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di Giovanni Macrì

Dopo oltre 170 ore di camera di consiglio, il Presidente Ugo Scavuzzo ed i giudici a latere, Andrea La Spada ed Eleonora Vona, del tribunale di Patti (ME), nel Maxiprocesso sulla mafia dei Nebrodi (erano entrati il 24 ottobre scorso), ieri sera, hanno deliberato accettando quasi del tutto le richieste del PM di Messina. Dei 970 anni richiesti hanno emesso condanne per complessivi 600 anni e  confische di 17 aziende e 4 milioni di euro, nel processo che vedeva alla sbarra 101 imputati tutti appartenenti a quella ormai definita la “Mafia tortoriciana dei pascoli”, gruppo mafioso appartenente alla famiglia d Batanesi e dei Bontempo Scavo. Un’organizzazione che traeva benefici raggirando il sistema per garantirsi ingenti somme di denaro. Dal 2010 al 2017 aveva, infatti, drenato contributi pubblici dall'Unione Europea per 5 milioni e mezzo di euro destinati ai terreni agricoli.

di Giovanni Macrì

 

Un’operazione compiuta centinaia di volte, o anche più, dal velivolo che svolgeva il servizio antincendio. Ma l’infida signora delle tenebre in questa occasione era in agguato!

Ieri pomeriggio, il Canadair 28 dei vigili del fuoco partito da Lamezia Terme (Catanzaro) ed effettuato un rifornimento di acqua nello specchio del mare Ionio antistante Giarre (CT) era sul luogo, cui si sarebbe consumata la tragedia, per fronteggiare un grosso incendio boschivo alle pendici dell'Etna.

Un’ala, forse per il vento o chissà per quale oscuro motivo (saranno le indagine a svelarlo), ha impattato con la montagna, il costone di Monte Calcinera, diventando ingovernabile e quindi schiantandosi al suolo dove è esploso. Al momento i due piloti risultano dispersi, ma sicuramente sono rimasti vittime dell’impatto con la montagna.

Un videoamatore ha ripreso l’intera scena e non pare ci possano essere, purtroppo, superstiti.

Sul posto sono immediatamente intervenute le squadre “Urban search and rescue” (Usar) dei vigili del fuoco con altro personale di terra, una squadra degli esperti Speleo alpino fluviale (Saf) e un elicottero AW 139 “Drago 146” in servizio al Reparto volo di Catania, i Carabinieri e i soccorritori della Protezione civile insieme al personale del 118 sia per portare soccorso agli eventuali superstiti che per continuare le operazioni di spegnimento dell’incendio.

Salvatore Cocina, direttore della Protezione civile regionale, intervistato, afferma: “Ci sono state diverse esplosioni dopo che il canadair è caduto. L’aereo è distrutto e i vigili del fuoco stanno cercando i due piloti. Abbiamo subito avvisato il presidente della Regione Renato Schifani per quanto successo. Il presidente sta seguendo da vicino quanto successo alle pendici dell’Etna I due piloti sono della società Babcock che fornisce il servizio dei canadair in Italia.”

Lo stesso Presidente Schifani, informato sulla tragedia occorsa, afferma: “Esprimo profondo cordoglio per la morte dei due piloti impegnati insieme ai nostri uomini e donne del Corpo forestale della Regione e della Protezione civile in attività di prevenzione e spegnimento incendi sull’Etna. Sono vicino alle famiglie e ai colleghi di lavoro colpiti da questa tragedia”.

Giovanni Salerno direttore del Corpo Forestale della Regione Sicilia: “I piloti non sono stati trovati. Io sono qui e la zona è impervia e completamente al buio. Domani all’alba riprenderemo le ricerche. Saranno impegnati anche i forestali”.

Fattosi buio le ricerche si sono interrotte per iniziare nuovamente all’albeggiare di oggi. Sul luogo della disgrazia, a presidio dell’area, è comunque rimasto un picchetto di volontari della Protezione civile e dei soccorritori.

La “Babcock Italia”, società proprietaria del Canadair precipitato, che sta anche assistendo le autorità locali nelle operazioni di soccorso, in una nota assicura: “La nostra prima priorità è fornire supporto alle persone coinvolte nell’incidente e alle loro famiglie. Sulle cause dell’incidente sarà effettuata un’indagine approfondita”.

La Redazione tutta si unisce al dolore delle famiglie dei due piloti.

 

foto Web

 

di Adelaide Baldi

Nell’ambito di “Ottobre in Rosa”, mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno, la Banca 2021– Credito Cooperativo del Cilento, Vallo di Diano e Lucania ha organizzato un incontro con il Dottor Tommaso Pellegrino, dirigente medico di chirurgia generale ed oncologia, e responsabile della “ Breast Unit” (Centro Multidisciplinare di Senologia) dell’Azienda Universitaria Policlinico “Federico II” di Napoli.

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