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Oggi incontriamo Maurizio Boco, ideatore e direttore della Fonderia delle Arti, struttura polifunzionale che accoglie tra le sue mura arte allo stato puro. Uno spazio vitale e di espressione dove svariati campi del mondo dello spettacolo possono trovare ed hanno trovato casa. Come in passato questo era un luogo che fondeva metalli ora è un luogo magico che riesce a fondere, musica, teatro, cinema fotografia ed arte in generale. Ci troviamo a Roma in via Assisi 31 a pochi passi dal centro della città in uno spazio che ha saputo riqualificare la vecchia fonderia adattandola alle nuove necessità riuscendo al tempo stesso a mantenere l'antico fascino strutturale.

In questo lungo periodo pandemico, dove il mondo dello spettacolo è stato fortemente penalizzato, proviamo a capire come realtà come questa stanno cercando di sopravvivere nonostante tutto.

- Buongiorno Maurizio, illustraci le attività ed i corsi che possono frequentare le persone che volessero venirvi a conoscere.

«Ciao Alessandro e grazie per questa opportunità. Abbiamo tre scuole (Musica, Teatro e Cinema) nelle quali tutti hanno la possibilità di trovare il corso per le proprie esigenze. Per la musica abbiamo corsi per tutti gli strumenti e stili musicali inclusi laboratori di musica d'insieme, per fasce di età che vanno dai 5 ai 90 anni! Siamo convenzionati con i Conservatori di Latina e Frosinone per quanto riguarda la preparazione ai Corsi Propedeutici. Per il Teatro abbiamo i Laboratori per bambini e ragazzi diretti da Rita Gianini e per adulti diretti da Patrizia Casagrande. Per il Cinema abbiamo fatto un importante salto di qualità ottenendo il riconoscimento dalla Regione Lazio per quattro corsi di qualifica professionale con Attestato EQF di livello 5 e 6 (Attore, Regista, Autore della Fotografie e Montatore del suono). Avendo un Teatro di 200 mq permettiamo ai nostri allievi di esibirsi ogni anno a fine percorso ma anche nel corso di eventi che organizziamo appositamente durante le festività».

- Quanto può essere importante in una società così frenetica trovare uno spazio che possa mettere assieme chi vuole accostarsi alle arti in modo professionale e chi invece vuole farlo in modo dilettantistico?

«Guarda, per rispondere a questa tua domanda preferisco citare il pensiero di molti genitori dei nostri allievi che non finiscono mai di ringraziarci per quello che abbiamo fatto e che facciamo per i loro figli. E' la gratificazione più grande alla quale possa aspirare io e i miei collaboratori per il lavoro svolto in questi 15 anni di storia. Il valore educativo che possiede l'arte è ormai dimostrato ampiamente da decenni, per non parlare di quello che può fare un corso, ad esempio di teatro o di musica, per ragazzi che soffrono di autismo. Gli adulti trovano invece nei nostri corsi un modo intelligente e costruttivo per impiegare le ore libere allenando la mente oltre che il fisico e per socializzare con persone che condividono la loro passione. Per quanto riguarda chi si rivolge alla nostra struttura perchè ha deciso di fare dell'arte la propria professione posso solo dire che ha fatto la scelta giusta. Oltre ad avere uno Staff Docenti formato da professionisti di chiara fama, ora siamo in grado anche di consegnare Attestati di Qualifica Professionale per conto della Regione Lazio che come noto hanno validità in tutta la Comunità Europea».

 - Pensi anche tu che frequentare un corso di musica o di teatro possa essere un modo per "scaricare" le tensioni quotidiane?

«Assolutamente sì. Ripeto, queste considerazioni sono ormai state avallate da illustri scienziati e studiosi di vari settori. E' anche un ottimo metodo per combattere insicurezza, timidezza, scarsa autostima, capacità di gestire rapporti con il prossimo. Pensa che in varie occasioni sono stato contattato per tenere dei "Team building" sia come coach che per la fornitura della location. Tra i clienti figuravano manager di importanti società, capi reparto o semplici collaboratori che si trovavano a loro insaputa catapultati in un teatro a dover recitare o suonare degli strumenti di cui non avevano la minima cognizione. Risultato? In 48 ore si raggiungeva il risultato. Recitare insieme agli altri un copione o suonare in un ensemble di percussioni senza possedere alcuna nozione in materia significa migliorare la propria capacità di lavorare in squadra e di migliorare il proprio livello di "Problem solving"!».

