“Era affascinato da quella visione del mondo, percorso da innumerevoli fili invisibili che si intrecciavano come una rete da pesca, che invece dei pesci pescava esistenze”
Scrive l’autore all’inizio di un capitolo della sua ultima opera “ Angeli Incompleti”.
La parola "angelo" deriva dal latino angelus ed ha origine dalla parola greca ἄγγελος (traslitterazione: ággelos; pronuncia: ánghelos), traduzione dell'ebraico מלאך, mal'akh, e significa "messo", "messaggero", "servitore".
Per Proclo gli angeli hanno il compito di aiutare l'uomo a tornare a Dio, sono esseri buoni che comunicano la volontà degli dei:
«Solo ciò che è conforme al bene può fare parte della schiera degli angeli mentre il male non può entrare in tale ordine; gli angeli infatti sono coloro che comunicano e rendono chiara la volontà degli dei, occupano il posto più alto fra i generi sommi e sono caratterizzati dall'essere buoni» |
(Proclo Tria opuscola. Milano, Bompiani, 2004, pagg.510-1) |
“Sono tempi apparentemente bui, però io intravedo un bagliore che sta cominciando a rischiarare le nostre esistenze. Questa luce si chiama "consapevolezza". Forse, non siamo ancora riusciti a capire i tanti perché che ognuno di noi si pone e non aspettiamo più inerti nell'attesa che qualcuno ci dia le risposte, ma stiamo cominciando a porci le domande giuste e di conseguenza le risposte verranno da sè o ce le fornirà qualcuno che magari passerà o si troverà lì per caso” mi racconta l’autore Giuseppe Di Battista .
Angeli incompleti di Giuseppe Di Battista, non è semplicemente un libro ma è una delle iniziative promosse per finanziare la ricerca contro le malattie rare, per dare un aiuto alla famiglia di Denis un ragazzino che affronta la vita con “cuoraggio” e con amore. Sì, con immenso amore dei suoi familiari, amici e di tutte le persone che sono “vicine” , che comprendono e hanno affrontato delle prove difficili senza mai abbandonare la speranza e la forza dell’amore.
Finanziare la ricerca delle malattie rare è importantissimo. Ogni piccolo progresso nella ricerca scientifica può salvare delle vite e migliorare le condizioni di vita di chi deve affrontare lo stato di malattia.
…Continua a raccontami l’autore…
“Per ora, posso dirvi che questo romanzo è un viaggio nelle coscienze e nelle anime di un gruppo di persone accomunati dalla loro ricerca interiore. Un tragico episodio innescherà una girandola di emozioni e sentimenti che li unirà.
Ci sono alcuni personaggi di questa storia che sono reali. Si tratta di Denis, un bambino affetto da una malattia rara, di suo padre Luigi, mio amico e sua moglie Raffaella, fondatori della onlus Gli amici di Denis. Io e Luigi, abbiamo pensato di fare conoscere Denis, la Onlus e questa brutta realtà di bambini affetti dalla sindrome di Mabry o da altre disabilità, però pur essendoci molti riferimenti nel romanzo ai problemi causati da questa sindrome, alle conseguenze subite da essa e al comportamento di Denis e dei suoi familiari, la storia parla di tutt'altro. Lo abbiamo fatto di proposito, perché altrimenti avremmo pensato a una biografia o a un saggio. Invece, con questo romanzo ho voluto mettere l'accento sulla reazione di Denis, un vero guerriero, e sull'ottimismo nonostante tutto di Luigi, che qui si improvviserà detective, ma non il tipo classico dei gialli. Il suo è un detective spirituale che indaga sulle anime. Un'altra cosa che ho voluto evidenziare con questo romanzo, è che siamo tutti messaggeri, tutti siamo maestri e discepoli nello stesso tempo e quanto le persone, i bambini, che hanno qualche disabilità, i malati terminali, i vecchi, che erano i nostri padri e nonni, messi in disparte o chiusi in ospizi, i clochard, in realtà siano degli angeli incompleti, con un'ala sola. Interagire con loro, per il nostro amore verso il prossimo o perché sono dei nostri cari, ci salva le anime con l'empatia che nasce tra noi, i loro problemi che diventano anche i nostri e insieme ci fortifichiamo. Loro diventano dei forti guerrieri e combatteranno strenuamente, anche se spesso non ne usciranno vincitori, purtroppo. Noi, lottando con loro, capiremo quanto erano piccoli alcuni dei nostri problemi e impareremo ad amare molto di più la vita”
Spero che un po' di curiosità, ve l'abbia messa. Adesso, tocca a voi acquistarlo per dare, così, un contributo alla lotta contro la Sindrome di Mabry, leggerlo per pensare ed emozionarsi, e parlarne, criticarlo, recensirlo e, se vi sarà piaciuto, diffonderlo con il passaparola e sui social.
“Le nostre esistenze sono come le tessere di un domino, con una si possono toccare tutte le anime e smuovere ogni coscienza”
Grazie Giuseppe per avermi resa partecipe di questa bellissima iniziativa attraverso le tue parole.
Un abbraccio Denis , tu non mi conosci ma ti sono vicina con un filo invisibile che in qualche modo misterioso ,intriso d’amore ,ha unito la tua storia a quella della mia famiglia.
Copertina realizzata da Osvaldo Neirotti.
Biografia Giuseppe Di Battista
Nato in Francia il 24/01/1965. Vive a Torino, é sposato e ha un figlio di 15 anni.
Ha scritto Blackout con cui giunge in finale a Casa Sanremo Writers nel 2014.
Ha pubblicato “Bestseller, cronaca di una vendetta”, un libro scritto a dieci mani, e “L’era dei talenti”(Premio speciale della giuria al Pictura ut Poesis di Firenze), con Edizioni Il Viandante (quest’ultimo è un mistery ambientato tra Pesaro e il monte Conero ed è stato lanciato al salone del libro di Torino nel maggio 2018).
Finalista al premio Yume 2016 con L’era dei talenti e secondo nel 2018 con Le verità svelate, indetto dalla medesima casa editrice di Torino.
Un suo racconto noir, che strizza l’occhio al mitico Alfred Hytchcock, “Il triangolo spezzato” è stato selezionato nell’antologia Romanzi dal Piemonte 2018. Un altro racconto, Pedro, nel 2019. Finalista a Io Racconto, 150 Marcelli, Amici del Viandante. Una sua poesia fa parte dell’antologia Centocinquanta poeti in antologia. Ha pubblicato un Thriller sul calcio La fine del gioco con Lupieditore nel 2020. Ultima pubblicazione Angeli incompleti