di Rita Scelfo
Il Giorno della Memoria viene celebrata il 27 Gennaio di ogni anno per commemorare le vittime del popolo ebraico e di tutti quei popoli sottomessi al nazismo e al fascismo. Questa data è stata definita dal Parlamento Italiano con la legge N. 211 del 20 Luglio 2000 e fino ad oggi, ogni anno, il 27 Gennaio, tutte le scuole si impegnano a spiegare agli alunni questi eventi efferati e tragici. Tantissimi scrittori e poeti hanno scritto sull’Olocausto e i loro libri vengono letti, a scuola, nel Giorno della Memoria.
Molto bella è la poesia “La Farfalla” di Pavel Friedman, un poeta nato a Praga nel 1921; a 21 anni assisté all’invasione nazista del suo Paese: la Repubblica Ceca. Fu trasportato da Praga a Terezin nel 1942, dove vi si trovava un campo di concentramento e qui scrisse “La Farfalla” su un pezzettino di carta che fu trovato, casualmente, dopo la liberazione della Repubblica Ceca. ”La Farfalla” è stata inserita in una letteratura per bambini: ‘I Never Saw Another Butterfly’.
La farfalla
L’ultima, proprio l’ultima,
di un giallo così intenso, così
assolutamente giallo,
come una lacrima di sole quando cade
sopra una roccia bianca
così gialla, così gialla!
l’ultima,
volava in alto leggera,
aleggiava sicura
per baciare il suo ultimo mondo.
Tra qualche giorno
sarà già la mia settima settimana
di ghetto:
i miei mi hanno ritrovato qui
e qui mi chiamano i fiori di ruta
e il bianco candeliere di castagno
nel cortile.
Ma qui non ho rivisto nessuna farfalla.
Quella dell’altra volta fu l’ultima:
le farfalle non vivono nel ghetto.
La casa editrice Twinki, rifacendosi a “La farfalla” di Friedman, ha proposto per il secondo anno, un concorso digitale, rispettando le norme anti-Covid, in occasione del Giorno della Memoria.
Il Concorso, infatti, è stato chiamato Yellow Butterfly, e si è concluso il 16 Febbraio; hanno partecipato ben 115 scuole d’ Italia, ben 3000 bambini e ragazzi, e il messaggio è quello della poesia “La farfalla”, cioè amare la nostra libertà, quella libertà che i bambini ebrei non hanno avuto, quella libertà che non hanno vissuto perché chiusi nei ghetti e che, come ha scritto Friedman, hanno immaginato di essere una libera farfalla gialla.
Si legge nel Progetto Twinki che “Ricordare la Shoah vuol dire imparare dal passato ma anche riflettere sul presente ed esprimere gratitudine per ciò che si ha, educare le generazioni future ricordando il passato” abolendo la discriminazione e l’ingiustizia.
E così, anche gli alunni della classe III D, I.C.S Michelangelo Buonarroti di Palermo, Scuola secondaria di primo grado (Istituto Comprensivo dove io insegno) hanno partecipato al Progetto- Concorso con il Progetto multimediale “L’Orrore della Shoah” realizzato con frasi, disegni, elaborati grafici, un’installazione raccolta in due brevi video, due progetti uno grafico e un voiceover, e vincendo, per la sezione “Premio commemorazione delle vittime”, un account Twinki premium che permetterà loro di utilizzare le tante risorse digitali.
Complimenti ai nostri ragazzi e grazie alla Commissione valutatrice che ha apprezzato positivamente i loro lavori.
Jonathan Seaton, cofondatore di Twinki, così si è espresso: “Siamo rimasti colpiti da tutti i progetti multimediali inviati e abbiamo ricevuto un feedback dalle scuole: un progetto significativo e importante per le loro classi. Speriamo di rendere questo Progetto Internazionale per il 2023”.