- Sappiamo che durante questo anno siete stati costretti a chiudere molte delle attività per le disposizioni anti covid, che strategie pratiche avete usato per riuscire a "sopravvivere" e come ha risposto la vostra utenza alle nuove soluzioni?

«Abbiamo adottato le uniche strategie possibili ovvero la DAD. La reazione è stata ottima dal punto di vista della partecipazione. Non avrei mai creduto che la stragrande maggioranza dei nostri allievi potesse aderire a questa soluzione. Ti immagini cosa vuol dire fare una lezione di teatro on line? Tremendo! Eppure non hanno mollato un attimo, credo anche per far si che la nostra realtà potesse sopravvivere e non permettere alla pandemia di uccidere questo meraviglioso mondo dell'arte. E per questo a loro va il mio più sentito grazie!».

- Le istituzioni vi sono state vicine in qualche modo o avete dovuto cavarvela da soli?

«Diciamo che gli aiuti sono arrivati tardivamente ma sono arrivati. La Regione Lazio ha attivato a dicembre 2020 un bando destinato alle Associazioni Culturali al quale abbiamo partecipato riuscendo ad ottenere un ristoro a fondo perduto che ci ha aiutato a sopravvivere. In un primo momento ho pensato che la cultura fosse stata completamente messa da parte dalle istituzioni, poi ho visto un cambio di passo e finalmente qualcosa è arrivato. E' stato anche un ottimo test per capire quanto sia stato importante per Fonderia delle Arti aver ottenuto un riconoscimento istituzionale dalla Regione Lazio come Ente autorizzato alla Formazione Superiore e Continua. In questi casi chi come noi ha investito fior di soldi per avere una sede ospitale, bella, ariosa, a norma di legge, non è molto felice di trovarsi nello stesso calderone insieme ad associazioni o pseudo tali che magari operano in tuguri o scantinati! Per quanto riguarda invece i lavoratori dello spettacolo il disastro è totale, li c'è davvero da fare moltissimo ancora. Si applicano le stesse regole adottate per i lavoratori dipendenti quando è noto che il nostro è il lavoro precario per antonomasia».

- Come vedi il futuro per Fonderia delle Arti e per il mondo dello spettacolo in generale, possiamo intravedere la luce in fondo al tunnel o c'è ancora strada da fare?

«Di strada da fare ce n'è sempre molta nel nostro paese che paga ritardi decennali rispetto a molti nostri vicini europei. Detto ciò la speranza è l'ultima a morire e con l'impegno costante di tutti noi si può cambiare questa situazione di stallo in cui l'iniziativa è da sempre affidata quasi esclusivamente a privati temerari che investono le proprie risorse in un ambito che non deve essere mai equiparato ad una qualsiasi attivià commerciale».

- Concludiamo con un qualcosa di personale, sappiamo che sei un eccezionale batterista, quali sono i progetti futuri tuoi e del tuo gruppo?

«Sì, la mia vita si divide da sempre tra attività imprenditoriale e artistica. Ora mi sto dedicando alla promozione dell'ultimo album dei Tamura Kafka che si intitola Sonmi 451 sperando di riuscire quanto prima a proporlo dal vivo. Parallelamente porto avanti un mio personale progetto musicale che si chiama Trance Circular Groove del quale sto preparando "Phase II" ovvero il seguito di quanto proposi anni fa in seguito all'uscita dell'album Trance Circular Groove».

Ringraziamo Maurizio Boco per il tempo che ci ha dedicato e auguriamo a lui e a tutto il mondo che lavora nello spettacolo di ritrovare il prima possibile la serenità e la libertà di tornare a respirare un futuro roseo e ricco di idee geniali

Alessandro Porri

 

"Si usa uno specchio di vetro per guardare il viso e si usano le opere d’arte per guardare la propria anima."
(George Bernard Shaw)

"L’arte è l’unica cosa seria al mondo. E l’artista è l’unica persona che non è mai seria."
(Oscar Wilde)

"L’arte è una menzogna che ci consente di riconoscere la verità."
(Pablo Picasso)

"Dovete avere il Caos in voi per partorire una stella danzante."
(Friedrich Nietzsche) 

 

 

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