di Benedetto Maria Ladisa
Lui si chiamava Michele Raule, di San Lazzaro di Savena (Bologna).
Era grande appassionato di montagna e, da uomo generoso qual era, voleva fare qualcosa di concreto per aiutare i bambini malati di tumore: una raccolta fondi a favore dell'organizzazione Ageop - un'associazione di ricerca, beneficenza e volontariato che, dal 1982, accoglie e assiste i bambini oncologici e le loro famiglie, e finanzia la ricerca scientifica.
Il progetto di Michele, avviato nel 2022, prevedeva la scalata di 4 vette e avrebbe dovuto concludersi tra un anno. Con il sostegno di Dea srl, aveva scelto di dedicare l’impresa del 2024 ai bambini malati di tumore, andando da Genova al Monte Bianco in 30 ore, facendo 300 chilometri in bici e 15 km a piedi, fino alla vetta del Monte Bianco, per beneficenza.
A fine giugno aveva scritto sul suo profilo facebook:
"Il 12 luglio (meteo permettendo) tenterò un'impresa per me "estrema": dal mare alla vetta del Monte Bianco senza dormire, con il solo uso delle gambe. Partirò alle 5 di mattina da Genova con la bici, che lascerò in fondo alla Val Veny, per proseguire a piedi fino alla vetta. Mi sono allenato parecchio (75.000m D+ da inizio anno), ma non è sicuro che ce la farò. La mia motivazione, già non piccola, sarà rafforzata da una buona causa in cui credo molto: raccogliere fondi per Ageop, associazione di Bologna che aiuta i bambini malati di tumore. di seguito il link per fare una donazione, anche un piccolo contributo sarà molto gradito".
Ce l'aveva quasi fatta. Arrivato sul Monte Bianco, però, poco prima di raggiungere il rifugio Gonella, è scivolato su un nevaio lungo un canalone, sotto gli occhi del fratello e altri due compagni, per poi precipitare in un crepaccio molto profondo, più di 100 metri, dove ieri il soccorso alpino ha recuperato il suo corpo a quota 3.701 metri.
Aveva 50 anni. Lascia moglie e tre figlie.
Una veglia di preghiera sarà fatta stasera, martedì 16 luglio alle ore 21, nella chiesa di San Lazzaro. Il parroco don Stefano ha commentato:
"In attesa di poter celebrare la Messa di suffragio, faremo insieme un momento di preghiera e di ricordo per stringerci alla sua famiglia”.
Ageop Ricerca ha scritto: "Siamo sconvolti e addolorati per la tragica morte di Michele Raule che ha messo la parola fine al suo sogno di realizzare un'impresa così generosa per l'associazione dei genitori dei piccoli pazienti di ematologia e oncologia del Policlinico Sant'Orsola di Bologna".
Ed il papà di Michele, con grande commozione, si è espresso:
"Caro Michele, il Signore ti ha accolto mentre facevi questa ennesima opera buona! Bravo! Benedici e proteggici ora e guidaci dal Paradiso".
Era un uomo buono, che voleva bene a tutti bambini. Voleva raccogliere fondi per non farli soffrire. Voleva fare beneficenza. Già, beneficenza. Quella vera.
Era generoso. ONORIAMOLO