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All’inizio i suoi lavori sono pressappoco espressionistici, per la maggior parte ritratti della madre e delle sorelle, eseguiti a matita e a pastello.
Nato a Novara nel 1883, Casorati, dopo una fase di formazione che lo vede impegnato con rappresentazioni tradizionali di stampo verista, nei primi quindici anni del Novecento produce opere stilisticamente conformi al simbolismo secessionista di Klimt. Le sue tele sono popolate da soggetti allegorici e spirituali, dove prevalgono figure femminili, ampio ricorso a motivi decorativi bidimensionali. Tuttavia viene affascinato dalla pittura metafisica e nel 1907 espone alla Biennale di Venezia. Un luogo necessario e importantissimo dal punto di vista artistico italiano di quegli anni, in quanto ebbe il merito di riunire e dare largo spazio alle ricerche sperimentali di giovani artisti, in opposizione all'arte "accademica" che andava per la maggiore.

  Meriggio, 1923

 

Casorati entra a far parte della galleria degli artisti famosi, nei lavori successivi il suo stile si ispira sempre più a una evidenza ornamentale che richiama lo stile degli artisti della Secessione Viennese. Nonostante questo effettivo schieramento con le correnti che andavano per la maggiore, Casorati, nel corso della sua carriera, ebbe ampi spazi di autonomia "fuori dal coro", portando avanti un modo di esprimersi solitario che all’occorrenza disposto a variazioni di stile repentini, nonostante la "giocosità" dei soggetti e la luminosa esuberanza dei colori, esprimono al pubblico una sensazione di abbandono, di distacco e di impenetrabile solitudine.
Sempre negli anni Venti si unì ad un gruppo denominato "Novecento", guidato dall'instancabile verve coordinatrice della critica d'arte Margherita Sarfatti, un gruppo "approvato" dal Fascismo, qui convivono una gran quantità di stili, linguaggi dalla necessità di mantenere una visibilità nell'ambito del panorama culturale italiano di quei difficilissimi anni. Partecipa alla Grande Guerra e, al suo ritorno, si stabilisce a Torino, dove conosce l'antifascista Gobetti e il gruppo degli «Amici di Rivoluzione Liberale» al quale aderisce nel 1922. Per questa amicizia nel 1923 viene arrestato. Trascorre in carcere solo pochi giorni, e, anche se si asterrà da allora da ogni iniziativa politica, non nasconderà mai la sua ostilità per il regime fascista.

  Ritratto di Silvana Cenni


La prima mostra dei "novecentisti" si tiene a Milano nel 1926: vi prendono parte oltre cento artisti - in sostanza tutti i "grandi" italiani di quel tempo -, da Sironi a De Chirico, da Carrà al Nostro. Ed è proprio in questi stessi anni che Casorati dà vita ad alcune delle sue opere più mature, quali: "L’attesa", "Meriggio", "Il ritratto di Silvana Cenni" e "Il sogno del melograno". Veri e propri manifesti di un'arte intenta a riscoprire valori dimenticati dell'antichità classica come armonia delle forme, geometrica partizione degli spazi e nitide volumetrie.

 

Il sogno del melograno 

 

Mella prima di copertina, "L'attesa" (1818 - 19)

 

 

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Info Autore
Antonella Tamiano
Author: Antonella Tamiano
Biografia:
Antonella Tamiano pittrice, scrittrice e poetessa leccese. Laureata in Beni Culturali, ha lavorato in diverse scuole nella realizzazione di progetti, sullo studio della storia dell’arte e sulla scrittura creativa. Ha pubblicato sei libri. Molti dei suoi racconti e poesie sono presenti in antologie di carattere nazionale e internazionale. Le sue opere poetiche sono state tradotte in diverse lingue, alcune sono state scelte a far parte dell’antologia poetica Entre Canibales, Ser Seres Ediciones, Buenos Aires, nel 2018. i suoi libri sono stati adottati nelle scuole come testi di lettura. Ha ottenuto diversi premi e trofei, nella narrativa e nella poesia tra i quali: il premio alla carriera “Gran Galà Cultura Rende… In Versi”. Ha partecipato alla trasmissione televisiva di Marzullo su Rai1 e su altre trasmissioni locali promuovendo i suoi libri con successo. Vive a Campi salentina (Le)
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