La scrittrice Annie Ernaux ha ricevuto il Premio Nobel per la Letteratura 2022.
Fuori da casa sua, l'autrice ha detto ai giornalisti di essere «molto felice e orgogliosa» del riconoscimento. Ernaux, 82 anni, ha trionfato per «il coraggio e l'acutezza clinica con cui svela le radici, gli allontanamenti e i vincoli collettivi della memoria personale».
Annie Ernaux nasce il 1 settembre 1940. Trascorre l’infanzia e l’adolescenza in un quartiere operaio di una cittadina della Normandia. Studia Lettere a Rouen e in seguito ottiene l’abilitazione all’insegnamento in un liceo come insegnante di lettere moderne.
Negli anni Settanta milita nel movimento femminista collabora con Le Monde scrivendo articoli a sfondo politico. Sposata e divorziata, è madre di due figli.
Il suo esordio letterario è nel 1974 con il primo romanzo Gli amori vuoti (Gallimard), in cui descrive la lacerazione dell’ascesa sociale.
Nei suoi romanzi Annie Ernaux racconta sempre episodi salienti della sua vita. Già con il libro Il posto (Gallimard, 1983), dedicato a suo padre, rompe con una certa narrativa per approdare a un genere più intimista e una ricerca su forme letterarie innovative di autobiografia.
Gli anni (Gallimard, 2008), forse il suo più celebre lavoro, le è valso il premio Marguerite Duras, il François Mauriac, il Prix de la langue française e il Premio Strega europeo del 2016. E’ il racconto di una intera generazione tra storia e memoria dove il “noi” e la forma impersonale francese “on” sostituiscono l’io nel romanzo.
Annie Ernaux è anche autrice del romanzo L’evento, da cui è stato tratto il film L’evenement, Leone d’oro alla Mostra del Cinema di Venezia 2021: se davvero vincesse il Nobel sarebbe la regina di un anno dorato.
Tra le altre sue opere ricordiamo L’altra figlia, macabra storia di una figlia perduta, la cui morte viene tenuta nascosta all’altra sorella (durante la sua infanzia, l’autrice perse la sorellina).
Nel libro L’evento Annie Ernaux ci fa sentire, secondo il giornale Blitz Quotidiano, la solitudine di una studentessa di appena 23 anni che scopre di essere incinta e decide di abortire, ma è costretta a farlo clandestinamente perché negli anni Sessanta in Francia l’interruzione di gravidanza è ancora illegale.
Quella ragazza, che studia lettere all’Università, che va alla ricerca di un medico che accetti di aiutarla e che finisce nelle mani dei cosiddetti “fabbricanti d’angeli”, è Annie Ernaux da giovane.
Secondo Ernaux la scrittura è un atto politico attraverso cui si il lettore può essere sensibilizzato, ad esempio, sulla questione del “privilegio di nascita”, e sull’esperienza di genere in una società patriarcale. Della vita privata di Annie Ernaux sappiamo solo quello che la scrittrice ci ha rivelato nei suoi libri. Ernaux ha alle spalle un matrimonio durato pochi anni e dal quale sono nati i suoi due figli.