di Gabriella Paci
Quello che sembrava il titolo di un romanzo di Jules Verne “Andremo in vacanza nello spazio” dall’11 luglio 2021 è diventato realtà. Del resto, lo stesso Verne con “Dalla terra alla luna” aveva ipotizzato il raggiungimento di questo obiettivo, poi ripreso nel 1968 dal regista Kubrik e dallo scrittore Clarke con “2001 Odissea nello spazio.”
E’ comunque a partire dagli anni 50/60 che l’idea di stabilirsi nello spazio riprende con energia e desta interesse, tanto da arrivare negli anni 70 ad ipotizzare stazioni spaziali e hotels di lusso.
Dal 2001, infatti, sono cominciati i viaggi di esplorazione turistica nello spazio ad opera soprattutto di americani. Il volo spaziale è oggi ritenuto un settore commerciale interessante da parte di diverse compagnie. Oltre alla Space Adventures, sono state fondate numerose altre imprese tra cui: Virgin Galactic, Starchaser, Blue Origin, Armadillo Aerospace, XCOR Aerospace, Rocketplane Limited, il progetto europeo Project Enterprise, e altre.
L'offerta prevede principalmente voli suborbitali con altezze massime di 100-160 chilometri. Questo tipo di volo permette di restare 4 o 5 minuti in assenza di gravità e questo, oltre ad essere un’esperienza straordinaria a livello individuale, potrebbe risultare utile per la progettazione di futuri voli spaziali.
Il settantunenne britannico Branson è stato il pioniere di questo turismo a dir poco “singolare”. La sua voglia di compiere un viaggetto di piacere sullo spazio lo ha portato a bruciare le tappe e a superare il rivale Bezos , proprietario di Amazon, il quale ha avuto modo di provare quest’ebbrezza solo il 20 luglio, giorno comunque simbolico per la discesa sulla luna.
La lista degli aspiranti viaggiatori si allunga, con la voglia di sfidare la gravità e i limiti tradizionali delle esperienze di viaggio, nonostante i costi e i rischi connessi. Stars del calibro di Leonardo Di Caprio, Angelina Jolie, Brad Pitt, Lady Gaga, ad esempio , sono in lista con altri 600 per avere tale esperienza.
Ma cosa spinge a volerla fare ? Potremmo dire misticismo, spirito di avventura, possibili guadagni, amore per la ricerca e, indubbiamente, curiosità. Viene in mente Dante che nella Divina Commedia, immagina Ulisse che compie un viaggio oltre le famose colonne d’Ercole (stretto di Gibilterra) ritenute anticamente la fine del mondo e il cui superamento era per volontà divina, vietato agli uomini. Lo stesso religiosissimo Dante lo condanna per aver osato sfidare i limiti celesti ma, nello stesso tempo, lo ammira per la sua insaziabile voglia di conoscenza animata appunto dalla curiosità.
Evidentemente gli uomini non sono poi tanto diversi dai tempi antichi e, complice la scienza e la tecnologia, oggi è lo spazio a suscitare interesse di esplorazione.
Come già detto, si ipotizzano stazioni spaziali e hotels pronti ad ospitare i turisti miliardari e non. Già, perché come tutte le cose, pian pian si pensa anche di ridurre i costi e le difficoltà, per farlo diventare non certo un turismo di massa, e ,comunque, non più limitato a evento eccezionale come lo è adesso.
Ma il fatto di voler anche cercare un modo alternativo di vita, stabilendosi magari sulla Luna o su Marte, anche nell’ipotesi di una futura fuga dalla terra inquinata, comporta, oltre ai costi ,molti svantaggi immediati quali l’inquinamento non solo dell’atmosfera, ma al di sopra di essa con rischi difficili da prevedere, ma. senza dubbio. non lievi e di breve durata.
Nessuno sa con certezza quanto potrà pesare un inquinamento pari al consumo energetico di una famiglia in un anno ogni volo oltre i confini dell’atmosfera. Il tutto realizzato finora con uno SpaceShipTwo, una sorta di "doppio aereo" che porta in grembo un altro velivolo, il White Knight, all'interno del quale viaggiano i passeggeri. Quando lo SpaceShipTwo raggiunge i 14-16.000 metri di altezza, il Cavaliere Bianco viene sganciato nel vuoto in caduta libera per qualche secondo, finché poi non vengono accesi i super motori che porteranno i passeggeri fino al confine dell'atmosfera, proprio laddove inizia lo spazio a circa 100 km di altezza.
Il programma scientifico “Focus” ha mandato in onda, indiretta, la partenza del razzo “Blu Origin “ di Bezos che ha portato lui , il fratello, un’astronauta veterana Wally Funk di 83 anni e un ragazzo di 18 anni, rientrato dopo l’abbandono di un misterioso viaggiatore, oltre la famosa linea di Karman a 100 Km di altezza, limite riconosciuto tra atmosfera e spazio, dove nessun velivolo tradizionale è stato mai in grado di volare.
Inutile dire che l’equipaggio ha provato per circa 10 minuti, tanta era la durata del volo, l’euforia di veder realizzato un sogno di onnipotenza.
L’evento è stato accolto con entusiasmo dalla maggior parte degli scienziati e dell’opinione pubblica poiché ha quanto meno aperto le porte ad una nuova era storica.
Sembra che anche l’Italia prenderà parte al progetto spaziale con lo spazio aperto di Taranto a partire da fine autunno…
Forse i nostri nipoti potranno davvero dire: ”Noi quest’anno andremo in vacanza nello spazio“.