere se stessi o meno, è sicuramente una scelta individuale soggetta unicamente a una nostra comprensione, ma salvaguardare gli altri, non danneggiandoli, con un nostro inopportuno comportamento, è una nostra responsabilità. La pandemia, che ci piaccia o no esiste! Il virus resiste e persiste. Non dimentichiamo che ad oggi, in Italia abbiamo perduto 127.775 VITE, di, per o con Covid. Persone che non hanno avuto in gran parte, la possibilità di proteggersi, non essendoci un vaccino.
Il Green Pass è il nostro attuale contributo a sconfiggere il virus, come prima lo è stata, la ben più pesante limitazione della libertà, ma anche un omaggio al sacrificio di tanti che non l’hanno fatta. E sebbene nel nostro tempo, l’egoismo e l’interesse personale siano i valori prevalenti, la singola libertà di azione deve limitarsi nel rispetto della libertà altrui.