di Il Magnifico Press
“Non mi sono mai chiesta perché proprio io, la vita mi ha dato tanto. Sono fatalista e accetto ciò che arriva. Ho imparato a concentrarmi sull’amore che ricevo e sull’empatia che provo per gli altri, che è cresciuta in modo incredibile… Abbiamo provato tutto ciò che i protocolli ci permettevano. Purtroppo mi sono ammalata prima che nuovi trattamenti, che ora sono efficaci, possano fare la loro comparsa. Quello che posso fare è pregare affinché questi farmaci arrivino presto per tutti".
Massimo Ciavarro, oltre a esserle a suo fianco in questo momento doloroso, le ha fatto un dolce dono durante una cena natalizia in famiglia. “Nel bel mezzo del caos della cena, si è accorto che non riuscivo a mangiare le lasagne, così si è alzato, è andato in cucina e mi ha preparato degli spaghetti al sugo. È stato un gesto che mi ha toccato profondamente”, ha raccontato Eleonora. “Mi fa piacere averlo accanto in questo periodo, è un rifugio per me. Lui è sempre presente, nonostante il nostro passato.”
Un legame che, pur essendo stato segnato dalla distanza in passato, oggi è più forte che mai: “Dopo aver ricevuto la notizia della mia malattia, ho capito subito che lui ci sarebbe stato. È come 30 anni fa, sempre al mio fianco.”
Eleonora Giorgi e Massimo Ciavarro: un esempio di amore e resilienza. Di fronte alla malattia, Eleonora trova forza nell'affetto ricevuto e nella cura di Massimo, che con un gesto semplice durante il Natale, mostra quanto il loro legame, pur segnato dal tempo, rimanga forte e consolatorio. L'amore di Massimo, come una luce in una notte buia, ha offerto a Eleonora un faro di speranza e conforto contro le avversità. Una storia che eleva il discorso su amore e supporto nelle prove della vita.
Info Autore
Author: Il Magnifico Press
Biografia:
Sono una giornalista, creatrice della pagina facebook “Il Magnifico Press”, nata alcuni anni fa. La mia intenzione inizialmente era quella di creare una pagina personale.
Condividevo semplici post, aforismi, citazioni, ecc. Iniziai con poche persone che mi seguivano: alcuni conoscenti e amici. Al massimo eravamo 20 persone. Nel frattempo scrivevo articoli per alcune redazioni locali ( non sono una firma rinomata ma una ragazza comune).
Gli articoli andavano bene. Scrivevo di antimafia, attualità, moda. Poche volte scrivevo di cultura nonostante avessi una laurea umanistica. Insomma, un giorno decisi di scrivere di cultura, andando controcorrente, perché nonostante avessi il mio pubblico che leggeva i miei articoli di antimafia. Avevo deciso di ripartire da zero.
In breve tempo la pagina del Il Magnifico Press ebbe una serie di iscrizioni. Rimasi basita, perché mi dicevano "se scrivi di cultura, non ti leggerà nessuno". E invece la pagina cresceva ogni giorno di più. Così decisi anche di scrivere articoli di cultura.
Nel frattempo stavo preparando la mia tesi su Tommaso Buscetta. Leggevo gli articoli dell'Ora, di Biagi e qualche fonte di Giovanni Falcone etc... Sapete, sono siciliana, di adozione romana. Odio sentire la frase "la Sicilia è mafia", perché in quella terra esiste gente che lotta, che è onesta. Purtroppo a volte la filmografia dipinge la Sicilia con il binomio Sicilia/mafia. Io volevo sottolineare un volto diverso da quello dato dal pregiudizio. Per combattere il pregiudizio possiamo usare la cultura.
Io sarò sognatrice, ma credo nella cultura. La nostra terra è uno scrigno immenso. L' Italia può rinascere dalla cultura. Il pregiudizio può essere fronteggiato con la cultura.
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