di Anna Turotti
BIELLA
Il 15 marzo è una giornata tinta di lilla. La giornata del fiocchetto lilla è nata per ricordare le vittime dei Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione e per sollecitare interventi adeguati per la lotta contro tali patologie. Il fiocchetto lilla ha lo scopo, quindi, di diffondere la consapevolezza che patologie come l’anoressia nervosa, la bulimia, il binge eating, feeding disorders possono essere curati. E’ simbolo di rispetto verso chi soffre e, giorno dopo giorno, continua a lottare con coraggio con tutte le forze, per la vita, per riconquistare libertà dalle schiavitù di un pensiero ricorrente e ossessivo. E' simbolo di speranza per chi vive la disperazione e la solitudine, perché il fiocchetto lilla restituisce voce a chi pensa di averla persa per sempre. E’ simbolo del ricordo, per non dimenticare Giulia, morta il 15 marzo del 2011 dopo aver lottato quattro anni inutilmente contro la bulimia, e tutti i ragazzi che, come Giulia, non ce l’hanno fatta.
Oggi alle ore 10,30 presso la Camera dei Deputati nella sala delle conferenze di Palazzo Theodoli si è svolto il convegno dal titolo “I disturbi della nutrizione e dell’alimentazione tra nuove legislature e percorsi di riabilitazione-Prospettive per affrontare un’epidemia sociale”. L’incontro è stato occasione di un proficuo e costruttivo dibattito per accrescere la consapevolezza del carattere di epidemia sociale che la malattia sta assumendo a livello nazionale.
Il tema di grande rilevanza è infatti stato finalmente posto all’ attenzione delle istituzioni. L’impatto dei disturbi alimentari sui giovani in età adolescenziale e preadolescenziale è cresciuto negli ultimi due anni in maniera esponenziale. I disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, come dimostrano i dati molto preoccupanti in materia, sono un’ importante problema di salute pubblica e più in generale sociale, in quanto possono compromettere, se non curati, in modo grave e permanente l’organismo. Secondo le stime più accreditate si registrano dalle 3500 alle 4000 vittime ogni anno ovvero 10 al giorno. Inoltre questi disturbi incidono sulla qualità della vita di chi ne è affetto giungendo a pregiudicarne le qualità relazionali, lavorative e sociali.
Si parla quindi di fenomeni complessi che richiedono impegno da parte di tutte le istituzioni sanitarie per assicurare strutture sanitarie adeguate per la diagnosi e per la cura. il malessere va infatti individuato prima possibile per affrontare in modo tempestivo il percorso di guarigione. E’ necessario inoltre rafforzare la comunicazione pubblica, la sensibilizzazione e la capacità di ascolto nei riguardi dei giovani che spesso trovano difficoltà ad esprimere e ad affrontare un malessere a cui non sanno dare un nome.
La giornata del fiocchetto lilla è, quindi, uno strumento utile in una direzione di una maggiore consapevolezza su un problema ancor troppo poco dibattuto ma che riguarda milioni di persone.