di Benedetto Maria Ladisa
Marco Magrin se n'è andato in silenzio. Un uomo che, come tanti altri Italiani, non riusciva neppure ad arrivare a fine mese con il suo stipendio. Troppi aumenti e troppo alti i costi di bollette e affitto. E' morto di freddo in un garage a Treviso. Troppo caro l'affitto che Marco non riusciva a pagare. Dopo lo sfratto esecutivo gli erano rimaste solo le chiavi del garage. Era lì che viveva, senza riscaldamento, nè cucina o servizi. Eppure Marco era un Italiano come tanti altri con un lavoro in una ditta di sfilettatura del pesce, con una paga simile a quella di tanti lavoratori Italiani.
Salari oramai con sempre meno potere d'acquisto e che non permettono più di far fronte al caro vita, agli aumenti di cibo e vestiario, bollette e tasse. Pagare anche un affitto, con il costo attuale, vuol dire restare a secco già a metà del mese e vivere l'incubo della povertà. Marco, dopo lo sfratto, aveva cercato sui social un appartamento meno costoso ma gli affitti oggi hanno costi altissimi e NON più sostenibili. E così, provvisoriamente Marco viveva in quel garage all'insaputa di tutti. Non lo aveva detto a nessuno. Neppure al padre e alla sorella. Forse per pudore o dignità. Forse perchè sperava di trovare un'altra casa con affitto decente. Non si era neppure rivolto alle associazioni di carità. Voleva cavarsela da solo. Non voleva fare rumore e preferiva il silenzio. Lo hanno trovato i vigili del fuoco lunedì mattina, ma troppo tardi. Si era messo a dormire con addosso un giubbotto pesante e un berretto in testa per combattere le temperature molto basse. Il garage non era riscaldato ed è stato probabilmente il freddo a provocargli una crisi cardiaca.
Marco aveva 53 anni ed era originario di Santa Giustina in Colle (Padova). Marco è una vittima dei nostri giorni. Marco è uno dei tanti che non poteva permettersi affitti così cari e tutti gli aumenti del costo della vita. Questi salari di oggi ( ma anche le pensioni) non bastano più. Oramai in tanti non arrrivano più a fine mese. La forbice si è allungata troppo. Da una parte chi può permettersi di vivere e brindare nel lusso di ville da sogno e dall'altra chi nello stesso momento muore di freddo in un garage, nel silenzio gelido della notte. Già, quel silenzio e quella dignità che i ricchi e i potenti non conoscono. Quel silenzio che strazia corpo e anima. Condoglianze alla famiglia.