di Gabriella Paci
Ogni tanto qualcuno dice di sentire messaggi e di vedere piangere statue rappresentanti il Cristo o la Madonna.
L’ultimo di tali episodi risale a circa 7 anni fa, anche se è solo da pochi mesi che la notizia si è diffusa a macchia d’olio richiamando fedeli provenienti da ogni parte d’Italia e non solo: a Trevignano Romano, paesino alle porte della capitale sul lago di Bracciano, ogni 3 del mese la statua della Madonnina, acquistata a Medjugorje dalla cinquantatreenne Gisella, al secolo Maria Giuseppa Scarpulla, piangerebbe lacrime di sangue. La donna, una ex imprenditrice in bancarotta è la prescelta per tale miracolo. Anzi, a riprova della sua vocazione, esibisce delle piaghe sulle mani che sembrerebbero stigmate, che, tuttavia, non le impediscono di usare le mani dalle quali esalerebbe un profumo di rose.
Tra i numerosi fedeli accorsi c’è chi giura di aver assistito al miracolo e veder il sole che “pulsa “ durante le apparizioni, e alcuni fanno donazione alla onlus, o meglio organizzazione del terzo settore, che Gisella ha fondato con il marito.
Lo psicologo sociale della Bicocca di Milano Lorenzo Montali, vicepresidente del Cicap, il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze, spiega le varie motivazioni di tale fiducia, che sono da ricercarsi nella disperazione per un lutto, o un familiare gravemente ammalato, nella voglia di credere in qualcosa di sovrannaturale che dia conferma al proprio credo, nel pathos collettivo, nel senso di colpa ecc.
Il fatto che tanti accorrano, non deve comunque stupire più di tanto: la dottrina ufficiale accetta le cosiddette “profezie private", ovvero fenomeni in cui la divinità si manifesta e lascia messaggi a persone non consacrate. Alcuni, pur nel dubbio, non vogliono rischiare di perdere occasione di contatto con il divino.
Secondo il professor Montali ognuno ha all’interno dello stesso sistema di valori e dogmi, tende a declinarla in modo individuale. Questo accade soprattutto nei paesi occidentali.
“Viviamo nella società più secolarizzata della storia in cui la religione sta perdendo pian piano la sua funzione di collante sociale, e sempre meno persone vi si rivolgono per avere una lettura unificante del mondo», spiega Montali.
A prescindere, quindi, da cosa dirà la Chiesa dopo l’inchiesta della diocesi, i fedeli della Madonna di Trevignano potrebbero comunque non scoraggiarsi, come di fatto è avvenuto in altri casi (oggi più famosi). «Le apparizioni di non sono state riconosciute ufficialmente dal Vaticano - dice sempre Montali - ma oggi attirano milioni di presenze”.
Una delle rare apparizioni riconosciute dalla Santa Sede è stata quella di Fatima, quando tre pastorelli del Portogallo, affermarono di aver visto e di parlare con la Madonna. Il fatto attirò migliaia di persone che giurarono di aver visto il sole “ballare” (miracolo del sole del 1917).
I messaggi lasciati dalla Madonna, in tutti i casi, sono generici, si possono leggere in vario modo e un osservatore esterno può leggervi tante somiglianze con Trevignano, anche se in questo caso è stata predetta anche la mancanza di cibo e acqua, da sopperire dunque con acquisti di cibi in scatola e acqua minerale.
Attualmente la sedicente Gisella, la "veggente" non fa più incontri e lei ha dichiarato di “sospendere momentaneamente gli appuntamenti". Molti sostengono che Gisella ha lasciato l’Italia per la Romania, dove vive il marito. Dal suo staff non emergono informazioni ma solo raccomandazioni a non dare adito alla stampa e alla tv dove la donna viene diffamata.
Si è detto, infatti , che le analisi hanno rivelato che il sangue delle lacrime della statuetta della Madonna sia sangue di maiale, ma alcuni sostenitori della veggente obiettano che il suddetto sangue, già analizzato nel 2016, non aveva rivelato compatibilità con quello di Gisella e del marito Gianni Cardia e che la Curia stessa aveva decretato che si trattava di sangue umano, tanto che il vescovo di Civita Castellana aveva prestato come location la chiesa del Sacro Cuore e la parrocchia per recitare il rosario ed aveva benedetto i fedeli con la statuetta.
Certo è che adesso la chiesa tace, specie dopo una presunta moltiplicazione degli gnocchi e della pizza operata da Gisella durante una conviviale con i fedeli, e dopo le lamentele di donatori che, perduta la fiducia specie dopo la sua fuga, rimpiangono il denaro incassato dalla veggente e dal marito.
Restiamo in attesa di controlli da parte di autorità statali e religiose in merito e, nel frattempo, c’è chi ancora la ritiene una santa e chi compatisce i creduloni burlati….