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di  Paolo Di Mizio

 

-  Caro Di Mizio, che fine faranno i processi contro Trump? Mi pare difficile che possa essere processato mentre è presidente degli Stati Uniti.

Gentile lettrice, non sono un estimatore di Trump di cui penso tutto il male possibile, ma mai quanto ne penso di Kamala Harris e del suo mentore Joe Biden. Ciò detto, per onestà intellettuale non si può non convenire con quanto scritto da Federico Rampini sul Corriere della sera quando ha accusato i democratici di aver scatenato su Trump “una ridda di inchieste giudiziarie spesso inconsistenti”. Noi qui lo scrivevamo un anno fa.
È inconsistente, direi demenziale, la denuncia della pornodiva Stormy Daniels. Trump è accusato di aver alterato i propri bilanci per nascondere i 130mila dollari dati alla Daniels in cambio del suo silenzio sulla loro relazione. Doveva forse scrivere sui libri che l’aveva pagata per tacere dei loro rapporti sessuali?
In campagna elettorale la Daniels lo ricattava e chiedeva altri soldi. In qualsiasi paese del mondo sarebbe finita sotto processo la pornodiva, per tentata estorsione, non il contrario.
Comunque, i processi a Trump sono quattro. Da presidente potrà concedersi il perdono per i due più gravi: l’accusa di aver sobillato l’assalto al Campidoglio e di aver portato via dalla Casa Bianca alcuni documenti top secret. Non potrà assolversi, per legge, nel caso della Daniels e nell’accusa di aver tentato di alterare i risultati elettorali in Georgia.
Però niente paura: pare che i giudici stiano cercando di far cadere i procedimenti in questione. La giustizia in America è inflessibile, ma solo con la gente comune. Le suona famigliare?

(“Da la posta dei lettori del quotidiano La Notizia”)

 

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Info Autore
PAOLO DI MIZIO
Author: PAOLO DI MIZIO
Biografia:
Paolo Di Mizio, giornalista professionista, è stato negli anni ’70 corrispondente da Londra per l’agenzia di stampa NEA. Ha poi lavorato in televisione con Maurizio Costanzo e Arrigo Levi. Inviato speciale e caporedattore del Tg5 fin dal 1992, è stato co-inventore e “pioniere” delle rassegne stampa, che ha condotto per 22 anni, diventando un punto di riferimento per l’informazione di tarda serata. Inviato di guerra in Iraq nel ’91 e corrispondente da Washington nel 2003, ha intervistato personaggi quali Bill Clinton, Margareth Thatcher, Arafat, Gheddafi, Netanyahu. Ha collaborato con diversi giornali stranieri. Attualmente collabora con Tgcom24 (Mediaset) ed è editorialista del quotidiano La Notizia. Ha pubblicato un romanzo storico “Storia di Giuseppe e del suo amico Gesù”, un libro di poesie e scritti letterari “Teneri lupi”, un libro di racconti “La moglie assassina” e un libro dedicato a Gaza “La terra degli ulivi” di prossima uscita.
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