Il pubblico non sempre lo troviamo efficiente. Ma non bisogna fare di tutta l'erba un fascio. Ci sono tante persone che lavorano duramente e in maniera onesta.
Oggi vi vogliamo raccontare una storia virtuosa, un esempio da imitare. Siamo a Posada, piccolo borgo turistico di 3000 anime nel cuore della Baronia, in Sardegna.
Qui, in uno dei borghi più belli d'Italia, troviamo Marco Canu, un agente di polizia locale precario che ce la mette tutta per invertire e demolire il luogo comune sul posto pubblico.
Marco, nonostante sia precario/stagionale, è in servizio ormai da quasi vent'anni. Vuole fare servizio nel suo comune. Scelta a volte non capita, perché i vigili, spesso, non sono così apprezzati in terra natia.
Ma questo non è il pensiero del personaggio di cui stiamo parlando oggi. Perché Marco non vede l'operato della polizia locale come un mero strappa multe o una persona in divisa che con fischietto e paletta cerca di dirigere e sbrogliare il traffico.
Per lui, il suo lavoro è molto di più! Il vigile urbano è un punto di riferimento per la comunità, l'orecchio per le lamentele costruttive dei compaesani, una guida per i turisti che non sanno dove andare e come comportarsi in un comune diverso dal loro luogo abituale di dimora.
Non solo, l'agente di polizia locale è una persona che sorveglia il territorio e fa del suo meglio per dare nel suo piccolo il suo contributo per migliorare la comunità in cui abita. Un consigliere utile alle amministrazioni comunali, perché vive il paese quotidianamente e in prima linea.
Altro che superficialità!
Ma rispetto per il suo ruolo. L'esempio di Marco ci fa riflettere. In effetti, tutti, in qualche modo possiamo fare la nostra parte per migliorare il nostro Paese. Molte volte lasciamo correre e pensiamo tanto c'è chi si occupa di questa faccenda sapendo che in realtà le cose rimarranno così per tanto tempo ancora se nessuno si espone. Chiediamoci, forse, non sarebbe più bello se tutti fossimo un po' più attenti?